Da sempre in prima linea sul fronte della tecnologia e dell’innovazione, ETRO è stata la prima maison al mondo a trasmettere una sfilata live immersiva tramite l’utilizzo del visore Apple Vision Pro, device di ultima generazione che offre agli utenti una nuova modalità di fruizione dei contenuti digitali grazie alla combinazione tra realtà aumentata e ambiente circostante.
Dopo la partecipazione alla prima Metaverse Fashion Week, nel marzo 2022, e il lancio della campagna pubblicitaria Nowhere per la PE24, realizzata con l’Intelligenza Artificiale, ETRO riafferma il proprio spirito pioneristico e sperimentale offrendo ad alcuni ospiti un’esperienza interattiva amplificata tra il fisico e il digitale.
Mercoledì 18 settembre, le persone selezionate hanno partecipato alla sfilata ETRO da una seconda location, a Milano, dove hanno potuto assistere allo show immersivo indossando gli Apple Vision Pro. In contemporanea alla sfilata, alcuni visori sono stati messi a disposizione dei top client in Asia, Medio Oriente, Europa e Stati Uniti. I visori saranno presenti nei flagship store ETRO di Tokyo Ginza, New York e Monte Napoleone per offrire ai clienti Etro la possibilità di rivivere lo show in modalità immersiva, insieme a contenuti extra e anche nelle settimane a seguire, vivendo un’esperienza in-store unica.
La tecnologia Apple Vision Pro non è ancora stata lanciata sul mercato italiano e non è ancora stata comunicata una data ufficiale di rilascio.
Per questo lo staging di ETRO rappresenta un’occasione unica per gli ospiti del brand, dato che solo chi possiede il device potrà rivivere la sfilata scaricando e collegandosi all’App sviluppata in esclusiva da MMN – IT Solution Provider del gruppo Bechtle e prima realtà italiana ad investire in uno Spatial Computing Competence Center specializzato nello sviluppo di applicazioni native Vision Pro dedicate ad aziende e organizzazioni del mondo B2B ed Education che vogliono costruire nuovi modi di vivere e lavorare.
La stessa App sarà pubblicata sugli store ufficiali Apple nei mercati in cui Vision Pro è disponibile.
Il nuovo cortometraggio di Virgilio Villoresi ispirato a ETRO UNIQUE, l’esclusivo servizio Made-to-Order di Etro
Etro presenta un nuovo racconto visivo ispirato a ETRO UNIQUE, l’esclusivo programma Made to-Order che riporta in primo piano la visione del formale maschile partendo dalla recente apertura del primo spazio retail, in via Monte Napoleone 5, interamente dedicato alla sartoria uomo e al servizio di personalizzazione.
Il cortometraggio “Magic Tailoring”, realizzato dal regista e artista visivo Virgilio Villoresi, intreccia l’heritage e la tradizione del brand con le atmosfere cartoon di un laboratorio sartoriale animato da strumenti e miniature zelanti.
Villoresi inventa una dimensione onirica e surreale in cui ogni giacca, unica e irripetibile, prende vita attraverso una coreografia magica e giocosa dove la sartoria incontra la fantasia e il reale si fonde con l’immaginario.
Ogni scena rappresenta i diversi passaggi e protagonisti del processo creativo, dal metro per le misure a un’antica macchina da cucire che ruota su se stessa, dagli scampoli di tessuto alla danza delle forbici e degli aghi da maglia, fino ai tessuti decorati con i pattern Etro circondati da spolette colorate, gessetti danzanti e bottoni diligenti. Mentre la mano dell’uomo da inizio alla sinfonia, l’atto della personalizzazione si manifesta attraverso lo stupore e la maestria che conducono a delle vere e proprie opere d’arte, sullo sfondo di un edificio che riproduce il palazzo storico di Etro in Via Spartaco a Milano.
La stessa tecnica cinematografica utilizzata da Villoresi con il suo team di scenografi, fotografi, producer e animatori, è interpretata con un approccio interamente artigianale in cui la cinepresa impressiona ogni frame – ad un ritmo di 5/6 secondi al giorno per 15 movimenti al secondo – per poi unire tutti i fotogrammi in una sequenza di animazioni in stop-motion tipiche dell’onirico universo cartoon.
Caleidoscopici pattern cromatici, sete pregiate che profumano di terre lontane, stampe tribali che celebrano culture millenarie: in passerella da Etro sfila un nuovo folk, che celebra i popoli lontani e le loro tradizioni, in un suggestivo melting pot culturale. In bilico tra note boho-chic di ispirazione Seventies e suggestioni andine, sfila a Milano l’autunno/inverno 2017-2018: Veronica Etro si ispira ad un festival, a metà tra le comuni hippie e il glamour del Coachella. Si alternano abitini svolazzanti in stampe cachemire e paisley, motivo per antonomasia del brand, accanto a montoni di ispirazione andina e simboli esotici: mandala, motivi floreali e suggestioni tibetane dominano l’intera collezione, che intende celebrare la diversità culturale, in una sorta di osservazione partecipante che mira ad annientare i confini geografici e le differenze culturali. Colori vibranti si alternano in un tripudio di paisley: l’atmosfera bohémien contagia in un’esplosione di allegria.
L’ispirazione per la collezione è giunta inaspettatamente, mentre la stilista si trovava ad assistere ad alcune celebrazioni in Paesi diversi tra loro, come il Messico e l’India: «Mi sono rimasti impressi i costumi, le decorazioni, i profumi e questi ricordi hanno dato vita alla collezione, che è come se fosse un festival di tutti i mondi. Un’esplosione di colore e stampe, come in un caleidoscopio», così ha dichiarato Veronica Etro.
La designer inneggia ad un sentimento di fratellanza universale, per una comune di donne dallo spirito intrepido e dal guardaroba chic: ecco quindi in passerella la “Etro Paisley Tribe”, una tribù contemporanea che raduna spiriti liberi, viaggiatrici indomite che hanno attraversato i cinque continenti, accumulando un notevole bagaglio culturale. In un irriverente mix & match si alternano fiori e righe, diamanti e dragoni, mandala e animalier, tra artigianalità ed arte. Il folclore dei popoli andini rivive sulla passerella, mixato a note streetwear che ne enfatizzano la teatralità, declinandola in chiave contemporanea. Largo a jacquard e broccati preziosi, alternati a montoni e maxi coat profilati in pelliccia.
Una ventata di aria pulita inonda la Milano Moda Uomo grazie ad Etro: la sfilata autunno/inverno 2017-2018 del brand si ispira ai paesaggi innevati delle montagne. Sulle note di Franco Battiato sfila una collezione intrisa di fascino: un racconto quasi fiabesco, quello portato in scena da Kean Etro: «La montagna è un luogo sacro… Sulle cime c’è qualcosa di mistico, che assiste nell’ascesa», così il direttore creativo della maison ha commentato l’ispirazione alla base della collezione.
I paesaggi montuosi, con la loro silenziosa poesia e il senso di struggimento rispetto alle meraviglie del creato, ispirano una sfilata che, alle consuete stampe patchwork, cifra stilistica della maison, unisce preziose ed antiche tecniche di lavorazione della maglia. Largo a morbidi capi in velluto, che si alternano a capispalla in lana. #EtroSkyIsTheLimit: il cielo è l’unico limite per l’uomo che calca la passerella, un montanaro in chiave luxury, che traccia esperto i confini di un sentiero di montagna, stretto in cappotti stampati con raffinati motivi floreali.
Dalle maglie e dalle fodere dei capi fanno capolino orsi, lupi e cervi, mentre suggestioni psichedeliche si uniscono al menswear più classico. Kean Etro afferma di essersi ispirato alla regione dell’Himalaya, per una collezione che celebra le forze della natura più selvaggia ed atavica, che però accoglie l’uomo in un abbraccio gentile.
Barba incolta e capelli lunghi, ricorda quasi Messner l’uomo che calca la passerella. Tripudio di Chevron su giacche dal fascino evergreen, in un inedito quanto suggestivo mix di tecnologia digitale e contatto primigenio con la natura. Non mancano i bomber e giacche kimono impreziositi da dettagli 3D; trionfo di knitwear nei maglioni in lana da indossare sopra kilt scozzesi rivisitati. L’accessorio cult è il backpack, must have per scalare le vette più insidiose e perdersi nella bellezza della natura. Le giacche in velluto cachemire sono l’unica nota glam in una collezione ricca di charme, in cui prevale il lato più wild dello stile. Etro si lascia trasportare in una dimensione quasi onirica, vivendo il suo contatto più autentico con la natura. «Frequentando le nostre campagne imparo ogni giorno cose nuove. Dall’influenza della luna sulle potature, fino al rigore dello spirito», ha commentato il designer.
Il topos del viaggio funge da ispirazione per la collezione primavera/estate 2017 di Etro. Una viaggiatrice dalle suggestioni luxury calca la passerella alla Milano Moda Donna. Preziosa e affascinante, la collezione disegnata da Veronica Etro per la prossima stagione estiva reinterpreta un capo passepartout dalla storia antichissima, il caftano, che viene declinato in versione mini e maxi. Sovrapposizioni e suggestioni esotiche creano un’atmosfera ricca di pathos: la donna che calca la passerella indossa il poncho e lunghe mantelle perfette per affrontare una avventurosa traversata del deserto. Non mancano suggestioni Navajo e riferimenti alle popolazioni berbere e beduine, per una sfilata che tanto attinge al loro guardaroba. Ad aprire il défilé un pigiama palazzo con iconica stampa cachemire. Poi tripudio di abiti a stampa foulard, sulle note di Led Zeppelin. Libera ed eclettica, la viaggiatrice di Etro affronta l’estate in caftano e pashmine: enormi sciarpe in stampa patchwork impreziosiscono molti degli outfit. Suggestioni military-chic si alternano allo stile gipsy e al boho-chic, da sempre cifra stilistica del brand. La palette cromatica alterna tinte autunnali alle tinte fluo di un paisley rivisitato in chiave psichedelica: i colori sono vitaminici, in un’esplosione di fucsia, giallo, verde mela. I caftani hanno nappine su polsi e scollature, per interessanti rimandi alla cultura andina, in una collezione in cui regna lo stile etnico. Motivi tribali accompagnano i lunghi abiti in impalpabile chiffon. Citazioni hippie negli accessori, come i sandali in cuoio che rivelano però un inaspettato tacco 12. I gioielli ricordano certi monili sfoggiati dalle popolazioni africane; le borse con grandi tasche sono perfette per contenere appunti di viaggio, matite, fiaschette. Per una viaggiatrice di lusso.
Kean Etro ha voluto sottolineare lo stile rilassato del suo marchio nella sua sfilata alla settimana della moda uomo di Milano. Un’atmosfera quasi familiare, anche grazie al fatto che sulla passerella non c’erano modelli professionisti. Pr, avvocati, padri e mariti, perfino amici a quattro zampe hanno animato la sfilata Etro di una spensieratezza inusuale. Niente espressioni serie da bad boy, ma solo tanti sorrisi aperti, sinceri, impacciati, di uomini veri, amici e parenti del marchio made in Italy votato all’hippie-style. In vacanza anche gli stylist: ogni “modello” ha scelto da sé i capi da indossare in passerella, affinché tutti si sentissero a proprio agio. «È un raduno di amici – ha spiegato Kean Etro – Abbiamo voluto mostrarli con le loro imperfezioni, e volevamo che si sentissero bene con gli abiti che indossavano».
D’altra parte, anche in questa collezione uomo primavera estate 2017, Etro è la quintessenza dell’eleganza rilassata. Materiali pregiati come la pelle scamosciata e le maglie fil-à-fil si applicano a completi-pigiama e giacche modello kimono. Le camicie eleganti, arricchite da origami sul davanti, si abbinano alle infradito e i completi giacca e pantaloni si indossano a piedi nudi. Le linee sono morbide, i tessuti ariosi, le stampe paisley e ikat ricordano un’ispirazione etnica ed hippie-chic. Nella frenesia della settimana della moda uomo di Milano, la sfilata Etro regala un momento di conviviale relax tra amici. Ne avevamo bisogno.
Suggestioni anni Settanta sono state protagoniste della collezione firmata Veronica Etro per la prossima stagione invernale, che ha sfilato oggi nell’ambito della Milano Moda Donna. Indomito spirito bohémien negli impalpabili abiti in chiffon, caratterizzati da stampe paisley e cachemire, simbolo della maison. L’Autunno/Inverno 2016-2017 di Etro supera la barriera stagionale e propone capi leggeri, capispalla reversibili e inedite stampe patchwork.
Il tartan sposa il paisley, tra sovrapposizioni e giochi mix & match che strizzano l’occhio al grunge anni Novanta. La donna Etro è una ninfa urban che indossa anfibi e parka di canvas che si trasformano in kimono di raso di seta da indossare sopra lunghi abiti stampati, e, ancora, chiodi di pelle impreziositi da revers in broccato.
Tra capispalla in tartan e maglie ricamate dai bordi sdruciti, tessuti devoré e stampe floreali fanno capolino elementi punk e dettagli orientali di raffinata eleganza; il minimalismo si unisce al romanticismo e a suggestioni vittoriane rubate alle atmosfere londinesi. Profumano di Londra anche certe giacche decorate di ispirazione militare, tra oro all over e cosmopolitismo. Alla base della collezione vi è una ricerca stilistica che ripercorre diversi decenni e tendenze eterogenee, dalla fine degli anni Sessanta fino agli anni Novanta.
Le linee sono fluide, tra cardigan oversize e accostamenti arditi che rivelano grande nonchalance. Tra le stampe floreali spiccano elementi delicati come il pizzo, la cui dolcezza viene sapientemente smitizzata da suggestioni punk, righe e anfibi dal piglio aggressivo. Gli accostamenti rivelano maestria e disinvolta eleganza, per una collezione femminile e sofisticata.
La collezione Autunno/Inverno 2016-2017 di Etro parte dalla proiezione di “State of Nature”, il film prodotto da Kean Etro, che introduce il tema della sfilata. Il rispetto per la natura, l’amore e la cura per il pianeta Terra, e il rispetto per gli animali divengono i temi su cui si snoda il défilé. Le suggestioni della natura, con le fitte vegetazioni e gli intrinsechi legami con l’universo costituiscono il filone privilegiato per interpretare pienamente i capi proposti per la prossima stagione invernale. Into the wild, si potrebbe dire, per un vero e proprio ritorno alle origini primordiali. Lasciamo da parte le sovrastrutture, gli schemi e l’apparenza: questo sembra essere il monito lanciato sulla passerella, per un uomo che abbraccia la natura e la libertà.
La collezione vede filati e cashmere pregiati, ma anche lana mohair, tra stampe jacquard, righe e tartan all over. Morbide sciarpe avvolgono il corpo di questo giovane impavido, che attraversa i boschi, forte della propria personalità. Volumi e proporzioni over, per un’eleganza rilassata. Il comfort è la parola chiave, senza rinunciare allo stile, minimale e raffinato, che non teme di osare, puntando su cappotti a stampa animalier. Il cavallo dei pantaloni scende, mentre le cravatte sono solo un lontano ricordo: l’eleganza adesso è easy, per maglioni a collo alto indossati sotto a giacche da lavoro e maglie dai bordi realizzati a telaio, dal caratteristico effetto usurato, per un look effortlessy chic.
Il maculato prevede pattern leopardati ma anche zebrati, nel pieno rispetto degli animali, come viene più volte sottolineato. La palette cromatica abbraccia il magenta, il verde bottiglia, il color cannella: nuance che ricordano il verde della foresta. Si continua con cappotti e completi in stampa paisley, tra suggestioni naturalistiche e tocchi di classicità.
Romanticismo e suggestioni Liberty protagonisti della sfilata Etro, nell’ambito della Milan Fashion Week.
Un défilé caratterizzato da note dolci e delicate, per lunghi abiti a stampa floreale, nelle tonalità del rosa e del cipria. Margherite, le note profumate del mughetto e deliziose stampe bucoliche per capi che evocano suggestioni retrò.
Spunti botticelliani e mood folk per una collezione Primavera/Estate 2016 che prende spunto, per quanto concerne la palette cromatica, da certa tappezzeria pregiata di ispirazione Liberty: poesia, candore e memorie fanciullesche si coniugano in un mix di grande suggestione, per una collezione che ci riporta indietro nei nostri ricordi infantili.
Abiti come tutù, nastri e scarpette da ballerina per lunghe gonne dal tessuto impalpabile e leggero. Mood bohemien per gli abiti lunghi di ispirazione Seventies, con il paisley che la fa da padrone. Ma è un Seventies rivisitato in chiave romantica, con tulle e lustrini, per una donna iperfemminile, quasi una ninfa silvestre dalle suggestioni Preraffaellite.
Toni dégradé, maniche a kimono e nastri che impreziosiscono pantaloni leggeri. Etro riscopre la propria tradizione riuscendo mirabilmente a rinnovarsi. La sua donna è una principessa balcanica, con gioielli vintage e ruches, gilet e sovrapposizioni inedite di grande impatto stilistico. Il mood fiabesco si rivela vincente, per una Venere contemporanea.
È Kate Moss il volto scelto da Etro per la nuova campagna A/I 2015-2016.
Una collezione ricca di suggestioni orientali: stoffe pregiate, in primis broccato di seta e tessuti damascati, rendono prezioso e opulento l’inverno della maison. Un mirabile patchwork di stampe etniche e giochi di arabeschi su fantasie tapestry dal grande impatto visivo.
La collezione Autunno/Inverno 2015-2016 firmata Etro ha scelto come testimonial Kate Moss. Icona d’eleganza, amante dello stile bohémien, la modella viene immortalata come una dea gipsy per degli scatti dal sapore orientale. Quasi un bazar ton sur ton per immortalare l’anima della nuova collezione.
Scattata a Roma da Mario Testino, la nuova campagna Etro vede il ritorno della top model che appare ancora una volta a suo agio nel mood boho-chic.
Ritorna il motivo paisley, cifra stilistica del brand fondato nel lontano 1968 da Gimmo Etro. La maison, gioiello del Made in Italy, non sbaglia un colpo.
La stagione A/I 2015/2016 ci riporta indietro nel tempo, fino agli indimenticabili anni Settanta. Un trend che non è mai stato così amato, tanto da divenire ora protagonista assoluto delle passerelle per la prossima stagione invernale.
Un tripudio di stampe paisley, su lunghi abiti in impalpabile chiffon dalle suggestioni boho-chic. Lo stile bohémien conquista sempre più imponendosi come trend incontrastato per l’inverno 2016. Uno stile che piace perché sta bene a tutte e perché dona uno charme particolare.
La donna proposta dagli stilisti nelle collezioni A/I è una moderna hippie chic che indossa pantaloni a zampa d’elefante, monili etnici e outfit in pieno stile festival. Largo a caftani da giorno e da sera, da indossare con gilet o giacche in montone, stivali in camoscio o sandali da schiava. Fiori intrecciati tra i capelli o foulard usati alla stregua di turbanti completano il look gipsy.
Trionfa su tutto il caftano, capo simbolo della cultura hippie, da indossare con gioielli antichi dal sapore etnico, frange e accessori di ispirazione folk: questo autunno dimenticatevi di essere nel 2015, la moda parla inequivocabilmente Seventies.
Armate di flower power ci aggingiamo a vivere una stagione all’insegna di suggestioni antiche ma mai dimenticate. Erano gli anni dell’amore libero, della fratellanza universale e delle maxi gonne che tutte, da bambine, abbiamo visto nel guardaroba della mamma. Una moda fresca e colorata, capace di dare vita anche al più grigio degli inverni.
È una luxury hippie quella proposta da Burberry Prorsum, tra maxi poncho e dettagli shabby-chic. Pregiati velluti e broccati di seta sono stati i protagonisti assoluti della sfilata di Alberta Ferretti, in una collezione in cui notevoli sono i rimandi folk ed etnici, quasi un tributo alla famosa Russian Collection proposta da monsieur Yves Saint Laurent nel lontano 1976.
Richiami etno chic anche da Dries van Noten, in cui si respira piena atmosfera boho-chic. Valentino propone un excursus attraverso gli anni Sessanta e Settanta, spaziando dal mood optical alle suggestioni quasi fatate di abiti che ricordano la magia di Ossie Clark e Thea Porter. Note floreali da Giambattista Valli, sebbene prevalga anche qui un mood swinging che rimanda al decennio precedente.
Protagonista delle passerelle è uno stile wild, che predilige lunghezze maxi e tessuti svolazzanti come lo chiffon di seta. Largo alle stampe, in primis cachemire e paisley, rivisitate nei toni più caldi e nei colori più accesi. E se Dsquared ripropone il mood andino di un genio della moda quale è stato Giorgio di Sant’Angelo, la donna vista da Anna Sui è una santona di lusso direttamente presa in prestito alle comuni anni Settanta.
Il bohémien trova come sempre un valido rappresentante in Roberto Cavalli, che propone dettagli in pieno stile gipsy. Di netta ispirazione etno-chic anche Paul & Joe e Chloé, che propongono capispalla in montone, poncho patchwork e gilet portati sopra abiti svolazzanti dalle proporzioni Seventies.
Il “festival” è un trend che ha preso piede già dal 2014: sdoganato da eventi come il Coachella e il Glastonbury Festival, adorato da icone del jet set internazionale come Sienna Miller e Kate Moss, lo stile boho-chic ha rivoluzionato il guardaroba femminile. Colori accesi, rimandi ad altre culture, evidenti ad esempio nelle stampe batik, la moda anni Settanta è un crogiolo di idee e suggestioni che si mixano mirabilmente, lasciando anche spazio per fornire un’interpretazione personale del mood prevalente.
Jeans scampanati indossati sotto un cardigan a motivi aztechi e un maxi poncho, fino a completare il look con un cappello a tesa larga in feltro di lana, che conferisce un tono intellettuale, e una borsa con le frange: tutto ci parla di Seventies. Anni di piombo vissuti sempre col sorriso, anni che hanno cambiato per sempre il corso della moda e che rappresentano come poche altre tendenze un vero e proprio evergreen dello stile.
Stampe patchwork e ancora montoni visti da Stella Jean. Delicate e romantiche le stampe floreali proposte invece da Gucci, mentre il patchwork è protagonista della collezione Etro, che fa sfilare abiti in tessuti preziosi che sanno di Oriente, e arruola come testimonial un guru dello stile bohémien come Kate Moss.