Ha incarnato gli anni Ottanta, tra pellicole scandalose e celebri campagne pubblicitarie: enfant prodige della moda e del cinema, Brooke Shields spegne oggi cinquantuno candeline.
Brooke Christa Camille Shields è nata a New York il 31 maggio 1965 in una famiglia che vanta una relazione con la nobiltà italiana. Origini inglesi, italiane e tedesche, il padre di Brooke era Francis Alexander Shields, membro del partito repubblicano, funzionario della casa cosmetica Revlon e fratello di Marina Shields, e la madre Teri Shields (nata Maria Theresia Schmon) era un’ex attrice e poi manager della figlia.
Forse pochi sanno che la nonna paterna della piccola era la principessa Donna Marina Torlonia di Civitella-Cesi, metà italiana e metà americana, sorella di Alessandro Torlonia, V principe di Civitella-Cesi, marito dell’Infanta Beatrice di Spagna (zia del Re Juan Carlos I). Brooke Shields è inoltre cugina di secondo grado dell’attrice Glenn Close.
Da una ricerca compiuta nel 1995 dal genealogista William Addams Reitwiesner si sarebbe accertata la discendenza dell’attrice americana dalle più importanti famiglie italiane, in particolare di Roma e di Genova, tra cui i Grimaldi, i Carafa, i Doria, i Doria Pamphili Landi, i Chigi-Albani e i Torlonia.
L’infanzia della piccola Brookie -soprannome con cui veniva chiamata dalla mamma- è segnata dal divorzio dei genitori ma anche dalla sua incredibile bellezza: con un volto come quello, la strada del cinema e della moda appare quasi scritta nel DNA. La bambina ad appena 11 mesi appare su numerose riviste, immortalata in alcune campagne pubblicitarie. A soli 11 anni è la più giovane modella a firmare un contratto con la celebre agenzia Ford di New York. Tre anni più tardi, non ancora adolescente, è già una star e vanta oltre 300 cover di riviste patinate, tra cui Vogue e Cosmopolitan.
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Brooke Shields posa per i più grandi fotografi del mondo, da Richard Avedon a Francesco Scavullo a Patrick Demarchelier, solo per citarne alcuni. Ma sotto gli abiti e il trucco da diva c’è solo una ragazzina indifesa: quella carriera diventa croce e delizia della giovanissima Brooke, la cui infanzia è segnata dall’ingombrante figura materna, che la inizia al mondo del cinema. Acerba veste i panni di una baby squillo nella controversa pellicola Pretty baby, diretta da Louis Malle (1978), scandalizzando intere generazioni. Torbida figura della notte appena 13enne, l’attrice entra nel mito grazie a quella scabrosa interpretazione. La rivediamo poi in Laguna blu, immersa in un paradiso esotico, quasi un mitologico Eden, in cui scopre i primi turbamenti d’amore accanto al biondissimo Christopher Arkins. È il 1980 e la regia del celebre film, simbolo della generazione nata negli anni Ottanta, è di Randal Kleiser.
Musa di numerosi stilisti, da Valentino a Versace a Calvin Klein, indimenticabile è la campagna pubblicitaria per quest’ultimo brand, in cui la splendida baby modella ammicca, dichiarando che tra lei e i suoi jeans vi è solo la barriera della pelle nuda. Presenza fissa dello Studio 54 e intima amica di Michael Jackson, forse quel suo volto perfetto e l’immagine che i registi forgiano per lei, in perenne bilico tra innocenza e perdizione, l’hanno privata dell’innocenza dell’infanzia.
Ma Brooke dimostra di essere una ragazza con la testa sulle spalle: nel 1983 si laurea in Letteratura francese alla prestigiosa Princeton University, prendendosi una pausa dalla sua carriera di attrice. Inoltre ha dichiarato di aver conservato la propria verginità fino ai 21 anni. Le sue storie d’amore divennero argomento succulento per i tabloid di tutto il mondo, a partire dal matrimonio con il campione di tennis Andre Agassi. Nel 2005 l’attrice ha dichiarato pubblicamente di aver sofferto di una grave forma di depressione post-partum, dopo avere dato alla luce la sua prima figlia, Rowan Francis.
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