Il potere di un rossetto rosso: il mito di Elizabeth Arden

Può un rossetto rosso cambiare il mondo? Certo che sì. Lo ha sempre creduto Elizabeth Arden, al secolo Florence Nightingale Graham, che a colpi di make up ha cambiato non solo il beauty case ma anche la vita di tutte le donne. Ricorre in questi giorni l’anniversario della morte dell’imprenditrice canadese che ha mostrato per la prima volta al mondo il potere di una donna che indossa un rossetto rosso fuoco.


La sua storia comincia in Ontario, Canada, dove nasce nel 1878. A 24 anni Florence decide di lasciare la scuola per infermiere di Toronto per dedicarsi alla bellezza delle donne. A New York inizia a lavorare per un’estetista e nel 1909 fonda il marchio Elizabeth Arden. Il nome le viene suggerito da un’amica, in onore di una poesia di Alfred Tennyson: nasce così il brand che rivoluzionerà per sempre il beauty case femminile. I primi prodotti creati da Florence/Elizabeth Arden sono una crema per il viso chiamata Venetian Cream Amoretta ed una corrispondente lozione, la Arden Skin Tonic che ottengono un grande successo. Nel 1910 viene aperta per la prima volta la Red Door, logo della maison. Una porta dello stesso colore di un rossetto rosso, e allo stesso modo capace di schiudere un mondo di bellezza e femminilità. Elizabeth Arden è la prima a proporre l’idea del total look: rossetto, blush e smalto abbinati con l’eleganza che ancora distingue il brand. Ma anche fondotinta, creme, lozioni, prodotti per il make up occhi. Un intero beauty case di strumenti pensati per esaltare la naturale bellezza di ogni donna, anche in trincea. Durante la seconda guerra mondiale, è la stessa Elizabeth Arden a ideare un rossetto che si abbini alle uniformi delle donne nelle forze armate. Forse un rossetto rosso, un ottimo make up occhi e un beauty case fornito non fanno vincere una guerra, ma sono sempre ottimi alleati.