Jean Paul Gaultier firmerà una capsule collection per OVS

Cresce l’attesa per la capsule collection firmata da Jean Paul Gaultier in esclusiva per OVS. La collaborazione tra lo stilista francese e OVS prevede una collezione di abbigliamento ed accessori per lui e per lei.

“Jean Paul Gaultier per OVS” sarà il nome con cui verrà firmata la collezione, il cui lancio è atteso per l’autunno 2016. Si tratterà di circa 60 pezzi disegnati in esclusiva per OVS e disponibili da metà novembre in alcuni store e online sul sito ovs.it.

Tante sono le collaborazioni esclusive lanciate negli ultimi anni da OVS: da Elio Fiorucci a Costume National fino a Kristina Ti, solo per citarne alcuni. Ora tocca a Jean Paul Gaultier: lo stilista francese, che dalla sfilata Primavera/Estate 2015 ha preso congedo dal prêt-à-porter per dedicarsi all’haute couture e ai suoi storici profumi, è da sempre amatissimo per il suo stile inimitabile. L’ex enfant terrible della moda francese si prepara a stupirci ancora.

jpg art


Potrebbe interessarti anche:
Nuovo look per il packaging Louis Vuitton

Stokton: sneaker tra arte e moda

Talvolta la moda riesce a coniugare i fashion trend attuali con suggestioni tratte dall’arte: è il caso di STOKTON, brand da sempre attento alle nuove tendenze, che ha appena presentato la nuova collezione di sneaker per l’Estate 2016.

Suggestioni barocche ed ispirazioni Basquiat si sposano alle principali tendenze moda per la stagione Primavera/Estate. Elementi decorativi barocchi vengono stemperati da una visione contemporanea del gym style impreziosito dalla cura nei materiali usati, che spaziano dai macro pitoni crackle alle stampe cocco perlate e traslucide declinate in nuances lunari e raffinate. La palette cromatica abbraccia i toni dell’acqua, dell’incenso, del safari e del nirvana.

Nelle forme sfilate che esaltano il piede fanno capolino elementi decorativi di pregio, come puntalini metallici ricoperti da gemme mono e multicolor. Ricordano l’impressionismo italiano i pizzi e ricami della collezione pensata per lei, in un mood femminile e mediterraneo che si snoda attraverso delicate trasparenze.

stokton

stokton2

Per i modelli unisex spruzzi multicolor a rilievo, superfici graffiate, all’insegna dell’effortlessy-chic, e, ancora, pennellate e scolature di vernice. Striature di colore scalfiscono la pelle, in un gioco di rimandi, in perenne bilico tra arte e moda. I pattern tipicamente estivi prevedono stampe macro e floral nei toni tropical, che ricordano i quadri di Paul Gauguin e il post impressionismo, reinterpretato attraverso una visione naturalistica animata da colori densi e nuance dal piglio strong.

stokton3

stokton blu

Suggestiva, ricercata e sofisticata la collezione STOKTON per l’estate 2016: sia la donna che l’uomo potranno calzare un accessorio che vanta un grande studio stilistico ed un invidiabile background tecnico, all’insegna di un’artigianalità italiana che, ancora una volta, si dimostra un valido passepartout per un successo su scala internazionale.

Stella McCartney lancia la Rainbow Pop Falabella al Salone del Mobile

È la settimana in cui Milano diviene crocevia internazionale del design e fucina di talenti: il Salone del Mobile è da sempre vetrina di eventi esclusivi, meta privilegiata di designer e cultori dello stile. E così anche Stella McCartney si adegua: la stilista ha scelto di presentare la nuova Rainbow Pop Falabella proprio durante il Salone del Mobile 2016.

La nuova mini tote Falabella farà il suo ingresso trionfale in una nuova veste: 7 colori vitaminici per un’estate ricca di stile. La it bag lanciata sul mercato nel 2010 viene ora declinata in una palette cromatica che abbraccia i colori dell’arcobaleno: 7 tonalità, dal viola all’azzurro, dal rosa shocking fino al giallo, per una collezione estiva e fresca.

Stile ed eleganza ma anche un occhio di riguardo per la natura: la collezione Rainbow Pop Falabella è infatti interamente realizzata in shaggy deer, una pregiata varietà di ecopelle brevettata da Stella McCartney, prodotta da risorse rinnovabili.

Natalia Vodianova è il volto della nuova collezione Rainbow Pop Falabella
Natalia Vodianova è il volto della nuova collezione Rainbow Pop Falabella


stella1
Colori vitaminici per le borse firmate Stella McCartney


Stella McCartney, Rainbow Pop Falabella viola (645 euro)
Il modello di Rainbow Pop Falabella viola (645 euro)


Stella McCartney, Rainbow Pop Falabella rosa (645 euro)
Stella McCartney, Rainbow Pop Falabella rosa (645 euro)


Fino al 17 aprile sarà possibile acquistare in anteprima mondiale i pezzi esclusivi della collezione nello store milanese di Stella McCartney in via Santo Spirito 3 e nel corner alla Rinascente. Inoltre nella boutique di via Santo Spirito per tutta la settimana del Salone del Mobile verranno offerti dei centifrugati nei gusti che si ispirano ai colori della collezione: un’iniziativa che strizza l’occhio alla fitness e ad una filosofia healthy, realizzata in collaborazione con VitaminChic: direttamente da Los Angeles viene offerta una vasta gamma di prodotti bio per il benessere del corpo e una linea di detox personalizzabile. Quale migliore modo per una remise en forme che anticipa l’estate?

Stella McCartney, Rainbow Pop Falabella gialla (645 euro)
Stella McCartney, Rainbow Pop Falabella gialla (645 euro)


Stella McCartney, Rainbow Pop Falabella portafogli (290 euro)
Portafogli della collezione Rainbow Pop Falabella di Stella McCartney (290 euro)


Intanto le immagini in esclusiva della campagna pubblicitaria della nuova collezione Rainbow Pop Falabella sono state presentate a Londra: protagonista degli scatti una splendida Natalia Vodianova immortalata dalla fotografa Harley Weir. Intensa e gioiosa, nel video che accompagna le immagini della campagna la top model russa gioca con le coloratissime borse. Inoltre sono disponibili anche portafogli, porta carte e cover per l’iPhone6, declinati nelle nuance dell’arcobaleno. Per una primavera vitaminica.


Potrebbe interessarti anche:
Adriana Lima nuovo volto di Calzedonia

La Family Couture di Gattinoni

Ha sfilato fuori dal calendario ufficiale di Altaroma la collezione Primavera/Estate 2016 di Gattinoni. Cosa succede se il Settecento francese, con le sue crinoline e i merletti, si unisce al rock degli anni Settanta, tra borchie e suggestioni metal? Ce lo insegna Guillermo Mariotto, che mette a segno un altro successo per la storica maison dell’alta moda italiana.

Gattinoni presenta la sua RocKcocò collection, intrisa di elementi boho-chic che si sposano mirabilmente a suggestioni francesi. La collezione ha sfilato presso lo Studio Orizzonte, in via Barberini, storico studio fotografico di Antonio Barrella, vincitore del Premio Internazionale della Fotografia 2015: la location si è trasformata per l’occasione in un immaginario giardino delle meraviglie, che ricorda Versailles. In una scenografia fiabesca ha sfilato la donna Gattinoni, in un gioco psichedelico di specchi e rami d’albero stilizzati, tra suggestioni rococò ed elementi pop.

Una collezione che il direttore creativo di Gattinoni ha dedicato, in modo deliberatamente provocatorio, al Family Day, che sfilava contemporaneamente nella Capitale. Ma Mariotto è avanti anni luce rispetto alle polemiche che si susseguivano in piazza, e ha sdoganato in passerella la sua Family Couture, che strizza l’occhio alle coppie gay. Una famiglia tutta al femminile, in un tributo alla donna e ai sentimenti più autentici: le due mamme che stringono tra le braccia la figlia appena nata e coccolano il cagnolino, sono aplomb nelle loro mise in pizzo, tra velate trasparenze, giochi di alta sartoria, intarsi e ricami.

gattinoni

gattinoni2

gattinoni3

Gattinoni-sfilate3

La donna Gattinoni è una reincarnazione delle dame del Settecento francese, che animavano i salotti, tra eccessi e scandali di corte, tra risate e piume, chiffon e leggera voluttà. Il rococò rivive declinato in chiave rock, per una moda che si schiera politicamente a favore delle coppie gay e delle unioni civili. Sensuale e irraggiungibile, l’austera nobildonna cede al fascino bohémien degli anni Settanta, e scende in piazza a manifestare, perfetta figlia dei fiori direttamente uscita dalla contestazione giovanile e dagli anni di piombo. La palette cromatica predilige le tinte pastello, in primis il rosa cipria. Tripudio di pizzo bianco, chiffon, organza e gazar, tra tanti ricami e punti croce, spalle arrotondate per abiti dalla vita impero e linee fluide e morbide. Ma l’anima rock emerge nei jeans scampanati, nelle frange e nelle paillettes, nei pantaloni ampi e drappeggiati, nei gilet e nelle t-shirt. Nel parterre della sfilata evento spiccano la neo presidente Rai Monica Maggioni, il presidente onorario della Camera della Moda Mario Boselli, ma anche nomi del mondo dello spettacolo, come Milly Carlucci, Massimo Giletti e Gloria Guida.

gattinonifamily

“Una collezione dal sound profondo come la chitarra di Jimi Hendrix, sensualissima come la musica di Mozart, Vivaldi, Albinoni”: così Mariotto descrive il mood della collezione. La sfilata è stata mandata in diretta sul web, segno di apertura della storica maison alle nuove tecnologie. Aperta contestazione rispetto alla stessa manifestazione dell’alta moda capitolina, di cui Gattinoni, nella veste del Presidente della maison Stefano Dominella, dichiara di non condividere più l’essenza, ma anche moda interreligiosa e pacifista, come si evince dai gioielli che hanno accompagnato la collezione: Gianni De Benedittis di FuturoRemoto dedica un pensiero a tutte le religioni del mondo e alle diverse civiltà, per una moda che si apre al diverso. Croci gioiello si alternano sulla passerella a bracciali e anelli in radici di rubino e zaffiro, che impreziosiscono il pizzo onnipresente sui capi indossati dalle mannequin. Spicca l’anello-burqa, in oro e diamanti neri, accanto a piccole croci in filigrana.

Potrebbe interessarti anche:
Il giardino di Raffaella Curiel incanta Altaroma

Il giardino di Raffaella Curiel incanta Altaroma

L’ultima edizione dell’alta moda capitolina si è aperta con la sfilata di Raffaella Curiel. Un tripudio di fiori e suggestioni botticelliane hanno caratterizzato il défilé, per una collezione all’insegna della delicatezza. La couturier milanese apre la porta del suo giardino segreto, riscoprendo l’innocenza.

In un mondo in cui la violenza sembra essere all’ordine del giorno, la sfilata alta moda Primavera/Estate 2016 di Raffaella Curiel sembra volersi porre come un monito, per osservare il mondo attraverso gli occhi di un bambino: ingenuità e candore, virginale eleganza e leggiadra bellezza calcano la passerella tra delicato chiffon e sete preziose.

Joie de vivre per il miracolo della natura, che si rinnova ad ogni stagione: sfilano ricami e lavorazioni artigianali, passamanerie di antica tradizione sartoriale italiana e fiori all over. Ortensie, rose, nontiscordardime, papaveri, ranuncoli, iris, peonie, viole diventano stampe preziose per capi delicati dall’antica eleganza. Gonne-bocciolo e abiti-tulipano, ma anche abiti da cocktail, gonne a ruota, tailleur e corpetti ricamati. Suggestioni Fifties enfatizzano il punto vita, stretto in cinture e fusciacche, tra ricami artigianali che rappresentano boccioli di rosa e lo stelo di un anemone. Il défilé ricorda un garden party in cui inneggia un messaggio di pace e speranza. La sfilata Curiel è un inno alla vita e alla bellezza della natura, in una full immersion tra i roseti in fiore: le 45 uscite che si alternano rappresentano la rinascita, tra sete plissettate, gonne lunghe fluide, gonne di petali.

La palette cromatica abbraccia la natura che germoglia, dal verde prato al ciclamino, all’azzurro e rosa, al lilla, fucsia e rosso papavero. Nel front row della sfilata spiccano nomi storici della politica italiana, tra cui Donna Assunta Almirante, Lella Bertinotti e Isabella Rauti, l’ambasciatore americano in Italia John Phillips, Fabiana Balestra, la Presidente di Alta Roma Silvia Venturini Fendi, il Presidente Onorario di Camera Moda Beppe Modenese, lo scrittore Cesare Cunaccia. La couturier si presenta abbracciata alla figlia Gigliola e al figlio Gaetano, alla fine di una sfilata iniziata all’insegna delle polemiche: Raffaella Curiel è stata infatti vittima di una vera e propria aggressione ad opera di un gruppo di animalisti, che hanno manifestato davanti ai cancelli dell’ex Dogana di Roma, nuova sede di Altaroma. «Quando entravo mi hanno aggredita e spintonata – racconta Lella Curiel – e mi sono impaurita fino alle lacrime. Però ho detto ai manifestanti: guardate che io do da lavorare a gente che le pellicce non se le può proprio permettere!».

curiel

curiel1

curiel2

curiel3

curiel4

Parigi Moda Uomo: l’effortlessy-chic di Hermès

Pulizia, il consueto stile effortlessy-chic e un tocco futurista hanno caratterizzato la sfilata di moda maschile Hermès per la prossima stagione invernale. Véronique Nichanian ha presentato una collezione caratterizzata da un’eleganza disinvolta e rilassata, in linea con lo spirito della storica maison francese. Stile vincente non si cambia, recita un vecchio motto: e in effetti il carattere tipico del brand non viene assolutamente alterato nonostante la designer francese osi, mixando nuance ardite e sperimentando con materiali insoliti.

Nonchalance sembra essere la parola d’ordine per un uomo che, in tempi frenetici e convulsi, sceglie invece di andare controcorrente e rallentare i ritmi: i modelli che si alternano sulla passerella hanno le mani in tasca e indossano comodi pantaloni con elastico in vita. L’uomo Hermès per l’Autunno/Inverno 2016-2017 predilige il parka e i capispalla in pelle. Le silhouette sono gentili, abbondano i colli alti e le sciarpe e la palette cromatica varia dal turchese al mostarda fino al crema, al grigio e al rosa pallido, senza dimenticare l’arancione simbolo della maison, e il cammello. Il nero la fa da padrone, mentre i modelli sfoggiano borse che impreziosiscono la classicità di capispalla come il trench, insolitamente declinati in pelle.

Veronique Nichanian, definita “la sacerdotessa della moda maschile”, coniuga mirabilmente comfort e stile, conferendo all’uomo un tocco di charme moderno e avanguardistico, che non stravolge l’identità del brand. I modelli indossano il consueto foulard d’ordinanza, simbolo per antonomasia della maison francese, mentre ardito risulta a volte il mix & match, specie per quanto concerne la palette cromatica. Inoltre, sempre nel corso della sfilata, è stato presentato il lancio dell’Apple Watch Hermès: dallo scorso 22 gennaio sono disponibili i primi dieci modelli del nuovo nato, con prezzi che variano da 1.300 a 1.780 euro.

he

he1

he2

he3

he4

he5

he7

he6

Sfila a Parigi l’esistenzialista bohémien di Valentino

Si è appena conclusa a Parigi la settimana della moda maschile, che ha visto sfilare le proposte moda per il prossimo autunno/inverno. Una collezione all’insegna della libertà, quella presentata da Valentino. Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli si confermano ancora una volta indiscussi maestri di stile, in un défilé caratterizzato da tendenze eterogenee. Dettagli etnici si sposano al grunge anni Novanta, fino a sfiorare il folk tipicamente Seventies.

Un po’ metropolitano e un po’ bohémien l’uomo Valentino per l’Autunno/Inverno 2016/2017: dal classico vestito nero con cappotto dal taglio sartoriale e dagli ampi revers si passa al denim, per giubbotti impreziositi da decorazioni. Le prime uscite rasentano lo stile gotico: nero all over per capispalla dal respiro classico, per un uomo che sembra incarnare il dandy più autentico. Si continua con loden e giubbotti biker, impreziositi da borchie e decorazioni.

Ma l’uomo che ha calcato la passerella ha un animo folk, è fiero della propria libertà e non teme il contatto con la natura, fosse anche un viaggio on the road, sulla falsariga di Jack Kerouac. Il denim e il tartan ricordano un cowboy, come anche le camicie. Una full immersion tra i nativi americani per le mantelle stampate con motivi aztechi. Stampe simili a coperte Navajo si alternano sulla passerella a giubbotti borchiati, mentre viene sdoganato il poncho come capo principe del guardaroba maschile per la prossima stagione invernale. Suggestioni etniche nei dettagli piumati e nel patchwork di fantasie tribali. La precarietà e l’incertezza che caratterizza i tempi odierni sono state le principali fonti di ispirazione di una collezione che i due stilisti hanno definito esistenzialista. Il mix di stili e tendenze diverse rispecchierebbero infatti un nuovo stimolo per rinnovarsi e trasformarsi. Tra i materiali usati spiccano il cashmere e il camoscio, ma anche la seta e la pelle la fanno da padrone, in una collezione variegata e ricca di fascino. Per un uomo dalle mille sfaccettature.

va1

va2

va3

va5

va6

va7

va8

Bottega Veneta: il senso di Tomas Maier per lo stile

Se pensavate che certa eleganza maschile fosse solo un ricordo lontano chiuso nei meandri del passato e nel fasto di gloriosi tempi andati, ebbene vi sbagliavate. Tomas Maier porta sulla passerella di Bottega Veneta l’ultimo dei gentlemen, per una collezione Autunno/Inverno 2016-2017 all’insegna del rigore e dello stile.

Un uomo dall’eleganza discreta e sobria, consapevole e sicuro, che non ha bisogno di ostentare alcunché. Sì, perché la vera eleganza non sente l’esigenza di crogiolarsi nell’apparenza e nella mera esibizione. Una grande ricerca estetica passa sempre, al contrario, per una profonda introspezione e per una accurata ricerca stilistica. Tomas Maier bada soprattutto allo stile: genio contemporaneo estraneo alle logiche di mercato, il designer fa della solitaria creazione la sua filosofia.

Silhouette impeccabili negli abiti a doppiopetto in flanella di cashmere, come negli smoking e nei cappotti in tweed, dallo charme evergreen. Sciarpe e il più classico Borsalino completano il look di un uomo che trae ispirazione dai gentlemen dei film anni Quaranta. Ricorda un po’ Humphrey Bogart, forte della propria personalità e sicuro di sé, l’uomo che calca la passerella.

Le linee sono slanciate e allungate, per una collezione elegante e raffinata. I blazer sono corti, i materiali vedono in pole position la pelle e la lana, ma anche il tweed. I cappotti doppiopetto e i trench in pelle con zip a vista, per lui e per lei, sono discreti ma esaltano la figura. Gli accessori, come gli stivaletti dalla punta squadrata e la tote bag in pelle di vitello, testimoniano la sapienza artigiana, ma anche il comfort e la pulizia di una collezione che riporta in auge lo stile. La palette cromatica varia dal blu scuro al borgogna al verde bottiglia. Trionfo del tartan, rivisitato in chiave ultra colorata, mentre il nero è protagonista assoluto. Dettagli sartoriali nei maglioni, mentre i tessuti tradiscono l’attenzione certosina per la qualità: velluto in lino e cotone, morbido cachemire, lana e gomma.

bv

bv3

bv5

bv7

bv9

bv10


Potrebbe interessarti anche:
Milano Moda Uomo: N°21 e i nuovi Mods

Milano Moda Uomo: il western siciliano di Dolce & Gabbana

Spaghetti western in passerella da Dolce & Gabbana. La Sicilia rurale del passato rivive nella collezione Autunno/Inverno 2016-2017 del duo di stilisti. Un uomo selvaggio, che non teme la vita all’aria aperta, ben consapevole dell’alto tasso di sensualità che emana.

Mood wild nei pantaloni grunge come anche nelle pellicce, mentre pistole da Far West fanno capolino su cappottini dall’appeal bon ton. Il ferro di cavallo colora felpe casual, con funzione apotropaica, e, ancora, il denim decorato da saloon diviene total look: un mood che sembra trarre ispirazione direttamente dalla Cavalleria Rusticana. Ma l’uomo selvaggio cede il posto al businessman con iPad d’ordinanza, che non resiste alla tentazione di scattarsi un selfie. Il duo di stilisti aveva già sdoganato il selfie nella sfilata donna primavera/estate 2016, dove le modelle si fotografavano ad ogni uscita.

La Sicilia, patria elettiva di Dolce & Gabbana, diviene ora teatro di un inedito western alla siciliana, condito da suggestioni fashion e trend che non mancheranno di monopolizzare l’attenzione nella prossima stagione invernale. Chiude il défilé un dandy con tanto di panciotto e slippers ai piedi: forse un omaggio al Gattopardo.

image

image

image

image

image

image

image

image

image


Potrebbe interessarti anche:
Il dandy di Ermenegildo Zegna conquista la Milano Moda Uomo

Invicta al Pitti Uomo 89: 110 anni di un brand cult

Energia e dinamismo sono le parole chiave della nuova collezione Invicta Autunno/Inverno 2016/2017. Un’offerta ancora più ampia e variegata per quanto concerne i tessuti, che dal nylon basic si arricchiscono di tessuti memory e stampe nuove. Una palette cromatica che si arricchisce di colori nuovi, tra cui l’antracite, il bordeaux, il blu scuro, per capi pensati sia per l’uomo che per la donna. Piombo e oro sono le nuances che caratterizzano la nuova collezione presentata al Pitti 89: capispalla, tra cui giubbini, blazer, giacche, cappottini, giacconi, parka, maglieria, ma anche e accessori, come berretti e sciarpe in lana e cappucci multifunzionali.

Comfort e stile nel pezzo forte della nuova collezione, il giubbino trapuntato con cappuccio in nylon full dull water-proof e down-proof, con gilet interno fisso. Il capo, unisex, è caratterizzato da una particolare tecnologia che permette di indossare il giubbino come fosse uno zaino. Al suo interno sono state infatti inserite delle bretelle elastiche personalizzate che permettono di indossare il giubbotto come se fosse uno zaino (elemento direttamente riconducibile al brand e al prodotto, lo zaino, che ha fatto la storia del marchio).

Si continua con giubbini per lui e per lei, ma anche cappottini pensati esclusivamente per lei, con un mix di tessuti accattivanti, per una collezione che coniuga brillantemente il design al comfort e alla funzionalità, da sempre elementi che caratterizzano le collezioni Invicta. Comodità e stile per i capispalla pensati per l’uomo, ma anche per la donna.



Invicta nel 2016 festeggia 110 anni. Il brand nasce infatti nel lontano 1906, con le borse e i sacchi da marina. Successivamente viene acquistato da un artigiano torinese specializzato nella produzione di zaini e accessori per i primi alpinisti. Ma è negli anni Ottanta che Invicta diventa brand di culto per intere generazioni, grazie anche allo zainetto Jolly. Il brand diviene vero fenomeno sociale di moda e costume, il cui stile è giunto fino ai nostri giorni.

Dolce & Gabbana si aprono all’Islam con Abaya

Ci hanno ormai abituati a colpi di scena ed eventi teatrali. Da sempre innovatori, trendsetter e geni del marketing, Dolce & Gabbana non si smentiscono neanche stavolta. Il duo di stilisti ha presentato Abaya, la prima collezione interamente dedicata alle donne musulmane.

Se pensavate che i pizzi e merletti tipici delle loro collezioni fossero ad esclusivo appannaggio della moda occidentale, dovrete ricredervi: la collezione pensata per la donna musulmana riesce a coniugare la sobrietà imposta dal codice di modestia islamico con le stampe e lo stile tipico del brand, da sempre illustre rappresentante della donna mediterranea. La palette cromatica predilige il nero e il beige, per abiti con tanto di velo hijabs, ma anche accessori come occhiali da sole, gioielli e persino cosmetici.

La collezione, presentata su Style.com/Arabia, è denominata “Abaya”, dal nome della caratteristica tunica in tessuto leggero che copre tutto il corpo della donna, ad eccezione della testa, delle mani e dei piedi. Immancabile il pizzo nero, che qui viene rivisitato in linea con i trend della cosiddetta “modest fashion”, ma anche applicazioni di fiori e arabeschi insieme a pattern barocchi e a stampe che inneggiano allo stile mediterraneo, come limoni, margherite, pois. Largo a tuniche in georgette di seta semitrasparente e in satin impreziosite da ricami e pizzi. Bianco e nero predominano, ma non mancano gli inserti stampati. Accessori in primo piano, tra cui spiccano zeppe e tacchi vertiginosi, ma anche le borse della collezione e gli occhiali.

image

image

image

Da sempre tra i marchi prediletti dalle donne mediorientali, Dolce & Gabbana si confermano maestri delle logiche di marketing ed acuti osservatori delle tendenze in continua evoluzione. Con un giro d’affari di oltre 300 miliardi di dollari, il mercato che si rivolge alle donne islamiche è in continua crescita, tanto che già numerosi brand hanno dedicato delle collezioni a tema, tra cui Tommy Hilfiger, DKNY, ma anche brand low-cost come H&M, Mango e Zara.

image

image

image

La Sicilia, terra prediletta dal duo di stilisti, diviene spartiacque per il lancio di una nuova immagine di donna, e il Mediterraneo diviene terra di confine tra Oriente e Occidente: la nuova donna Dolce & Gabbana è velata, rispetta il Corano e le sue tradizioni ma rivendica per sé l’inalienabile diritto allo stile, meglio se italiano. La collezione Abaya e la conseguente apertura al mondo musulmano da parte di Domenico Dolce e Stefano Gabbana ha aperto numerosi dibattiti, considerato anche il delicato momento storico fino ai più recenti fatti di cronaca. La linea, già disponibile negli Emirati Arabi, arriverà presto anche nei negozi di tutto il mondo. Per una moda interreligiosa.