Per raccontare la collezione uomo primavera/estate 2017 Alessandro Michele, dichiara: “Mi sono messo di nuovo nell’atteggiamento di racimolare le cose che mi evocano l’idea di un viaggio. E a me viaggiare non piace: prima mi piaceva poco, ora per niente. Sembra strano, ma non sento il bisogno di spostarmi per viaggiare. Per me il viaggio è un attraversamento da poco, un salto dell’immaginazione. Sto iniziando ad amare l’idea del non sapere, mi piace immaginare le cose che non so, i luoghi che non conosco. [..]Così, un’altra volta ancora, ho fatto un giro lunghissimo e brevissimo immaginando l’acqua e il mare, come fossi James Cook. E poi sono tornato a casa, al mio numero civico, ovvero da Gucci. E l’ho trovata diversa e insieme uguale, come quelle magioni nei romanzi di Jane Austen dove arrivano gli avventurieri e con le loro storie cambiano la percezione del mondo che ha chi resta seduto a immaginare.”
Ma Gucci, in realtà, sta percorrendo una strada oramai chiara a tutti: rinnovare l’estetica del vintage, adattandolo ai giorni nostri.
Capi “gender“, in cui spiccano floride e gentili corolle ricamate; Paperino, il personaggio dei fumetti apprezzato nottetempo da grandi e piccini, disegna simpatici pullover e bomber sportivi. Ecco, il viaggio di Michele, potrebbe essere inteso come un percorso a ritroso nella vita di ognuno di noi.
C’è un tocco british nel defilé di Gucci; l’heritage d’oltremanica si innesta nei pull senza manica, abbinati a camicie, cravatte e trousers taglio sartoriale.
Vestaglie in seta, fungono da capispalla e, non da meno, vengono abbinate con pantofole. Qui l’ispirazione proviene dal Sol Levante a sostegno di una collezione cosmopolita e “girovaga”.
Alessandro Michele, immagina anche un uomo distinto ricreando, però, il pretesto di rendere fresca la collezione con fiori colorati che decorano un severo frac e, allo stesso modo, eleganti smoking.
Per le immagini fonte thefashionspot.com