Gli scatti che la vedono sempre protagonista, la immortalano solare e soddisfatta della sua vita. In realtà, però, durante la sua insistenza un insidioso buco nero l’ha portata vicina al baratro. Forse in molti non conosceranno la sua sofferenza seppure l’interessata non ha mai avuto remore a rivelare al mondo, il suo passato non sempre roseo.
Cara Delevingne, la bellissima modella contesa dalle maggiori casa di moda, all’età di diciassette anni dovette combattere contro la depressione, una malattia che non perdona nessuno e che divora non solo la mente, ma anche il corpo.
“Tutto ciò che volevo era che il mondo mi ingoiasse e non mi sembrava ci fosse soluzione migliore della morte […] Avevo veramente bisogno che qualcuno mi fermasse, che mi dicesse ‘Hai bisogno di una pausa, hai bisogno di pensare a te stessa”, ha raccontato la modella al Women In The World Summit di Londra qualche mese fa, quasi a spronare sia donne che uomini a riferire il malessere che nutrono e che molto spesso non rivelano a chi gli sta accanto, per il terrore di non essere compresi.
La bella Cara, onnipresente sui set più prestigiosi del fashion system, deve la sua rinascita grazie alla preziosa collega Kate Moss, possente spalla su cui riversare lacrime amare in un periodo nella quale è il colore nero a prevalere su una palette di tonalità variopinta.
Cara e Kate, erano talmente unite, che qualcuno aveva insinuato una relazione omosessuale tra le due. La realtà, come hanno dimostrati i fatti era un’altra: solo una donna forte ed abituata a stare al centro del gossip, avrebbe saputo dispensare consigli ad una giovane e inesperta collega per non lasciarsi divorare dalla depressione; e se oggi assistiamo alla “resurrezione” di Cara (che ha smentito fortemente di voler abbandonare la moda n.d.r.) è alla divina Kate, che dobbiamo dire grazie.
Il ritorno di Cara Delevingne nel mondo della moda, risuona su Twitter con un post chiarificatore: “Non ho mai smesso”, ha cinguettato sul noto social network e intanto la campagna di Saint Laurent sta facendo il giro del mondo.
Per la cover Fonte en.r8lst.com