Dunque, c’è un tizio che ha presentato questo emendamento.
”Chiunque, al fine di accedere allo stato di madre o di padre, fruisce della pratica di surrogazione della maternità e’ punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con una multa da 600 mila a un milione di euro”. “Chiunque – si aggiunge – organizza, favorisce o pubblicizza la pratica di surrogazione della maternità e’ punito con la reclusione da sei a dodici anni e con una multa da 600 mila a un milione di euro”.
Questo tizio è il Sen. Della Zuanna [di Padova, come il suo omonimo vescovo-cardinale] non è però il solo. Ben altri hanno sottoscritto questa roba qui.
L’esimio docente di demografia (eletto-miracolato in Scelta Civica nel famoso elenco dei “professori con Monti”) preferisce in sostanza che un bambino, voluto fortemente da genitori che evidentemente non possono averlo, venga tolto loro, affidato ai servizi sociali ed adottato solo perché “nato da madre surrogata”.
Costui comminerebbe una sanzione che non esiste (come misura e proporzione) nemmeno per i reati di strage. E da buon demografo, che è stato anche consigliere per un ministro della famiglia (sic!) andrebbe reso edotto che, fatti 8600mld la ricchezza italiana, diviso 60 mln di cittadini, fa una media di 4 o 8 volte il patrimonio procapite. [si certo, poi gli dovremmo anche ricordare che le medie non tengono conto che c’è Berlusconi e il nullatenente].
Ma Della Zuanna si preoccupa così tanto della famiglia, del calo delle nascite e della cura dei bambini che, da buon cattolico e secondo coscienza non ha niente di meglio che presentare questo emendamento.
Da buon cattolico.
A me sembra da buon blasfemo, se penso al Vangelo, e se ci penso in un’epoca in cui Papa Francesco – che di certo non è apertissimo su certi temi – non ha gradito l’intromissione della sua Chiesa nelle questioni di legislazione nazionale al punto da retare contrariato quando il suo cardinale, Bagnasco, ha dato pubblico appoggio al FamilyDay “contro” le unioni civili.
E allora provo anche io ad essere nella forma – ma molto meno di lui nella sostanza – un po’ blasfemo, nel ricordargli che tecnicamente Dio è un po’ come se avesse usato la Madonna come “utero in affitto” per farci giungere suo figlio.. e allora, il cattolico Della Zuanna di duemila anni fa che avrebbe fatto? Lo avrebbe tolto a Maria e Giuseppe e affidato ad un orfanotrofio.
Oltre a distruggere la sacra Famiglia che tutti e come tutti la conosciamo, è probabile che viste le multe, non si sa bene se Dio, la Madonna o San Giuseppe starebbero ancora lì a pagare sesterzi ai lavori forzati. E dato che l’Arcangelo Gabriele era complice (in quanto rientra nella fattispecie di colui che “organizza e favorisce”) ci mettiamo dentro in solido anche lui.
[prometto qui pubblicamente che andrò dal mio confessore, da buon cattolico, gli leggerò questo brano e farò ammenda per i miei peccati – per la buona pace dei Della Zuanna di turno]
Il punto può sembrare manicheo e controverso, può davvero apparire blasfemo, può anche sembrare surreale, ma vi assicuro che non lo è. E non lo dovrebbe essere proprio per un cattolico, che sempre – e prima – dovrebbe chiedersi, lui, in prima persona, in coscienza, da che parte sarebbe stato e come si sarebbe comportato duemila anni fa, lì?
Facciamo i pii oggi, che sosteniamo di avere le idee chiare, sostenendo di “aver ricevuto il dono della fede”. Ci sta. Ma questo dono poi va concretizzato nelle scelte di ogni giorno.
E scegliere deliberatamente di prendere un bambino e darlo in affidamento ai servizi sociali, metterlo in un istituto e aprire per lui la via – farraginosissima, lunga e costosa in Italia – della possibile adozione… a me da cattolico non mi sembra affatto cristiano.
Soprattutto per chi la famiglia la difende per l’integrità, la ,orale, l’equilibrio psico-educativo dei minori. Ma è evidente che nella sua onniscienza Della Zuanna (e tutti quelli che la pensano come lui) ne sa e comprende più di me.
Del resto, lui, è autore di “Meno preti, quale Chiesa? Per non abbandonare le parrocchie”.
Ecco, noi (e nel noi ci metto anche i cattolici che la pensano come me) potremmo scrivere un libro a lui dedicato (con Giovanardi e Binetti in bella mostra) dal titolo, che so… “Meno bigotti, quale parlamento? Per non abbandonare i bambini”. Ma non lo faremo.
Preferiamo – nella piena pietas cristiana – che costoro amabilmente finiscano nel limbo del dimenticatoio. Diversamente li renderemo eroi per qualcuno.
P.s. Caro Matteo (Renzi ndr), mo io la cosa del partito della nazione la voglio anche cercare di capire, ma proprio tuttituttitutti devono entrare nel piddì? Così, per sapere…