Aline Oliveira e LSS PARIS – FW 19

La Maison Romana Aline Oliveira Couture in collaborazione con LSS PARIS, scoperta da Fashion Curator Veronica Sheynina, sbarca nella serata opening della Milano Fashion Week Event Savò dedicata ai Designers emergenti.


Il Brand. Per Aline Olivieira, stilista brasiliana naturalizzata romana, la moda è sempre stata un riferimento importante nella vita. Nata in una città nel Nordest del Brasile, da piccola Aline osservava, con ammirazione, le ricamatrici locali che facevano un lavoro scrupoloso, immaginando quei ricami applicati sugli abiti che lei stessa sognava di creare.


Aline Oliveira prendi spunti da un MoodBoard creato durante un suo viaggio in Messico e dal Castel Sant’Angelo di Roma. La sua collezione è dedicata alle donne determinate e di grande personalità, ispirata dai colori caldi e dal famoso vento Messicano, che lì è molto piacevole perché è gentile, ti accarezza, così come accarezza le numerose palme.


“Dedico questa collezione a donne che, come me, portano avanti le loro famiglie, le case, il lavoro, senza mai arrendersi, credo fermamente che le donne abbiano i superpoteri. Questa collezione è creata per migliorarli “.


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Photo by Saverio Chiappalone


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Photo by Saverio Chiappalone


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Photo by Saverio Chiappalone


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Photo by Saverio Chiappalone


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Photo by Saverio Chiappalone


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Photo by Saverio Chiappalone


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ALTAROMA 2017 – PASSATO E FUTURO IN PASSERELLA

Rani Zakhem torna a sfilare sulle passerelle di AltaRoma all’insegna delloStudio 54, dei colori, dei ricami e della audacia.  La palette è una costante mutazione di colori, dal giallo al bluette, che si susseguono negli abiti in organza di seta, chiffon, tulle o raso prezioso.
La donna di Rani Zakhem è una donna coraggiosa che si mette in mostra senza mai essere volgare.


RANI ZAKHEM -  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
RANI ZAKHEM –  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

RANI ZAKHEM -  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
RANI ZAKHEM –  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

RANI ZAKHEM -  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
RANI ZAKHEM –  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

RANI ZAKHEM -  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
RANI ZAKHEM –  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

RANI ZAKHEM -  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
RANI ZAKHEM –  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

RANI ZAKHEM -  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
RANI ZAKHEM –  (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino



Dopo le sfilate di alta moda autunno-inverno 2017 /2018 della Haute Couture di Parigi, Antonio Grimaldi apre le porte del suo nuovo atelier, presentando la sua collezione nella suggestiva scenografia di Palazzo Besso a Largo di Torre Argentina. la sua proposta è quella di sottolineare forme e pregi della donna.


“Vivo e lavoro a Roma, Palazzo Besso è la mia seconda casa e sono felice di festeggiare l’apertura del nuovo atelier nella Capitale. In questa città sono nato professionalmente e qui ho imparato l’arte della Couture e i segreti dell’alta moda” dichiara Antonio Grimaldi.


ANTONIO GRIMALDI - (ph) S. Olivieri / Luca Sorrentino
ANTONIO GRIMALDI – (ph) S. Olivieri / Luca Sorrentino

ANTONIO GRIMALDI - (ph) S. Olivieri / Luca Sorrentino
ANTONIO GRIMALDI – (ph) S. Olivieri / Luca Sorrentino

ANTONIO GRIMALDI - (ph) S. Olivieri / Luca Sorrentino
ANTONIO GRIMALDI – (ph) S. Olivieri / Luca Sorrentino

ANTONIO GRIMALDI - (ph) S. Olivieri / Luca Sorrentino
ANTONIO GRIMALDI – (ph) S. Olivieri / Luca Sorrentino

ANTONIO GRIMALDI - (ph) S. Olivieri / Luca Sorrentino
ANTONIO GRIMALDI – (ph) S. Olivieri / Luca Sorrentino



L’Accademia Koefia ha presentato una collezione realizzata dai 46 studenti del terzo anno ispirata alla “STRADA”: ai suoi stili, ai suoi ritmi e i suoi artisti circensi di Felliniana memoria. Tema dominante è il Denim che, personalizzato, ricamato, dipinto e mixato con altri materiali, crea un filo conduttore tra le storie raccontate in passerella.


I blue jeans vengono contaminati da preziosi dettagli, accostamenti di tessuti come il tulle, la seta oltre a molteplici trattamenti.
La strada narra, anche oggi, il grande circo della vita e del quotidiano, come quello di Roma: città eterna, amata e maledetta. Un racconto che parla di lei, dei suoi usi e costumi perché, in fondo si sa, tutte le strade portano a Roma.


ACCADEMIA KOEFIA - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
ACCADEMIA KOEFIA – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

ACCADEMIA KOEFIA - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
ACCADEMIA KOEFIA – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

ACCADEMIA KOEFIA - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
ACCADEMIA KOEFIA – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

ACCADEMIA KOEFIA - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
ACCADEMIA KOEFIA – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

ACCADEMIA KOEFIA - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
ACCADEMIA KOEFIA – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

ALTAROMA 2017 – NON SOLO ALTA MODA

Continuano le sfilate nella capitale…

Sylvio Giardina presenta la sua collezione autunno / inverno 2018 ispirata allo sconosciuto mondo degli insetti. I tessuti della collezione sono stati disegnatI partendo da una ispirazione geometrica Art Deco con preziosi ricami a filo. Particolare attenzione ai singoli dettagli di ogni abito che richiamavano ali di insetti immaginari, per questo capolavoro Sylvio ha saputo osare ed usare benissimo l’accostammo di tessuti e colori come il velluto, broccato, tulle e organza.


Sylvio Giardina - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Sylvio Giardina – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino

Sylvio Giardina - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Sylvio Giardina – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino

Sylvio Giardina - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Sylvio Giardina – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino

Sylvio Giardina - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Sylvio Giardina – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino

Sylvio Giardina - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Sylvio Giardina – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino



Dopo alcuni anni lontano dalle passerelle Renato Balestra fa il suo ritorno raggiante, nel suo splendido giardino del suo atelier a Roma, presentando la collezione Autunno/inverno 17/18 l’alta moda che gioca sulle trasparenze e sulla sensualità femminile, facendo sentire le donne come delle vere regine.


Renato Balestra - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
Renato Balestra – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

Renato Balestra - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
Renato Balestra – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

Renato Balestra - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
Renato Balestra – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

Renato Balestra - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
Renato Balestra – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

Renato Balestra - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
Renato Balestra – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino

Renato Balestra - (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino
Renato Balestra – (ph) S. Dragone / Luca Sorrentino



Per la collezione REWIND autunno / inverno 2018 di Sabrina Persechino, è stato il movimento dell’acqua ad ispirarla, illustrando e interpretando questo fenomeno fisico sulle sue creazioni tramite colori e forme. Collezione che risalta la silhouette femminile in maniera delicata ed elegante.


Sabrina Persechino - (ph) A. Lucioni - S. Dragone / Luca Sorrentino
Sabrina Persechino – (ph) A. Lucioni – S. Dragone / Luca Sorrentino

Sabrina Persechino - (ph) A. Lucioni - S. Dragone / Luca Sorrentino
Sabrina Persechino – (ph) A. Lucioni – S. Dragone / Luca Sorrentino

Sabrina Persechino - (ph) A. Lucioni - S. Dragone / Luca Sorrentino
Sabrina Persechino – (ph) A. Lucioni – S. Dragone / Luca Sorrentino

Sabrina Persechino - (ph) A. Lucioni - S. Dragone / Luca Sorrentino
Sabrina Persechino – (ph) A. Lucioni – S. Dragone / Luca Sorrentino

Sabrina Persechino - (ph) A. Lucioni - S. Dragone / Luca Sorrentino
Sabrina Persechino – (ph) A. Lucioni – S. Dragone / Luca Sorrentino



Figlio di Antonio Marras, Efisio Rocco Marras diventato direttore creativo della linea nel 2007, lancia nello stesso anno come alternativa una collezione più accessibile alla linea del suo fondatore, I’M ISOLA MARRAS la linea contemporary della famiglia. Efisio Marras racconta: “la nuova I’M Isola Marras rappresenterà per le giovani generazioni uno spazio illimitato dove creatività e nuove idee si incontrano”.


La collezione primavera / estate è ispirata a Mathilda Lindo, l’eroina del film Lèeon di Luc Besson e ai manga di Masamune Shirow, presentando diversi pezzi contrastanti e all’avanguardia, creando un mondo dove gli ideali romantici della gioventù incontrano l’estetica punk underground.


Efisio Marras - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Efisio Marras – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino

Efisio Marras - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Efisio Marras – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino

Efisio Marras - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Efisio Marras – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino

Efisio Marras - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Efisio Marras – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino

Efisio Marras - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Efisio Marras – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino

Efisio Marras - (ph) A. Luciani - G. Palma / Luca Sorrentino
Efisio Marras – (ph) A. Luciani – G. Palma / Luca Sorrentino

ALTAROMA – ALTA MODA

Dal 6 al 9 Luglio la città eterna splenderà di stile, glamour e alta moda, accogliendo non solo i brand già affermati ma anche giovani talenti, in un continuo rimando tra passato, presente, futuro.


In questi giorni saranno presentate le tendenze per le collezioni primavera / estate e autunno / inverno 2018, oltre a premiazioni e concorsi importanti. Da non sottovalutare anche la presenza del cinema, della musica e dell’arte.


Per questa edizione le proposte sono state la leggerezza e la raffinatezza abbinate a una palette di colori vivaci mescolati con quelli più tenui.


MORFOSIS ha aperto le danze, brand finalista di “who is the next? 2008”, nato dalla creatività e maestria di Alessandra Cappiello. Che ci ha portato in un mondo di abiti con colori vivaci mescolati con quelli più sobrie, per una collezione sofisticata e incisiva.
Vediamo i colori come il rosa e il blu che sfiorano gli oro, rame e argento, mentre il verde, il giallo e il viola che si sposano con le combinazioni di neri e bianchi.


Morfosis
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MORFOSIS - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MORFOSIS - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MORFOSIS - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MORFOSIS - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MORFOSIS - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino



Torna a sfilare sulle passerelle della città eterna MOI MULTIPLE brand della designer Anna Francesca Ceccon, presentando la sua collezione primavera / estate 2018 “Plus-que-parfait”.
Una collezione vivace di effetto solare ispirata negli anni ’60 ma allo stesso tempo contemporaneo. MOI MULTIPLE propone accostamenti inediti tra arancio, pesca, cedrata, rosa e il verde tiffany con dettagli come l’argento e l’oro e pezzi che possono essere abbinati con diversi looks.


MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino



Per concludere la giornata è scesa in passerella la purezza, la sensualità e un’eleganza semplificata e raffinata di GRETA BOLDONI. Lo fa sovvertendo i codici stilistici, intersecando abbigliamento di ispirazione clericale e outerwear tecnico, sartorialità e sportswear, dove semplice magliette lavorate con carré in bava di nylon con effetti trasparenti e l’abito lungo diventa un capo da giorno.
Il must have della collezione sono i ricami che conferiscono un raffinato tocco etnico.
I capi sono tutti adatti per una passeggiata in città dopo il lavoro a concludere con un aperitivo con gli amici.


GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

Milano Moda Donna: Marco de Vincenzo in bilico tra passato e futuro

Inversione di rotta in passerella da Marco De Vincenzo: da sempre fautore di un’estetica irriverente e fortemente proiettata in un futuro dai risvolti onirici e dagli scenari incerti, lo stilista messinese sceglie questa volta di guardare al passato, attingendo le sue ispirazioni da un’epoca lontana. L’ex enfant prodige della moda italiana porta sulle passerelle milanesi una collezione che ne decreta la raggiunta maturità: largo a suggestioni timeless, per una collezione cui il designer si cimenta in un’operazione inedita.

De Vincenzo rielabora infatti i classici del guardaroba femminile attraverso il suo occhio critico: ecco quindi che i pezzi intramontabili dell’armadio di ogni donna vengono sapientemente rielaborati in un sincretismo stilistico tra passato e presente. In bilico tra echi nostalgici rispetto ad un passato non meglio identificato e la coerenza con uno stile fortemente personale, che ha contribuito negli ultimi anni all’ascesa dello stilista nell’olimpo della moda mondiale, la collezione è permeata da un velo di nostalgia rispetto al glamour del passato: è una donna borghese, stretta in cappottini dal piglio bon ton e dalle suggestioni ladylike, la musa a cui si rivolge De Vincenzo.

Lo stilista si inoltra attraverso territori inesplorati, riuscendo a tenere ben salde le redini di una collezione per lui fortemente eclettica: il rigore formale viene stemperato attraverso atmosfere oniriche e quasi surreali, proiettato così in uno scenario futurista. Ecco che sfila il futuro visto da Marco De Vincenzo: un mondo ideale, in cui la creatività tocca vette inusitate, permeate da atmosfere alla Space oddity. Non mera immagine ma rappresentazione allegorica di una riflessione assai profonda sulla contemporaneità: “Ogni volta che qualcuno mi interroga sul futuro della moda, ho molte risposte”, così ha commentato lo stilista. “Questa stagione avevo bisogno di ripensare al passato, a qualcosa di familiare come le pieghe, la pelliccia e le perle che sono considerate un classico del guardaroba di ogni donna, e di aggiungervi un tocco contemporaneo”, ha aggiunto De Vincenzo.

Lo stilista sceglie di rifugiarsi nella rassicurante serenità di uno stile ancorato alla tradizione, che si erge come porto sicuro in cui trovare riparo in un’epoca in cui vige la più totale anarchia e un assordante vuoto di valori, anche estetici. Ma, lungi dal cullarsi in anacronistiche fughe dalla realtà, De Vincenzo apporta un significativo contributo nel tentare di rovesciare i valori del passato sostituendoli con visioni inedite legate alla contemporaneità.

In passerella si alternano gonne al ginocchio in seta plissettata e tartan all over, alternate ad abitini plissé, camicie classiche e vestaglie dalle note homewear. Tripudio di animalier per capispalla bon ton e fur coat in ecopelliccia, percorsi da caleidoscopiche stampe raffiguranti galassie sconosciute e città futuriste. I capi sono impreziositi da decorazioni 3D, come le frange in PVC. Largo a dress che ricordano i grembiuli, tra stampe eccentriche ed iridescenti. Plexiglass anche nei gioielli, come il filo di perle, e nelle scarpe. Note sartoriali per l’uomo, tra tute workwear e coat in ecopelliccia.

Milano Moda Donna: l’artigianalità in chiave luxury di Tod’s

La pelle d’ebano e il volto assorto, i lunghi capelli lasciati liberi e il bianco accecante: la Venere Nera Naomi Campbell è protagonista assoluta di un inedito tableaux vivent che ha impreziosito la sfilata di Tod’s. L’originale instalazzione firmata Thomas De Falco ha accompagnato una collezione che celebra l’artigianalità italiana e lo stile del brand di Diego Della Valle. A calcare la Milano Moda Donna è un caleidoscopio di suggestioni urban, che si sposano all’outdoor, per una donna dinamica e forte. Sfilano accessori dai risvolti luxury in un tripudio di lavorazioni artigianali dal grande impatto scenografico. Negli spazi del Pac-Padiglione di arte contemporanea di Milano si consuma uno show in cui domina uno stile effortlessy-chic, pensato per una donna che ama la vita all’aria aperta. Il comfort diviene il metro di misura di un’estetica che punta sui capispalla, che divengono capi principe del guardaroba, declinati in texture preziose. Largo a trench con cinture in via, ad enfatizzare la silhouette, o ancora coat dalle suggestioni mannish. Tripudio di pelle all over, per capispalla e non solo: originali i pantaloni in pelle effetto second skin o ancora il modello baggy. Sofisticata e strong, la donna Tod’s, che trova incarnazione in Mariacarla Boscono, che irrompe sulla passerella strizzata in una gonna in pelle al ginocchio impreziosita da una rete di intarsi preziosi e una giacca biker dal mood aggressivo. Al polso della top model romana una tote bag, mentre ai piedi fanno capolino inediti stivali con la suola in gomma, che si alternano al mocassino, capo principe del brand, eccellenza di quel Made in Italy capace di conquistare il mondo. Elementi grafici impreziosiscono la Charlotte bag, sovrapponendosi alla doppia T del logo, mentre la stessa doppia T ritorna sui mocassini profilati da pelliccia. Suggestioni biker caratterizzano le maglie con maniche rinforzate, così come le camicie di nappa. Le mini bag da indossare al collo come un gioiello si preannunciano già must have incontrastato della prossima stagione invernale, mentre la Tod’s sella sarà la nuova it bag. Si ispira invece agli arazzi a telaio Wrapping, l’iconica installazione realizzata dall’artista Thomas De Falco: tra intrecci e corde di pelle sbuca la statuaria Naomi, musa di uno stile unico.

Il nuovo divismo 2.0 irrompe sulla passerella di Dolce & Gabbana

Se è vero che ogni epoca ha i suoi divi, di certo il momento attuale vede come figure di primo piano gli influencer, idoli della rete che si ergono ad arbiter elegantiae, incidendo su mode e tendenze, come anche sugli stili di vita. Idolatrati da uno stuolo di teenager ancora in cerca della propria identità, e talvolta privi di una criticità nei confronti del mondo che ci circonda, gli influencer e i personaggi social hanno ormai invaso ogni settore della vita e, non ultima, la Milano Moda Donna: a cavalcare la nuova tendenza sono ancora una volta Dolce & Gabbana.

Il duo di stilisti già da qualche stagione ha scelto come nuovi interpreti dello stile iconico del brand i Millennials, un esercito di giovanissimi influencer, blogger, figli di nomi illustri del cinema e della moda e personaggi a cui i social media hanno conferito la fama internazionale: sagaci trendsetter, Domenico Dolce e Stefano Gabbana accantonano momentaneamente il glamour timeless caratterizzato dalle loro donne mediterranee fasciate in pizzi siculi e trasparenze, per cimentarsi in una sorta di esperimento sociale e affidare ai Millennials il ruolo di profeti dello stile Dolce & Gabbana, declinato in chiave 3.0.

Ecco quindi che, salvo rare eccezioni -come una Bianca Balti con tanto di corona e la nuova musa del duo, Vittoria Peretti- la passerella è invasa da uno stuolo di giovanissimi in cerca dei loro quindici minuti di celebrità, per citare Warhol: e se spiccano in questo pot-pourri bellezze da copertina come Negin Mirsalehi (qui un pezzo sulla blogger) o la biondissima baby top Thylane Blondeau, il resto è una processione di figli di personaggi famosi, che tentano di trovare una propria dimensione, affrancandosi dai successi delle figure materne/paterne: che sia trampolino di lancio o mera occasione per apparire, l’esperimento, contro ogni aspettativa, sembra funzionare, riuscendo persino a ristabilire le sorti di un divismo oggi in netto declino rispetto al passato.

Lucky Blue Smith con la fidanzata Stormi Bree
Lucky Blue Smith con la fidanzata Stormi Bree


Tanti, forse troppi, i nomi che si alternano sul défilé, a partire da Rafferty Law, figlio di Jude Law, Gabriel Kane Day-Lewis, figlio di Isabelle Adjani e Daniel Day-Lewis, Corinne Foxx, figlia del premio Oscar Jamie Foxx, Pamela Anderson e il figlio Dylan Lee: per loro tripudio di capi dalle suggestioni army-chic e dall’eleganza evergreen. In mezzo a tanti “figli di” sfila anche il volto perfetto di Marie-Ange Casta, sorella della più nota Laetitia; largo poi ad Anais Gallagher, figlia di Noel, Destry Allyn Spielberg e Sofia Richie, che sfilano sulle note di Austin Mahone.

La top model Vittoria Ceretti accompagnata dalla madre
La top model Vittoria Ceretti accompagnata dalla madre


Ma il divismo 2.0 si apre poi al culto della famiglia, che vede sfilare sulla passerella interi nuclei familiari, come l’ex top model Marpessa Hennink, indimenticabile musa di Dolce & Gabbana (chi non la ricorda nei celebri scatti realizzati da Ferdinando Scianna in una Sicilia iconica?), che sfila accanto alla figlia Ariel, Andrea Dellal, altra top model storica, che sfila accanto alle figlie Alice e Charlotte, entrambe socialite, e ancora Lucky Blue-Smith, il modello amatissimo dalle ragazzine, che sfila accanto alla splendida fidanzata in dolce attesa, portandosi anche le sorelle Pyper America, Starlie e Daisy, Vittoria Ceretti che sfila con la mamma. Di moda vera e propria, forse ce n’è poca: in un tripudio di fiori, animalier all over e paillettes, si consuma un’osservazione partecipante che conferma ancora una volta il fiuto dei due stilisti nel captare tendenze e cambiamenti occorsi nella società e farli propri. E se la sfilata ha diviso l’opinione pubblica, tra sostenitori dei nuovi divi formato Instagram e detrattori che rimpiangono i tempi in cui le uniche dive erano le supermodelle, di certo resta che, come sottolineato da Umberto Eco, il vero pericolo della generazione social è insito nell’aver dato la parola proprio a tutti.


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Milano Moda Donna: la fairy tale vitaminica di Au Jour Le Jour

È una principessa contemporanea la donna a cui si ispirano Diego Marquez e Mirko Fontana per la collezione autunno/inverno 2017-18 di Au Jour Le Jour: il duo di stilisti, da sempre fedeli ad un’estetica playful e sostenitori di un lusso accessibile, traggono ispirazione dalle favole di Esopo per una sfilata ricca di simbolismi e suggestioni allegoriche. Un’esplosione di colori vitaminici attraversa la passerella della Milano Moda Donna, in un pot-pourri di citazioni, che spaziano da “La volpe e l’uva” a “Il Lupo e l’agnello”: le favole vengono trasfigurate in un’estetica che mixa suggestioni luxury ed iperfemminili ad una vena ironica, da sempre cifra stilistica del brand. Largo ad inserti patchwork che fanno capolino da maglioni a collo alto abbinati a jeans al polpaccio; romanticismo ed acerba sensualità negli abitini in tulle effetto nude look impreziositi da dettagli ironici. Tripudio di knitwear, che si arricchisce di dettagli patchwork, preannunciandosi già come must have della prossima stagione invernale; stampe botaniche fanno capolino da pigiama palazzo e abiti fluttuanti, tra sete preziose e stole in finta pelliccia della Mongolia declinata in irresistibili nuance fluo dall’appeal vitaminico, in cui domina il rosa shocking. Torna in auge l’animalier, per cappottini dalle note ladylike sapientemente smitizzati attraverso cut out che inneggiano al grunge anni Novanta. Non mancano stampe jacquard dalle suggestioni luxury, accanto a note romantiche e silhouette rilassate, che celebrano uno stile effortlessy-chic che strizza l’occhio all’homewear. I racconti di Esopo riletti dal poeta francese Jean de la Fontaine fungono da ispirazione per una collezione suggestiva, in linea con l’estetica del brand: non mancano baby doll infantili e dress da fairy tale, in una cascata di tessuti glitterati, tra tocchi vintage e ricami gioiello, per una moda bon ton che piace proprio a tutte.

Milano Moda Donna: l’American drama firmato MSGM

Atmosfere degne di un noir si uniscono all’american style dei college americani, in un riuscito omaggio a Twin Peaks: Massimo Giorgetti sceglie di ispirarsi alla serie cult di David Lynch per la collezione autunno/inverno 2017-18 di MSGM. Laura Palmer rivive sulle passerelle milanesi, in cui viene trasfigurato un mondo patinato dai risvolti inquietanti. In una sala rosso scarlatto sfilano le modelle di MSGM, ad incarnare figure oniriche rubate alla serie tv I segreti di Twin peaks: «A dicembre ero in vacanza, ho letto un libro di David Lynch e ho iniziato un approfondimento sul mondo di Twin peaks che compie 25 anni e a maggio ritorna», ha commentato lo stilista. «Un mondo di locandine e immagini che è stato completamente tradotto in collezione». L’estetica colorata e glamour di Giorgetti ben si sposa al drama in chiave americana, in un susseguirsi di rimandi e citazioni che trovano apogeo in uno stile pop dai risvolti inquietanti. Le modelle hanno il capo coperto da fazzoletti e sfoggiano gonne a corolla cosparse da fiori e rouches, tra pizzo nero e tulle creato con poliestere giapponese plissettato. È un ritorno alle origini per il brand, che subisce una sorta di involuzione in chiave glamour, riproponendo un mix ben collaudato di note iperfemminili e dettagli hi-tech: strizza l’occhio all’Unheimlich freudiano la stampa presa in prestito dai test di Rohrschach che irrompe prepotentemente sugli abiti in raso. Trattasi della locandine dello spin-off del celebre serial degli anni Novanta. Torna alla ribalta anche il logo di MSGM, con la M che diviene onnipresente stampata su felpe dal mood sporty e berretti da baseball. In un caleidoscopio di simboli, Giorgetti rappresenta l’immaginario estetico dell’America: stelle e strisce dominano su capi dalle suggestioni tailoring e sugli stivali, mentre pon pon rubati alle cheerleader furoreggiano ovunque accanto a motivi Chevron, balze da prom e suggestioni ladylike. Vitaminica la palette cromatica, in un tripudio di giallo limone, verde acido e azzurro; optical e pop l’alternanza di grafismi e pattern cromatici, ad impreziosire abiti da indossare con stivaletti e fur coat. Il romanticismo dal sapore virginale di candidi abiti in pizzo bianco si alterna alle note sportswear di maxi felpe dal mood active. Una prova magistrale per Massimo Giorgetti, che si dimostra fine interprete di una femminilità complessa e ricca di infinite sfaccettature.

Milano Moda Donna: glamour evergreen in passerella da Trussardi

Pulizia e stile timeless sfilano sulla passerella di Trussardi: la maison del Levriero si mantiene fedele al proprio Heritage, in una collezione che unisce virtuosismi di alta sartoria a tocchi di pelle. Gaia Trussardi sceglie il classico che non va mai fuori moda, per un omaggio allo stile italiano per eccellenza, che rivive in suit in velluto e pelle, caban e cardigan dalle proporzioni oversize e camicie caratterizzate da stampe dal sapore boho-chic: i tarocchi e la simbologia esoterica divengono ispirazione predominante per la collezione, che si sviluppa in bilico tra suggestioni Seventies e note urban. Si alternano sulla passerella capi dal fascino evergreen, che interpretano mirabilmente la tradizione italiana: largo a dettagli in cuoio, giubbini in suede, cappotti vestaglia e cardigan oversize. Capo must have di ogni collezione Trussardi è la camicia a stampa foulard, che si impone anche per l’autunno/inverno 2017-18 come capo principe dell’estetica del brand: stampe di ispirazione bohémien anche negli abiti svolazzanti e nei maxi dress dal sapore hippie. Trattasi di pattern ripresi dall’archivio storico della maison e sapientemente reinterpretati secondo il fine gusto di Gaia Trussardi secondo un’ottica contemporanea. Tripudio di pelle all over nei capi ma anche negli accessori, a partire dalla Lovy bag in anguilla e pitone, che si preannuncia già it bag della prossima stagione invernale. Il levriero torna in intarsi maxi che impreziosiscono i pull, accanto ai tarocchi e a simboli esoterici. Alta artigianalità per capi dal sapore evergreen, come i pantaloni e gli stivali in pelle, glamour nello styling, che esalta il lato folk di una collezione affascinante e suggestiva. La palette cromatica si snoda attraverso stampe check blu e marroni, cioccolato e tocchi di azzurro; tra i materiali predominanti il velluto a coste e l’onnipresente pelle, che interpreta il glamour del brand.

Milano Moda Donna: suggestioni ladylike in passerella da Blumarine

Anna Molinari celebra il 40esimo anniversario di Blumarine con una collezione iconica in cui si alternano sulla passerella i capi cardine dell’estetica iper femminile dello stile del brand. Romantica e delicata, la donna immaginata dalla stilista per l’autunno/inverno 2017-18 non lesina in capi dalle suggestioni ladylike che aprono il défilé: largo ad abitini degrado profilati di pelliccia, cappottini bon ton e delikatessen da manuale, per giustapposizioni che omaggiano gli elementi che hanno contribuito negli ultimi quarant’anni all’entrata di Blumarine nell’Olimpo della moda mondiale. Un’estetica caratterizzata da note leggiadre ed eteree, per un’eleganza da fairy tale: in bilico tra un’infanzia mai del tutto abbandonata ma solo sopita nei meandri della memoria, che si traduce in una sensualità ammiccante ma ancora acerba, ed uno stile raffinato intriso di note retro, la donna Blumarine ostenta capi a stampa floreale, in un mood bucolico di virgiliana memoria. Romantica ed eterea come una ninfa, la musa di Anna Molinari sfoggia impalpabili abitini a stampa mimosa tempestati di paillettes, tailleurini bon ton con rose applicate e coletti da collegiale che si aprono a scolli più ampi, in velati accenni ad una femminilità matura. Immancabili gli abiti in pizzo, da sempre cifra stilistica del Brand, che si alternano alla pulizia di gonne indossate con castigate house con fiocco. Non mancano cardigan bordati in pelliccia ed abitini da cocktail in argento e nero, anch’essi profilati di pelliccia. Un capo appartenente agli archivi del brand, oggi riportato in auge da Anna Molinari in un anno importante, che segna i quarant’anni di vita di una maison impostasi all’attenzione della moda mondiale come sinonimo di uno stile italiano dalle note Luxury. Sofisticata ed altolocata, la donna Blumarine non ha mai avuto bisogno di ostentare, forte di una identità dalla forte connotazione romantica. Una parata di jeans strappati e magliette con logo in colori vitaminici chiude la sfilata: l’armata di giovani ninfe metropolitane è capeggiata da Bianca Balti. Anna Molinari si arrende alla filosofia del see-now-buy-now con una capsule collection di maglie in pregiato cashmere impreziosite dal logo Blumarine in cristalli: la collezione è già disponibile nella boutique milanese.