L’individualismo farà tendenza per il prossimo autunno inverno 2015. Osare con audacia, sperimentare, pensare in grande.
La moda ci aiuterà ad esprimere noi stessi, mostrando la nostra anima ma anche lo spirito del momento e questo si riflette da un lato in uno stile sobrio e mascolino, dall’altro diventa espressione pura di femminilità che da spazio a luci e bagliori, stampe farfalla e pattern animalier.
La collezione di Cinti attraversa queste sfere cavalcando gli anni ’70 e un rinnovato stile neo-hippy, riproponendo gli ’80 con creepers punk rock per finire negli anni ’20 e ’30, dove accessori scintillanti trasformano ogni donna in una vera e propria diva.
Il pitone regna come protagonista indiscusso nelle sfilate, declinato in vari colori ma anche in nuance neutre, in sfumature di grigi e sabbia, il total black personalizza outfit boho chic e dà un tocco folk.
La stampa animalier leopardata o maculata è ormai a tutti gli effetti un classico must have del guardaroba e quest’ inverno conquista un posto da protagonista nella collezione di Cinti.
Per chi invece aspira ad un vero e proprio look da diva del cinema la proposta è sui modelli personalizzati da applicazioni di piume, per un look folk da città.
La vera novità è nei tacchi gioiello per calzature scultoree, oggetti di design scintillanti e luminosi che brillano e danno luce ad ogni outfit grazie a cascate di pietre o cristalli sfaccettati.
Le nuove sneakers giuste per ogni momento della giornata sono rese uniche da lavorazioni dettagliate e decori iper ricercati. Pietre, pailettes dalle sfumature pavone, perle e cristalli: osare è diventato un must quando si parla di stile sporty.
Applicazioni metalliche, borchie arrotondante e sfaccettate incastonate in pellami neri, o in cinturini, rivestono i nuovi ankle boots dalle forme moderatamente sfilate e gli stivaletti kitten heel. Dal palco alla strada come vere rockstar!
Le creeepers incarnano appieno lo spirito della ribellione rock’n and roll. Erano gli anni 50 poi 60 ed i mods and rockers dominavano le strade inglesi.
I tacchi sfidano la gravità con forme geometriche pure donano preziosità e unicità alle calzature senza dover eccedere. A specchio e dal taglio squadrato sorreggono la silhouette femminile donandole forza e carattere.
La stagione A/I 2015/2016 ci riporta indietro nel tempo, fino agli indimenticabili anni Settanta. Un trend che non è mai stato così amato, tanto da divenire ora protagonista assoluto delle passerelle per la prossima stagione invernale.
Un tripudio di stampe paisley, su lunghi abiti in impalpabile chiffon dalle suggestioni boho-chic. Lo stile bohémien conquista sempre più imponendosi come trend incontrastato per l’inverno 2016. Uno stile che piace perché sta bene a tutte e perché dona uno charme particolare.
La donna proposta dagli stilisti nelle collezioni A/I è una moderna hippie chic che indossa pantaloni a zampa d’elefante, monili etnici e outfit in pieno stile festival. Largo a caftani da giorno e da sera, da indossare con gilet o giacche in montone, stivali in camoscio o sandali da schiava. Fiori intrecciati tra i capelli o foulard usati alla stregua di turbanti completano il look gipsy.
Trionfa su tutto il caftano, capo simbolo della cultura hippie, da indossare con gioielli antichi dal sapore etnico, frange e accessori di ispirazione folk: questo autunno dimenticatevi di essere nel 2015, la moda parla inequivocabilmente Seventies.
Armate di flower power ci aggingiamo a vivere una stagione all’insegna di suggestioni antiche ma mai dimenticate. Erano gli anni dell’amore libero, della fratellanza universale e delle maxi gonne che tutte, da bambine, abbiamo visto nel guardaroba della mamma. Una moda fresca e colorata, capace di dare vita anche al più grigio degli inverni.
È una luxury hippie quella proposta da Burberry Prorsum, tra maxi poncho e dettagli shabby-chic. Pregiati velluti e broccati di seta sono stati i protagonisti assoluti della sfilata di Alberta Ferretti, in una collezione in cui notevoli sono i rimandi folk ed etnici, quasi un tributo alla famosa Russian Collection proposta da monsieur Yves Saint Laurent nel lontano 1976.
Richiami etno chic anche da Dries van Noten, in cui si respira piena atmosfera boho-chic. Valentino propone un excursus attraverso gli anni Sessanta e Settanta, spaziando dal mood optical alle suggestioni quasi fatate di abiti che ricordano la magia di Ossie Clark e Thea Porter. Note floreali da Giambattista Valli, sebbene prevalga anche qui un mood swinging che rimanda al decennio precedente.
Protagonista delle passerelle è uno stile wild, che predilige lunghezze maxi e tessuti svolazzanti come lo chiffon di seta. Largo alle stampe, in primis cachemire e paisley, rivisitate nei toni più caldi e nei colori più accesi. E se Dsquared ripropone il mood andino di un genio della moda quale è stato Giorgio di Sant’Angelo, la donna vista da Anna Sui è una santona di lusso direttamente presa in prestito alle comuni anni Settanta.
Il bohémien trova come sempre un valido rappresentante in Roberto Cavalli, che propone dettagli in pieno stile gipsy. Di netta ispirazione etno-chic anche Paul & Joe e Chloé, che propongono capispalla in montone, poncho patchwork e gilet portati sopra abiti svolazzanti dalle proporzioni Seventies.
Il “festival” è un trend che ha preso piede già dal 2014: sdoganato da eventi come il Coachella e il Glastonbury Festival, adorato da icone del jet set internazionale come Sienna Miller e Kate Moss, lo stile boho-chic ha rivoluzionato il guardaroba femminile. Colori accesi, rimandi ad altre culture, evidenti ad esempio nelle stampe batik, la moda anni Settanta è un crogiolo di idee e suggestioni che si mixano mirabilmente, lasciando anche spazio per fornire un’interpretazione personale del mood prevalente.
Jeans scampanati indossati sotto un cardigan a motivi aztechi e un maxi poncho, fino a completare il look con un cappello a tesa larga in feltro di lana, che conferisce un tono intellettuale, e una borsa con le frange: tutto ci parla di Seventies. Anni di piombo vissuti sempre col sorriso, anni che hanno cambiato per sempre il corso della moda e che rappresentano come poche altre tendenze un vero e proprio evergreen dello stile.
Stampe patchwork e ancora montoni visti da Stella Jean. Delicate e romantiche le stampe floreali proposte invece da Gucci, mentre il patchwork è protagonista della collezione Etro, che fa sfilare abiti in tessuti preziosi che sanno di Oriente, e arruola come testimonial un guru dello stile bohémien come Kate Moss.