Sarebbero stati i droni, in questa occasione, gli scopritori di un edificio monumentale nascosto sotto la sabbia, presso il sito archeologico di Petra, in Giordania.
Le foto scattate prima dai satelliti WorldView-1 e -2 e poi dai velivolo radiocomandati, rivelano un edificio risalente con molta probabilità a 2150 anni fa, con una piattaforma di circa 56 per 50 metri, una scalinata che scende verso est e alcuni ordini di colonnato.
A lanciare per primi la notizia, The American Shools of Oriental +Research, che annuncia anche il nome degli studiosi, padri della scoperta: Sarah Parcak e Christopher A. Tuttle.
Come sostenuto da Parkac e Tuttle, si tratterebbe di rovine “nascoste in piena vista“, appartenute presumibilmente ad un edificio pubblico, decorato con ceramiche databili al II secolo a.c.
Sul sito archeologico di Petra, a circa 250 km a sud della capitale Amman, un tempo città edomita e dichiarata Patrimonio dell’Umanità il 6 dicembre 1985 dall’Unesco, da circa due secoli vengono effettuate ricerche, volte a rinvenire particolari di una città che nel 2007 è stata introdotta, per altro, nelle sette meraviglie del mondo.
Fonte cover arabpress