Cavallino Classic Modena 2024, ecco la Ferrari più bella del mondo

Cavallino Classic Modena 2024


L’eleganza è una stella sita in quelle persone definibili “eccezionali”, ha a che fare con la grazia, l’educazione, un certo savoir-faire, una noncuranza dell’essere eccezione, si sposa assai spesso all’etichetta, al bon ton, a quel che Giovanni Della Casa scrisse nel 1558 nel primo Galateo.
Ma si rifà ad altre opere “eccezionali”, come alcune statue di Canova, che nella loro nudità conservano tutto il fascino del pudore e della riservatezza; lo sono, alcuni esemplari di auto classiche, vissute in epoche passate, intrise di storia e tradizione, di quelle nostalgiche atmosfere riportate in vita una volta messo il piede sull’acceleratore.

Ed è per questo che nasce Cavallino Classic Modena, il Concorso Internazionale d’Eleganza, che ogni anno premia il culto dell’auto storica, il modello più bello nella sua originalità, un evento straordinario che raccoglie collezionisti di tutto il mondo, e che si svolge dal 2021 presso la prestigiosa dimora Casa Maria Luigia di Massimo Bottura, chef nel gotha dei 50 Best Restaurants, dopo aver guadagnato il primo posto per ben 2 volte.

Il parco di Casa Maria Luigia diventa così per 3 giorni, dal 17 al 19 maggio, un bellissimo salotto espositivo per le auto più iconiche del marchio Cavallino, dalla 275 GTS, versione spider con cerchi in lega, ruote a raggiera, oggi restaurata dopo un lavoro certosino di circa 6 anni, e un tempo appartenuta al calciatore e dirigente sportivo italiano, Gigi Riva. O alla Ferrari Testarossa del 1989 che ha segnato l’era del design automobilistico sposato all’esperienza di guida. Un motore da 390 CV totalmente esibizionista, che definisce per sempre il ruolo da protagonista della Ferrari, che negli ’80 presenzia nelle più importanti produzioni cinematografiche e televisive. Oggi il contachilometri segna solo 32.000 km.
Ma fu Ralph Lauren ad accaparrarsi per primo la mitica 288 GTO, leggendario stile Pininfarina, una potenza inesauribile, presentata da Enzo Ferrari nel lontano ’84 al Salone di Ginevra.

Un evento davvero raro Cavallino Classic Modena, esclusivo e riservato solo su invito, dove giudici provenienti da ogni parte del mondo, si sono scrupolosamente riuniti per eleggere la Ferrari classica più bella in assoluto.
Se li trovate in silenzio con l’orecchio poggiato accanto al finestrino, stanno religiosamente ascoltando il suono del tergicristallo, o quella che loro chiamano “melodia” del clacson, perchè per dei devoti come loro, è timbrica se firmata dal marchio di fabbrica. Una fotografia biblica per il brand che, dopo l’acquisizione del 2020 della Holding Canossa di Luigi Orlandini, oggi Chairman e CEO Cavallino, ha aizzato un’altra bandiera d’eccellenza, quella degli eventi luxury.

Un passato nel mondo dei software e una passione innata per quello dell’automobile, Luigi Orlandini oggi conta un team di 60 dipendenti, oltre 300 collaboratori continuativi, un team positivo ed esplosivo che fa di Cavallino Classic Modena un evento boutique.

Ho acquisito Cavallino durante il Covid, da una società americana che dal ’78 pubblica la rivista omonima, prettamente specializzata ma che oggi possiamo dire è diventata anche una rivista lifestyle. Portiamo il brand in giro per il mondo, pur non avendo bisogno di presentazioni, per il nome che porta e il prestigio che si trascina con sé, abbiamo aggiunto quell’ingrediente che fa un piatto eccezionale, quello che lo definisce per gusto, ed è il lusso dell’accoglienza e del dettaglio. Scegliamo sempre location d’eccezione, qui dallo chef Bottura nulla è lasciato al caso, e soprattutto omaggiamo il brand nella terra dove tutto è nato.

Una sorta di “spada nella roccia”, l’evento rispetta le rigide procedure di restauro delle Ferrari, raccolte da una specie di disciplinare che Enzo Ferrari ha sviluppato, un patrimonio unico di educazione e cultura della grande bellezza italiana del marchio, eredità che ha portato il nostro bel paese in tutto il mondo.

  • 365-GTB4-1971
  • F50-1997
  • 250-Monza-1954
  • 1512-F1
  • 288-GTO
  • Testarossa
  • 275-GTS
  • 288-GTO

Durante un défilé presso lo storico MEF – Museo Casa Natale di Enzo Ferrari, le premiazioni alle auto.
Il Best of Show Competizione va alla Ferrari 250 Monza del 1954, con telaio #0466, mentre la Best of Show Ferrari Classiche Certified, è stato assegnato alla Ferrari F50 del 1997 con telaio #107125; il Best of show Gran Turismo è stato assegnato alla 365GTB4 del 1971 con telaio #14405, un’evoluzione della 275 GTB4, pietra miliare nella storia del brand. Linee eleganti e ultra moderne di Pininfarina, abbinate ad un motore V12 e un’esperienza di guida unica; molti fan la ricordano per il suo soprannome “Daytona”. Questo particolare telaio ha tutti i numeri corrispondenti e la carrozzeria non è mai stata riparata o restaurata.



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Abarth 500e insieme a Tshirt 1921: eccellenze italiane

Abarth 500e insieme a  Tshirt 1921: eccellenze italiane 

Il marchio Abarth da sempre incarna la sportività più estrema, vetture che hanno fatto la storia dell’automobile, sia su strada che nelle gara di velocità. Come Abarth, anche Tshirt 1921, nato nel 2015, celebra l’eleganza e lo stile senza tempo.

Il nome del brand  è un omaggio al mitico Gianni Agnelli, The King of Italy, classe 1921, figura iconica dello stile italiano nel mondo, al quale il brand ha dedicato la sua prima collezione. 

Tutte le creazioni, rigorosamente  made in Italy, sono un omaggio a personaggi, luoghi  e stili di vita che hanno segnato un’epoca, un tributo a icone intramontabili. 

La nuova Abarth 500 elettrica e’ una vettura estremamente divertente da guidare, con un motore elettrico che sviluppa una potenza massima di 155cv e 265 Nm di coppia, in abbinamento ad una batteria da 42 kWh che si potra’ ricaricare da zero all’80% in solo 35 minuti, presso una stazione di ricarica veloce.

Grazie poi alle tre diverse modalità di guida (Turismo, Scorpion Street e Scorpion Track) si potra’ decidere di guidare la propria Abarth in maniera più docile e tranquilla (in città per esempio) oppure in modalità puramente sportiva e piu’ aggressiva (nel misto o in pista) dove tutta la potenza del motore elettrico saprà farvi divertire.

Simboliche, alla moda e sportive sono le T-shirt e le felpe di 1921, che nel corso degli anni ha saputo diversificare  la propria collezione, dai personaggi del mondo delle spettacolo più iconici, come Paul Newman, Robert Redford, Brigitte Bardot, Audrey Hepburn a quelli sportivi del passato come Ayrton Senna, John Mc Enroe, Bjorn Borg, sino alle località turistiche più esclusive e famose, come Cortina, Saint Moritz, Courchevel e kitzbuhel. 

Piace tanto la nuova 500 Abarth elettrica, per le sue linee davvero grintose e sportive, con alcuni dettagli che lasciano davvero senza fiato, come i grandi cerchi da 18” con il mitico scorpione giallo al centro, la mascherina anteriore completamente ridisegnata con in rilievo la scritta Abarth, che ci fa capire di che pasta è fatta, sino alle minigonne laterali e al paraurti posteriore completo di convogliatore d’aria e luce di retromarcia al centro. 

Davvero originale il grande scorpione giallo con la scossa elettrica che lo attraversa, sulle fiancate, a testimoniare la natura “green” della vettura.

Internamente poi troviamo i bellissimi sedili a guscio rivestiti in alcantara, dalla conformazione spiccatamente corsaiola, il volante tagliato in basso, anch’esso in alcantara con inserto in pelle a ore dodici, il grande scherno touch lcd, al centro della plancia, che racchiude diverse informazioni, dal navigatore satellitare al controllo del clima, sino alla connessione Bluetooth e all’ Apple Car Play, senza tralasciare la retrocamera e la gestione del motore elettrico, con dati suoi consumi e sull’efficienza dello stesso . 

Tshirt 1921 piace tanto ai giovani, che pur non avendo vissuto l’epoca dei personaggi raffigurati nelle t-shirt e nelle felpe del brand italiano, sanno cosa questi personaggi hanno rappresentato nella loro storia, artistica e sportiva e ancora oggi, proprio da questi giovani, sono molto ammirati e amati, perché le leggende si sa, non muoiono mai . 

Anche Abarth, nella propria storia, ha creato vetture che ancora oggi sono il sogno di molti appassionati e grazie alla nuova 500 Abarth elettrica, potranno rivivere quelle emozioni che da sempre ci fanno battere il cuore, che sanno trasmetterci quel senso di libertà che tanto ci piace. 

T-shirt 1921, nella sua storia ormai decennale, ha saputo creare qualcosa di particolare, ridando vita a personaggi che hanno fatto la storia del jet set internazionale e a quei luoghi che il jet set lo hanno ospitato per decenni. 

Insieme questi due brand rappresentano un’eccellenza tutta italiana, quell’eccellenza che il mondo da sempre ci invidia. 

Abarth e’ un marchio, che sin dalla sua nascita, ha sempre contraddistinto vetture terribilmente sportive e la nuova Abarth elettrica, oltre ad essere terribilmente sportiva e anche dannatamente bella e affascinante. 

Con nuova 500e, il marchio Abarth apre le porte alla nuova era elettrica e siamo sicuri non deluderà affatto i propri affezionati clienti, ma al contrario li farà innamorare come la prima volta , in quel lontano 1949, quando il mitico Karl Abarth con Guido Scagliarini fondarono la Abarth & C. 

Ds-7 etense: le charme à la française

Ds-7 etense: le charme à la française

Ds, brand premium di casa Stellantis, presenta la nuova DS-7, Suv di medie dimensioni, basato sulla piattaforma Emp2.

La nuova versione Plug-in 4×4 da 360cv e’ davvero impressionante per potenza , comfort e dinamicità di guida .

La nuova versione si distingue per  una mascherina ridisegnata e più grande, alla quale si raccorda la nuova fanaleria, su alcune versioni di serie con tecnologia Led, che appoggiandosi su quella diurna di disegno inedito a sviluppo verticale danno vita ad una nuova firma luminosa

Nella parte posteriore, le novità si concentrano sul portellone lievemente ridisegnato,  così come la forma e la grafica dei fari che hanno ora un nuovo disegno, fra i quali è stata inserita la scritta Ds Automobiles.

La motorizzazione e’ un turbocompressore da 1,6 litri, abbinato a due unita elettriche, una per ogni assale, per una potenza totale di 360 CV per 520 Nm di coppia, che permettono uno scatto da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi. Ad alimentare i due motori elettrici troviamo una batteria agli ioni di litio con capacità di 14,2 kWh, che assicura un’autonomia in modalità completamente elettrica di circa 60 km.

Gli interni sono molto curati, dove spiccano pelle, alluminio, modanature laccate in nero lucido e un grande schermo touch al centro della plancia dal quale e’ possibile accedere a tutte le funzioni della vettura .  

Comodi i sedili che godono della regolazione completamente elettrica, anche per il passeggero, del riscaldamento per i mesi più rigidi e la funzione massaggio, molto comoda e apprezzata nei lunghi viaggi. 

Quei lunghi viaggi per la quale DS7 e’ nata, per affrontare le lunghe tratte autostradali nel comfort più totale, cullati dal sistema DS Active Scan Suspension, che attraverso una telecamera posizionata dietro il parabrezza monitora costantemente la strada per adattare in tempo reale la taratura delle sospensioni alle condizioni del manto stradale. Il tutto per filtrare al meglio buche e asperità, per restituire un comfort di marcia quanto più elevato possibile.

Il pacchetto completo di ADAS poi garantisce sempre un supporto totale al guidatore e di serie troviamo il Cruise Control Adattivo, mantenimento di corsia, frenata automatica d’emergenza e rilevamento stanchezza del conducente. Ottima la taratura del cambio, così come il bilanciamento dello sterzo, diretto e sempre preciso . 

DS con questa nuova versione ha compiuto un’ulteriore salto in avanti, collocandosi a ridosso dei soliti brand tedeschi, risultandone una valida alternativa , sia per prestazioni che per qualità costruttiva . 

Oltre alla versione oggetto della nostra prova sono disponibili altre motorizzazioni, sia a due che a quattro ruote motrici . 

DS7 incarna in pieno lo spirito e lo stile del brand francese, che punta molto sulla qualità e sulle prestazioni delle proprie vetture, mantenendo uno sguardo al rispetto dell’ambiente, con l’elettrificazione della propria gamma .

Jeep Avenger e Adidas : new generation      

Jeep Avenger e Adidas : new generation      


Jeep Avenger e Adidas insieme, per alcuni scatti divertenti e frizzanti con gli alunni della scuola Rogazionisti di Padova. Due brand vincenti, che da anni sono anche sponsor della Juventus Football Club, nome storico del calcio mondiale .

Con Avenger, Jeep apre l’era delle vetture full-electric e lo fa con una vettura vincente sotto molti aspetti. Vincente e’ anche Adidas con la nuova collezione sportswear 2024, dai colori sgargianti e dai toni giovani e sportivi, con felpe colorate, t-shirt griffate e le iconiche sneaker Samba e Spezial.

Crossover compatta, con un design moderno e soluzioni tecniche che la rendono molto competitiva nel proprio segmento, la nuova Avenger ha già conquistato tutti, giovani, meno giovani, uomini e donne. Sportiva , scattante e con le solite doti di off-road, che caratterizzano ogni Jeep che si rispetti, risulta sempre dinamica, reattiva e divertente nella guida su strada .

Interni volutamente minimal, senza però rinunciare a tutto quello che serve per vivere al meglio la vettura.
Autonomia di 400 km, garantita da un pacco batterie da 54kWh e ben 156 cv di potenza in grado di sviluppare una coppia di 269 Nm e una velocità massima limitata a 150 km/h.

Gli interni sono personalizzabili con la scelta di diversi colori per le modanature e per i sedili, mentre due schermi digitali lcd, trovano posto davanti al volante e nella parte centrale della plancia e proprio quest’ultimo include il sistema di navigazione, il controllo del clima e la connessione Apple Car Play e Android Auto . Comodi i sedili che dispongono anche della funzione di riscaldamento per i mesi più freddi e buono pure lo spazio nella parte posteriore dove possono accomodarsi tranquillamente due persone.

Dinamica, sportiva e iconica è anche Adidas, fondata  da Adolf “Adì” Dassler nel 1949 in Germania, con lo scopo di fornire prestazioni più elevate per gli atleti agonisti.  Dopo più di settant’anni e’ diventato il secondo produttore mondiale e il primo a livello europeo.  L’azienda è in continuo sviluppo ed è diventata il punto di riferimento del settore, sia per gli atleti agonisti che per quelli amatoriali ed oggi è sponsor tecnico in molti settori , dal calcio , al tennis dall’atletica fino alla NHL di Hockey .

Avenger a breve sarà disponibile anche nella versione 4xe con il sistema mild hybrid  a trazione integrale a 48 volt, che permette di guidare in modalità elettrica a basse velocità in abbinamento al cambio automatico a doppia frizione a 6 marce con motore elettrico integrato per una potenza massima di oltre 180cv ( 136 termici più due motori elettrici da 28.5 cv ciascuno ) . 

Adidas e Jeep piacciono sia ai giovani che ai meno giovani, per il loro spirito sportivo e dinamico, per essere diventati delle leggende grazie alla passione per ciò che fanno, per l’amore che mettono nel lavoro e nella loro ricerca della perfezione e del continuo sviluppo dei loro prodotti.

Nate entrambe per scopi ben specifici, tra gli anni ‘40 e ‘50,  hanno accompagnato e condiviso la storia di diverse generazioni, diventandone leader indiscussi.

Riapre la ex Fiat a Termini Imerese, oggi i primi operai rientrati in fabbrica

Dopo la celebrazione del Primo Maggio, quello di oggi è sembrato un segnale molto forte, non solo simbolico ma concreto e importante: 20 operai sono rientrati nell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. La chiusura della fabbrica del Lingotto il 24 novembre 2011 aveva lasciato per strada 700 operai e abbandonato le loro famiglie nello sconforto. Ma c’è chi non si è mai arreso. “Contrariamente ad altri colleghi più scettici, ho sempre sperato in una riapertura della fabbrica di Termini Imerese – ha dichiarato l’operaio Giuseppe Tarantino questa mattina – Anche perché avevo la consapevolezza che un’esperienza simile non poteva finire, così con un buco nell’acqua“. Così oggi i cancelli sono stati riaperti grazie al marchio di Blutec, la società del gruppo Metec Stola che intende tornare a produrre automobili ibride ed elettriche.


Gli operai sono rientrati nell’ex Fiat dopo un periodo di spaventosa incertezza, di cassa integrazione, “di Purgatorio” come gli stessi lo hanno definito. Oggi comincia per loro una nuova avventura: prenderanno parte ad un periodo di formazione durante il quale impareranno ad usare un software per la progettazione tridimensionale e la realizzazione di componenti per auto. Il piano industriale siglato tra Blutec e Invitalia prevede il reintegro di almeno 250 operai entro la fine dell’anno, e di tutti i 700 ex operai Fiat entro il 2018. Un progetto ambizioso, che riaccende la speranza nei cuori delle famiglie che con la chiusura dello stabilimento avevano perso tutto. L’intera Termini Imerese sembra rinascere insieme allo stabilimento, tanto che stamattina alla riapertura il sindaco Salvatore Barrafato ha voluto accogliere i primi operai. “Siamo qui senza trionfalismi – ha dichiarato – senza bande musicali, con la consapevolezza che siamo davanti a un territorio disperato. Oggi comincia un’esperienza piena di incognite ma dopo cinque anni, vedere 20 lavoratori rientrare è un grande passaggio“.


Quel che è certo che è che questa riapertura ha, almeno sul piano simbolico, un valore importantissimo. Restituisce dignità a tanti lavoratori messi in ginocchio dalla crisi, nuovo respiro alla città di Termini Imerese e un segnale positivo a tutto il Paese. Il cui significato diventa ancora più forte se pensiamo che tra i clienti della componentistica Blutec ci sia proprio Fca: il cerchio si chiude.