People are people è la stampa sulla t-shirt nera dell’ultimo look sulla passerella di Christian Siriano, e anche il mantra che ha guidato tutta la sua sfilata alla New York Fashion Week. Siriano abbatte barriere estetiche e culturali e presenta un variegato mix di stili, di capi, di silhouette e di donne perché la sua moda autunno inverno 2017-18 mira a vestire proprio tutte. La prima commistione, la più visibile, è quella delle modelle plus-size che sfilano accanto a ragazze dal fisico asciutto. Le loro curve sono morbidamente avvolte in minidress di velluto oppure esaltate dalle trasparenze di abiti aderenti, comunque mai nascoste o mortificate. Il secondo mix è quello di pezzi luxury in edizione limitata e capi più abbordabili, realizzati in collaborazione con marchi lowcost. Un passo avanti verso la democratizzazione della moda.
Infine, a mescolare ancora le carte in tavola, si aggiungono stili diversi che danno forse alla collezione autunno inverno 2017-18 poca continuità ma sottolineano il concetto che chiunque possa scegliere un look firmato Christian Siriano. Amanti degli anni ’80 e dive da tappeto rosso, donne romantiche e aspiranti showgirl. Ce n’è per tutte, tra trionfi di glitter e ruches e silhouette più asciutte, stampe maculate e applicazioni in 3d, abiti da principessa e gonne a sirena. Domina una varietà che riflette innumerevoli modi di essere donna. Christian Siriano ha voluto portare alla New York Fashion Week un momento di libertà in cui essere pienamente sé stesse, ispirato da un viaggio nel Valley of Fire State Park, in Nevada. «Nell’ultimo paio di mesi ho avuto bisogno di una vacanza, e nel parco mi sono sentito come in un sogno – ha raccontato lo stilista dietro le quinte della sfilata – Volevo che tutti si prendessero venti minuti semplicemente per sognare. Succedono tante cose nel mondo, ma per un momento ci si può estraniare».
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Settimana della moda di New York: le modelle curvy di Christian Siriano
Il tema più dibattuto di questa settimana, sui giornali e sui social network, è stato il significato della parola “curvy“. Complice il concorso di Miss Italia, la questione delle misure in passerella è tornata all’ordine del giorno. Cosa vuol dire essere delle modelle curvy? Quali sono le misure che identificano questa categoria? Quanto è inclusivo e quanto è invece discriminatorio il fatto che le plus size models partecipino ai concorsi di bellezza in una categoria a parte? Mentre il Bel Paese discuteva di questo, alla settimana della moda di New York uno stilista dava il suo personale contributo alla faccenda, senza sensazionalismi e dichiarazioni plateali: Christian Siriano è riuscito nell’impresa di far sfilare diverse plus size model, senza farla sembrare una mossa di marketing. Non è la prima volta, d’altra parte. All’inizio dell’estate, avendo realizzato un abito per l’attrice curvy Leslie Jones, aveva dichiarato «Non dovrebbe essere sensazionale lavorare con persone brillanti, solo perché non hanno una taglia da campionario. Non voglio complimenti, voglio un cambiamento».
La sfilata di Christian Siriano alla settimana della moda di New York è ispirata alle foto di Jackie O in vacanza a Capri, scattate da Settimio Garritano. Abiti scivolati e morbidi o aderenti, pantaloni e maniche ampie, abiti da sera e da giorno, completi da spiaggia. Ogni look restituisce la sensazione della brezza marina tra i faraglioni. L’anima spiccatamente rilassata e vacanziera è sottolineata da tessuti fluidi e colori neutri, qua e là intervallati da total look in colori brillanti come l’arancio e il turchese. Sulla passerella sfilano donne dalle caratteristiche fisiche diverse. Ragazze magrissime, alte e slanciate insieme a modelle curvy dal fisico burroso, una mescolanza di forme femminili che rende la collezione davvero adatta a tutte. «Mettiamo un abito a una modella, e per la prima volta vediamo come sta veramente su un corpo femminile – ha spiegato lo stilista dietro le quinte – E anche con le modelle tradizionali, che per mestiere devono avere certe misure e certe proporzioni, devi sempre fare delle modifiche una volta che hai visto i capi addosso a una persona reale. Adesso immagina di farlo con diverse misure, diverse proporzioni. Abbiamo trovato il tempo, abbiamo impiegato i nostri sforzi, perché essere un marchio che diverse donne possano indossare è importante per noi».