Anche quest’anno al Salone del Mobile è di scena Doppia Firma: dopo il successo riscontrato l’anno scorso, anche nel 2017 prende il via una delle collezioni più interessanti della settimana dedicata al design. Doppia Firma è una collezione unica di 15 opere, realizzate da altrettante coppie di designer e artigiani d’eccellenza: crocevia di talenti provenienti da tutto il mondo, che esprimono la propria arte in una mostra iconica, promossa dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e Michelangelo Foundation for Creativity and Craftmanship. Saranno esposte al GAM di Milano dal 4 al 9 Aprile le 15 opere esclusive, in cui maestri artigiani italiani e designer europei si mettono a confronto sperimentando tecniche e visioni proprio in concomitanza con le Giornate Europee dei Mestieri d’Arte. Vetri e design avanguardistico si uniscono a mosaici iconici, ceramiche e virtuosismi stilistici in un tripudio di ispirazioni: fucina artistica di talenti giovani e meno giovani, Doppia Firma celebra il mondo del design contemporaneo offrendo una vasta selezione delle opere più interessanti del momento. Specchi mirabolanti, giochi siderali di argento e mosaici caleidoscopici si alternano creando suggestive alchimie e voli pindarici, per epifanie stilistiche che catturano l’occhio e la mente. Tanti i nomi esposti quest’anno, da Uros Mihic a Caterina Crepax, da Fabrizio Travisanutto a Felix Muhrhonfer, da Cristina Celestino alla sua collaborazione con Antique Mirror, fino alle opere di Dimitri Bahler e del ceramista Maurizio Tittarelli Rubboli.
- L’opera di vetro firmata Simone Crestani e Emmanuel Babled
- Sebastian Herkner (Germania) e Lucio Doro di Alchymia (Lacca)
- Sara Ricciardi (Italia) e Nicolò Morales (ceramica)
- Pierre Marie (Francia) e Leonardo Scarpelli (di Scarpelli Mosaici)
- Nina Zupanc (Slovenia) e De Vecchi Milano 1935 (argento)
- Le opere di Dimitri Bahler e del ceramista Maurizio Tittarelli Rubboli
- L’opera di Cristina Celestino e Antique Mirror
- Lex Pott (Olanda) e HABITO – Giuseppe Rivadossi Officina (legno)
- Felix Muhrhonfer (Austria) e Fabrizio Travisanutto (mosaico)
- Uros Mihic (Serbia) e Caterina Crepax (carta)