Il gioco delle silhouette sfila sulla passerella di Comme des Garçons

Teatrale e futurista la collezione di Comme des Garçons, che ha sfilato nell’ambito della Paris Fashion Week: Rei Kawakubo esplora il futuro della silhouette, in una collezione altamente sperimentale ed avanguardistica, che gioca con le proporzioni osando fino all’eccesso. Sulla passerella parigina si alterna una parata di capi scultorei, tra busti iconici e corazze. Dimenticate ogni diktat precostituito: qui la parola d’ordine è osare, in un continuo gioco di rimandi. Le nuove silhouette di certo colpiscono l’occhio e la mente: le braccia, tagliate fuori dal guscio, sono le grandi assenti. Largo a palle di cotone che ricordano sculture ancora in fase di elaborazione, e suggestioni oniriche, per eteree creature misteriose che sfoggiano le Nike ai piedi. Come due gemelle, una coppia di mannequin percorre il catwalk come si trattasse di una dimensione sconosciuta, un pianeta misterioso che le ospita temporaneamente: suggestioni post-apocalittiche pervadono l’intera collezione, caratterizzata da blocchi di lana e materiali grezzi, sapientemente accostati a texture luxury. Clessidre si alternano a blocchi a forma di sfera, in un gioco infinito di varianti, per un effetto altamente scenografico. Come un bulbo o una corazza iridescente, la donna di Kawakubo è nascosta dentro blocchi monolitici che ne occultano la vera silhouette, come in un gioco di specchi deformanti. Una collezione intrisa di simbolismi ed allegorie misteriose, in bilico tra note siderali che auspicano l’avvento di una nuova era ed accenni ad una femminilità celata. Creature eteree e quasi aliene, le donne di Comme des Garçons inaugurano un’epoca nuova per la moda, in cui la sperimentazione più avanguardistica si unisce all’estro senza confini.

Boyhood: sfilano gli uomini – ragazzini di Comme des Garçons Homme Plus

Tutti gli uomini sono, in fondo, dei ragazzini. Sulle passerelle della moda uomo sfilano modelli teenager e Rei Kawakubo ha deciso di vestirli come tali nella sfilata di Comme des Garçons Homme Plus. La collezione autunno inverno 2017-18 si chiama infatti Boyhood e comprende macchinine e dinosauri applicati sulle sneakers e sui capi d’abbigliamento. Giacche e calzoni ricordano le uniformi scolastiche e gli accenti di colori fluo sulle parrucche e sugli accessori rimandano alla dimensione del gioco e del divertimento. Denuncia sociale di un mondo di eterni Peter Pan o presa di coscienza della necessità di rimanere un po’ bambini? Non è dato saperlo, come sempre la stilista giapponese lascia spazio alla libera interpretazione delle sue collezioni.


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Se moda donna firmata da Rei Kawakubo diventa di stagione in stagione più concettuale ed estrema, la sfilata Comme des Garçons Homme Plus comprende look più portabili, seppur in un contesto di eccentricità. Le camicie da uomo perdono centimetri e imitano dei crop top, t-shirt e giacche si allungano fino ad arrivare al ginocchio e si vestono di glitter e tonalità shocking. Verde acido, giallo fluo, fucsia e azzurro cielo migrano dalle parrucche alle stampe dei completi fino a diventare giocattoli tridimensionali, applicati a scarpe e gilet come originali spille. In un’epoca estremamente delicata per la moda, che deve misurarsi con l’esigenza di vestire generi sempre più fluidi, gli stilisti si trovano davanti a una scelta: sottolineare la virilità o la fragilità o ancora dirigersi su un terreno sconosciuto in cui maschile e femminile si fondono e si confondono? Rei Kawakubo elimina la questione all’origine riportando la moda uomo autunno inverno 2017-18 alla fanciullezza, periodo spensierato in cui l’ultima delle preoccupazioni è definire la propria sessualità. È tempo di tornare a giocare, rimandando le questioni esistenziali a un’età adulta che forse non arriverà mai. Almeno non sulla passerella di Comme des Garçons Homme Plus.


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Il Met sceglie Rei Kawakubo e Comme des Garçons per il gala e la mostra 2017

Il Metropolitan Museum of Art di New York ha rivelato il tema del Met Gala 2017: si tratta della stilista giapponese Rei Kawakubo e del suo brand Comme des Garçons. L’annuale gala si svolgerà al Metropolitan il primo maggio, anticipando la mostra visitabile dal 4 dello stesso mese. Rei Kawakubo è la prima stilista vivente alla quale il Met dedica una mostra personale dopo quella di Yves Saint Laurent nel 1983, e la motivazione viene rivelata da Andrew Bolton in un’intervista al New York Times. “Pochissimi designer offrono creazioni adatte a un contesto artistico – ha dichiarato l’attuale curatore del Met – Rei, invece, ha cambiato la storia della moda, declinandola in nuove possibilità e significati”.


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Con la sua griffe Comme des Garçons, dal 1969 la stilista giapponese laureata in letteratura ha creato un modo nuovo di pensare la moda: i suoi sono abiti – non abiti, austeri e spesso importabili. Vere e proprie opere d’arte la cui ultima funzione di vestire il corpo è marginale. Negli anni ’70 Rei Kawakubo, insieme a Yohji Yamamoto e Issey Miyake, è stata portatrice di una rivoluzione dal Giappone che ha scardinato l’essenza stessa della moda europea e della sua comunicazione. Niente celebrities nelle campagne pubblicitarie Comme des Garçons, i cui protagonisti sono stati più spesso fiori, animali, personaggi dei fumetti. La mostra del Metropolitan Museum di New York esporrà tra i 100 e 120 look di Comme des Garçons a partire dalla sfilata d’esordio del 1982 a Parigi, la cui forza esplosiva fu tale da dare alla moda di Rei Kawakubo la definizione di Hiroshima chic. Da allora ogni stagione la stilista ha saputo sorprendere con volumi esagerati, tagli architettonici, colori cupi o abbaglianti e atmosfere a volte sinistre.


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In molti scommettono che la signora Kawakubo, allergica com’è ai party e alla fama, non si presenterà neanche al Met Gala 2017 i cui padroni di casa, insieme ad Anna Wintour, saranno Katy Perry e Pharrell Williams. L’attesa per i look sfoggiati dagli invitati, invece, è altissima.


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Teatralità magistrale in Comme des garçons

Invisible clothes“: parte da questa definizione il progetto creativo più maestoso e teatrale che la Paris Fashion Week abbia potuto presentare durante tutto questa lunga settimana di esibizioni.

Solo pochi look (diciassette per l’esattezza) sono bastati a Rei Kawakubo per esaltare, in tutta la sua magistrale genialità, la collezione primavera/estate 2017 di  Comme des garçons.

Gli abiti nascondono la naturale fisicità delle modelle, deturpandola con volumetrie esagerate. Gli abiti diventano vere architetture da indossare; vengono sostenuti da impalcature che rendono innaturali le falcate delle modelle sulla passerella.

Gli unici elementi decorativi di questo défilé sono individuabili nelle micro rusches, nei colletti minimalisti e nel pattern dove silenti si stagliano sul fondo nero i cuori ton sur ton ed i pois.

Il tartan esaspera, oltre maniera, un progetto cupo, misterioso.

Solo trecento invitati hanno avuto l’onore di vedere in anteprima questo capolavoro della moda. Una colonna sonora struggente, quella del compositore polacco Henryk Gorecki che ha accentuato, l’avveniristico ed altrettanto  tenebroso copricapo in plexiglas performante.

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 Fonte cover Madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com