Echi futuristi e suggestioni sportswear caratterizzano la collezione autunno/inverno 2017-18 di Anne Sofie Madsen: la designer danese esplora numerose ispirazioni in una collezione iconica, che non lesina in mirabolanti virtuosismi stilistici che danno vita ad effetti altamente scenografici. In costante bilico tra le tendenze imperanti nella moda contemporanea e la sua estetica, la stilista mixa capispalla sartoriali e costruzioni ardite con inedite sovrapposizioni degne di una masquerade ad affetto. Ricordano le sculture dell’artista danese Esben Weile Kjær i capi che mixano dettagli di carta con nastri argentati, mentre le mannequin che calcano la passerella assomigliano quasi a delle creature aliene, grazie agli occhiali dal mood spaziale. Echi galattici si uniscono a note streetwear in un’estetica forte, quasi sfrontata: ripudia tutti i diktat precostituiti Anne Sofie Madsen, proponendo il più sensuale bustier accanto a pantaloni sporty, mentre dress con collo alto sembrano ispirati da certo folclore dallo charme timeless. Volumi scultorei si alternano a tocchi di una sartorialità destinata a non passare mai di moda, tra giacche biker e trench classici. Decostruzioni ardite e caleidoscopici giochi danno vita ad una collezione che colpisce al primo impatto: se il più classico collo di volpe impreziosisce cappotti neri dal piglio gotico, i trench sono invece declinati in chiave oversize e i capispalla sono impreziositi da stampe check, così come le maxi sciarpe che avvolgono la figura, immancabile must have della prossima stagione invernale. Il poncho sfoggia cuciture in vista, mentre le balze e le rouches decorano capi dal piglio vittoriano. Femminilità e sperimentazione si alternano con garbo e squisita inventiva, in un défilé iconico.
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Romanticismo in chiave nerd per Anne Sofie Madsen
Austera ed ironica la collezione primavera/estate 2017 di Anne Sofie Madsen, che ha sfilato nell’ambito della Paris Fashion Week. A calcare la passerella della stilista danese è una novella signorina Rottermeier dall’aria un po’ severa e dalle ruches che sanno di antico. Con quell’aria vagamente nerd conferitale dagli occhialetti da vista, la donna di Madsen conquista e incuriosisce. Dominano l’intero défilé toni pastello mixati a capispalla dall’appeal strong, in una sfilata in cui la sartorialità si unisce ad una femminilità velata da tocchi nostalgici. Romantica e delicata, la camicia diviene iconico passepartout, impreziosita da tagli asimmetrici, balze e volants, per uno stile in cui si avverte l’influenza di Alexander McQueen. Largo a miniabiti dall’aria retrò, per volumi architettonici e dettagli sartoriali. Capi strutturati si indossano con la giacca biker e con pantaloni oversize; cura certosina è riservata ai dettagli, come i calzini, che accompagnano ogni outfit che si alterna sulla passerella.