Gioielli millenari, cimeli affascinanti che tramandano storie misteriose che uniscono teste coronate ed icone di stile, in un excursus attraverso i secoli: se amate i gioielli di certo il volume “Christie’s: The Jewellery Archives Revealed” fa al caso vostro. Una selezione esclusiva dei pezzi più belli e misteriosi venduti dalla celebre casa d’aste negli ultimi 250 anni: il libro esplora gli archivi di Christie’s, andando ad ispezionare i singoli pezzi e la storia delle donne leggendarie a cui sono appartenuti. Tanti i gioielli entrati nel mito, da quelli appartenuti alle regine di Francia, fino alla seconda moglie di Napoleone, l’Imperatrice Marie-Louise e all’Imperatrice Eugenie, ma non solo: alcuni pezzi sono appartenuti a dive del calibro di Elizabeth Taylor, come la celebre collana di smeraldi e diamanti di Bulgari, o a teste coronate come la Principessa Margaret. Tra i gioielli più affascinanti in assoluto di cui il libro ci tramanda spicca la perla chiamata La Regénte: venduta per tre diverse volte all’asta da Christie’s, la gemma appartiene alla nobiltà francese. “Ha girato il mondo in circostanze misteriose”, afferma l’autore del libro Vincent Meylan, specialista di pietre preziose e gioielleria di pregio. Con i suoi 302.68 grani di peso, La Regénte è stata indossata dalla moglie di Napoleone III, l’Imperatrice Eugénie, che la fece incastonare in una spilla. Il gioiello è rimasto parte della collezione della corona francese fino a che non è stato venduto dal 1887 dalla repubblica di Parigi a seguito della caduta dell’Impero Francese. Successivamente la perla è finita in Russia e, in seguito alla Rivoluzione Bolscevica e all’esilio della famiglia Youssoupov, proprietaria del gioiello, se ne sono perse le tracce per circa 70 anni, prima di essere ritrovata a New York, battuta all’asta da Christie’s nel 1988. La pietra è stata venduta a Givevra per la cifra record di 2 milioni e mezzo di dollari. Tra gli altri pezzi iconici raccontanti nel libro anche la corona nota come Cambridge Lover’s Knot, creata per la Principessa Augusta di Hesse Cassel, Duchessa di Cambridge, e il diadema di smeraldi indossato dall’Imperatrice Marie-Louise.
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All’asta ventuno opere di Giacometti possedute da Hubert de Givenchy
Hubert de Givenchy metterà all’asta ventuno opere realizzate dallo scultore e designer Diego Giacometti ed una realizzata dal fratello Alberto, celebre pittore e scultore. Il couturier ha annunciato dalle colonne di Le Figaro la sua intenzione di organizzare un’asta per vendere la sua esclusiva collezione comprendente diversi oggetti realizzati su misura per il suo castello della Loira.
Un valore totale stimato intorno ai 6 milioni di franchi. L’asta, che avrà luogo il 6 marzo da Christie’s, non riguarderà tuttavia tutte le opere create dai due artisti per lo stilista: Givenchy infatti ha annunciato la sua decisione di non separarsi da alcuni oggetti che ritiene utili per la vita quotidiana.
Il couturier francese, classe 1927, il prossimo 21 febbraio spegnerà 90 candeline: alla vigilia dall’importante compleanno, Hubert de Givenchy ha dichiarato di sentire il bisogno di “fare ordine nella sua vita”. Da qui la decisione di vendere alcuni dei suoi oggetti personali. All’asta andranno alcuni complementi d’arredo pregiati, come lampade, tavoli e mobili, monili preziosi dal valore immenso, che hanno circondato il couturier nel corso della sua vita. L’asta si svolgerà nella rinomata casa d’aste Christie’s di Parigi il prossimo 6 marzo.
Alberto Giacometti nacque a Borgonovo di Stampa, nel Canton Grigioni (Svizzera), il 10 ottobre 1901. Ancora giovanissimo iniziò a lavorare come scultore e a dipingere. Dopo aver frequentato la Scuola di arti e di mestieri di Ginevra, nel 1919 si iscrisse a Parigi ai corsi di scultura di Émile-Antoine Bourdelle e, nel 1922, iniziò a frequentare l’Accademia della Grande Chaumière. Nel 1928 entrò a far parte del gruppo surrealista (con cui romperà nel 1935). Nascono in questo periodo opere entrate nella storia, come Uomo e donna, (Parigi), e Boule pendu (Sfera sospesa, del 1930, Kunsthaus di Zurigo). Diego Giacometti, dopo gli studi commerciali a Basilea e a San Gallo, all’età di 25 anni si trasferì a Parigi dove si riunì con il fratello Alberto. I due aprirono qui uno studio di scultura in rue Hippolyte-Maindron 46 ed eseguirono insieme lavori su commissione. Durante la Seconda guerra mondiale Diego iniziò a creare le sue sculture: gli animali costituiscono il tema principale delle sue opere. L’artista è morto a Parigi nel 1985 all’età di 82 anni.
Christie’s presenta in anteprima i diamanti e le borse delle aste d’autunno
«I diamanti sono i migliori amici delle donne» cantava Marylin Monroe nel 1953, ne Gli uomini preferiscono le bionde. A più di cinquant’anni di distanza qualcosa è cambiato, ma l’asta di anelli di diamanti e altre meraviglie di Christie’s affascina sempre. Se investire in diamanti non è per tutti, fantasticare su gioielli il cui prezzo supera i cinque zeri non costa nulla. La casa d’aste Christie’s ha contribuito a questi luccicanti sogni ad occhi aperti presentando in anteprima a Londra i diamanti e le borse che saranno battuti durante gli eventi delle prossime settimane. Un’anteprima inusuale per la capitale britannica, che ha ospitato gioielli grandi come candelabri e borsette dal valore inestimabile.
L’asta biennale di accessori Christie’s si svolgerà a Parigi il prossimo 9 novembre, mentre quella di pezzi unici e storici di gioielleria si terrà a Ginevra il 15 dello stesso mese. La settimana scorsa, però, la casa d’aste ha mostrato in anteprima alcuni degli esclusivi lotti che faranno girare la testa alle signore. Tra i gioielli, meritano una menzione speciale gli orecchini Miroir de l’Amour, con grossi diamanti dal taglio a goccia e la collana Le Jardin d’Isabelle (in foto), capace di attrarre e riflettere tutta la luce di qualsiasi salone. Quelli che lasciano senza fiato sono però gli anelli di diamanti Star of Sierra Leone e Fancy Vivid Pink, con un diamante rosa da 9,14 carati tagliato a forma di pera. La quotazione dell’anello è tra i 16 e 18 milioni di dollari. L’asta di Christie’s, però, soddisferà anche le signore che ai diamanti preferiscono le borsette. Non borsette qualsiasi, si intende: la più preziosa è una Birkin bag di Hermès. Si chiama Shiny Bleu Marine Porosus Crocodile Diamond Birkin, è decorata con diamanti e delicate rifiniture in oro bianco e il suo valore stimato è tra i 100.000 e i 150.000 euro. Giusto in tempo per la lista dei desideri di Natale.
Frida Kahlo battuta all’asta per 8.005.000 di dollari
Segna un nuovo record, la pittrice messicana Frida Kahlo. L’opera “Dos desnudos en el bosque (La tierra misma)” del 1939, è stata battuta all’asta per 8.005.000 milioni di dollari, durante un evento organizzato da Christie’s a New York, il 13 maggio scorso.
Frida Kahlo, all’anagrafe Magdalena Carmen Frieda Kahlo y Calderón, nata il 6 luglio 1907 e scomparsa il 13 luglio del 1954 a causa di un embolia polmonare, riflette una visione artistica personale, da molti descritta erroneamente nella corrente artistica surrealista.
Come dichiarato da Frida: “Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni.”
Il dipinto, olio su tela 25X30,2 cm, raffigura due donne desnude nei pressi di una folta vegetazione sproporzionata. In un groviglio di rami attorcigliati, una scimmia spia le donne, che ignare della sua presenza, con una gestualità delicata, provano a consolarsi a vicenda.
L’omonimo collezionista, ha stabilito il prezzo più alto non solo per Frida Kahlo, ma anche per ogni altro artista latinoamericano. Il quadro era stato donato all’attrice Dolores del Río.
Fonte cover bunkerpop.mx
L’Hitler di Cattelan battuto all’asta per 17 milioni di dollari
“Him”, la statua di cera e resina che raffigura Hitler in preghiera, è stata battuta all’asta di Christie’s a New York, per ben 17 milioni di dollari.
L’opera di Maurizio Cattelan, stimata inizialmente tra i 10 e i 15 milioni di dollari, è stata aggiudicata in poco più di 5 minuti.
Qualche hanno fa, l’artista dichiarò che il dittatore tedesco, gli incuteva pura paura. Raffigurarlo in contemplazione, non fu altro che una provocazione: “Hitler è pura paura. Si tratta di un’immagine di dolore terribile – dichiarò Maurizio Cattelan – Fa male anche solo pronunciare il suo nome. Eppure quel nome ha conquistato la mia memoria, vive nella mia testa, anche se rimane un tabù. Hitler è ovunque, è lo spettro tormentoso della storia; eppure è innominabile, irriproducibile, avvolto in una coltre di silenzio.”
Creata nel 2001, l’opera destinata a far riflettere sulla natura del male, ha rischiato di essere distrutta dallo stesso artista padovano, solo qualche anno dopo il suo completamento.
“Him”, suscitò indignazione nell’opinione pubblica internazionale tra le fine del 2012 e l’inizio del 2013 quando, venne esposta nel cuore del ghetto di Varsavia, luogo che ha visto l’uccisione di centinaia di migliaia di ebrei, durante il nazismo.
L’asta, intitolata “Bound to Fail” ha registrato un successo inatteso con un incasso totale di ben 78 milioni di dollari.
Fonte cover corriere.it
“La moda aiuta il Duomo”: l’asta benefica per restaurare il Duomo di Milano
“La moda aiuta il Duomo” è l’iniziativa che vede la partnership di Tiffany & Co., Veneranda Fabbrica del Duomo, la casa d’arte Christie’s e Camera Nazionale della Moda Italiana, al fine di conservare lo splendore del Duomo di Milano.
L’appuntamento è per martedì 19 aprile 2016, alle ore 19.30, presso la Sala delle Colonne del Grande Museo del Duomo, a Palazzo Reale di Milano.
Tra le Maison che aderiscono al progetto: Giorgio Armani, Brunello Cucinelli, Cividini, Corneliani, Costume National, Diesel, Etro, Salvatore Ferragamo, Genny, Gucci, Isaia, Krizia, Loriblu, Martino Midali, Missoni, Moncler, Moreschi, Prada, Emilio Pucci, Roberto Cavalli, Tod’s, Trussardi, Vicini, Vivienne Westwood.
Tiffany & Co. donerà un gioiello in sua rappresentaza.
Il Cavalier Mario Boselli, Presidente Onorario di Camera della Moda Italiana, così ha commentato l’iniziativa: ”I nostri stilisti hanno risposto numerosi all’iniziativa e ora spero che la collaborazione possa proseguire anche fuori dai confini nazionali e raggiungere nuovi sostenitori. A tal fine ho proposto a Diane von Furstenberg di promuovere un’iniziativa simile a New York”.
I fondi raccolti verranno devoluti a favore del progetto “Adotta una guglia. Scolpisci il tuo nome nella Storia”, lanciato da Veneranda Fabbrica del Duomo nell’ottobre del 2012 per sostenere i restauri del complesso monumentale del Duomo di Milano.
Per chi non potrà essere presente il 19 aprile, gli abiti devoluti dalle maison potranno essere acquistati sulla piattaforma di aste online CharityStars.
Fonte cover Museo del Duomo