Iperboliche sovrapposizioni ed iconici contrasti sfilano sulla passerella di Each X Other: ad ispirare la collezione autunno/inverno 2017-18 è una ragazza eclettica ed irriverente, dall’animo dichiaratamente grunge, che va a fare la spesa indossando l’abito da sera sotto il giubbotto denim. Pervasa da echi sperimentali, la sfilata ostenta un mood effortlessy-chic, per uno stile basato su contrasti forti, apparentemente azzardati, ma che riescono a catturare l’occhio. Ecco che i capi basic vengono reinterpretati secondo codici estetici nuovi: la maglietta diviene un abito, mentre il logo del brand decora cinture e trench dal piglio timeless e dalle suggestioni sartoriali. Largo anche a tuxedo in chiave moderna, impreziosito da dettagli crochet e drappeggi. Non mancano dettagli in pelliccia, in un approccio generale che strizza l’occhio allo street-style. Intrigante il mix di stagioni e stili, per una collezione che attinge ai Seventies, ma anche al grunge anni Novanta: tripudio di stampe plaid, accanto a pattern tropicali e rosa baby. Sfilano tute in stampa check decorate con nastrini e cuciture a contrasto, capispalla profilati di pelliccia blu elettrico che si alternano a morbidi cappotti vestaglia con logo del brand, maglioni e gonne suddivisi in blocchi patchwork di texture diverse e contrastanti. Le modelle sfoggiano calzamaglie colorate e pantafole profilate di piume. Non mancano infine materiali strong come il vinile, per cappotti grunge e pantaloni aggressive da indossare sotto magliette profilate di drappeggi e ancora decorate con logo in vista. Una collezione ricca di contrasti affascinanti e mai scontati, in linea con lo stile del brand.
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Each X Other rivoluziona i codici dello stile
Ha sfilato nella prestigiosa cornice del Museo del Louvre la collezione Primavera/estate 2017 di Each X Other. Jenny Mannerheim e Ilan Delouis presentano una collezione basata su silhouette iconoclastiche: dalla danzatrice al dandy fino a Lolita, sfila un collage di ispirazioni, per una rivoluzione basilare dei codici stilistici. Ispirata ai costumi che si vedono al cinema o a teatro, la collezione si indirizza a una donna che usa la moda per esprimere se stessa, ma che non ha bisogno di seguire i trend del momento per affermare la propria eleganza.
Intenti rivoluzionari alla base del défilé: il duo di stilisti sposa le teorie del filosofo marxista Guy Debord, in una velata critica al consumismo e al materialismo imperanti. Ecco alternarsi sul catwalk t-shirt con lo slogan “In her lips I tasted the revolution” stampato sopra un’immagine firmata dall’artista francese Alizé Meurisse. Una liberazione dai percorsi prestabiliti dell’era consumistica per una visione della moda più armonica e intelligente.
Irriverente la collaborazione con l’artista punk Robert Montgomery, che dà vita ad un enorme tabellone fiammeggiante, recante l’eloquente slogan “All Palaces Are Temporary Palaces”. L’installazione prende fuoco nel cortile del Louvre, in un inedito quanto suggestivo connubio di arte e moda. In passerella largo a gonne effetto camouflage e giacche in patchwork denim.