Il glamour del passato ispira ad Anna Sui la collezione autunno/inverno 2017-2018: la figura della celebre interior designer Elsie de Wolfe, creatrice di dimore principesche, funge da ispirazione predominante di una sfilata dal fascino bohémien. Lo stile del brand, intriso da sempre di note folk e stampe patchwork di ispirazione gipsy, si arricchisce per questa stagione di un tocco rètro, che strizza l’occhio ai fasti del passato: figura ribelle e rivoluzionaria, Elsie de Wolfe firmò il decor di dimore principesche, annoverando tra i suoi clienti figure di spicco del jet set internazionale, come la Contessa Dorothy di Frasso. Una collezione che evoca atmosfere cameratesche e feste da sogno, come l’indimenticabile Circus Ball, che la designer organizzò nel 1938 a Villa Trianon, Versailles, dove conviveva con la sua compagna Elisabeth Marbury, per celebrare la collezione di Elsa Schiaparelli dedicata al mondo circense. “Ci sono tracce di quelle donne nella collezione ma anche elementi di decor”, ha dichiarato Anna Sui. Tra atmosfere decadenti e bohémien, sfilano tessuti preziosi, in una parata di velluti e broccati di seta, tra stampe jacquard impreziosite da chinoiserie e tocchi di pelliccia, note folk nelle frange e nel pizzo. Apre il défilé una splendida Gigi Hadid e si alternano sulla passerella Bella Hadid, Taylor Hill e quasi tutte le top model del momento, strizzate in capi dal retrogusto gotico, tra tocchi vittoriani e pizzo elisabettiano: non manca una sana dose di humour, tra spille raffiguranti gattini e coniglietti realizzate da Erickson Beamon. Coerente alla sua estetica, Anna Sui propone un inedito tema per una collezione ricca di charme timeless.
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Il Far West sfila da Anna Sui
Citazioni pop e omaggi al continente americano nella collezione Anna Sui dall’evocativo titolo “American Pie”. Giocosa, irriverente, emblematica la collezione Primavera/Estate 2017 trae ispirazione da elementi eterogenei alla base della cultura americana. C’è un po’ di tutto, in un patchwork di suggestioni, dal Far West al romanticismo del Sud degli Stati Uniti, sulla scia di Rossella O’Hara.
Apre il défilé la bellissima Gigi Hadid, in un tripudio di americanismo: la top model indossa un abito floreale in jacquard abbinato ad un giubbotto di pelle stile cowboy con tanto di frange. Le stampe floreali dominano la collezione, per nostalgici déjà-vu che omaggiano lo stile hippie-chic e i figli dei fiori. Tra cappelli da cowboy texano e stivali camperos, il Vecchio West rivive nella donna aggressiva che calca la passerella tra frange e guizzi western. Evidente anche l’influenza dei Nativi americani.
Qua e là ecco suggestivi lampi di quell’American Beauty che non smette di affascinare: ecco sbucare la dolcezza di una cheerleader che indossa la tipica uniforme, con felpa con logo con le iniziali della designer. Delicatezza e trasparenze nei maxi e mini dress floreali. Largo anche a minigonne audaci e frange all over.
(Foto tratte da WWD)
Trend A/I: Bohemian Rhapsody
La stagione A/I 2015/2016 ci riporta indietro nel tempo, fino agli indimenticabili anni Settanta. Un trend che non è mai stato così amato, tanto da divenire ora protagonista assoluto delle passerelle per la prossima stagione invernale.
Un tripudio di stampe paisley, su lunghi abiti in impalpabile chiffon dalle suggestioni boho-chic. Lo stile bohémien conquista sempre più imponendosi come trend incontrastato per l’inverno 2016. Uno stile che piace perché sta bene a tutte e perché dona uno charme particolare.
La donna proposta dagli stilisti nelle collezioni A/I è una moderna hippie chic che indossa pantaloni a zampa d’elefante, monili etnici e outfit in pieno stile festival. Largo a caftani da giorno e da sera, da indossare con gilet o giacche in montone, stivali in camoscio o sandali da schiava. Fiori intrecciati tra i capelli o foulard usati alla stregua di turbanti completano il look gipsy.
Trionfa su tutto il caftano, capo simbolo della cultura hippie, da indossare con gioielli antichi dal sapore etnico, frange e accessori di ispirazione folk: questo autunno dimenticatevi di essere nel 2015, la moda parla inequivocabilmente Seventies.
Armate di flower power ci aggingiamo a vivere una stagione all’insegna di suggestioni antiche ma mai dimenticate. Erano gli anni dell’amore libero, della fratellanza universale e delle maxi gonne che tutte, da bambine, abbiamo visto nel guardaroba della mamma. Una moda fresca e colorata, capace di dare vita anche al più grigio degli inverni.
È una luxury hippie quella proposta da Burberry Prorsum, tra maxi poncho e dettagli shabby-chic. Pregiati velluti e broccati di seta sono stati i protagonisti assoluti della sfilata di Alberta Ferretti, in una collezione in cui notevoli sono i rimandi folk ed etnici, quasi un tributo alla famosa Russian Collection proposta da monsieur Yves Saint Laurent nel lontano 1976.
Richiami etno chic anche da Dries van Noten, in cui si respira piena atmosfera boho-chic. Valentino propone un excursus attraverso gli anni Sessanta e Settanta, spaziando dal mood optical alle suggestioni quasi fatate di abiti che ricordano la magia di Ossie Clark e Thea Porter. Note floreali da Giambattista Valli, sebbene prevalga anche qui un mood swinging che rimanda al decennio precedente.
Protagonista delle passerelle è uno stile wild, che predilige lunghezze maxi e tessuti svolazzanti come lo chiffon di seta. Largo alle stampe, in primis cachemire e paisley, rivisitate nei toni più caldi e nei colori più accesi. E se Dsquared ripropone il mood andino di un genio della moda quale è stato Giorgio di Sant’Angelo, la donna vista da Anna Sui è una santona di lusso direttamente presa in prestito alle comuni anni Settanta.
Il bohémien trova come sempre un valido rappresentante in Roberto Cavalli, che propone dettagli in pieno stile gipsy. Di netta ispirazione etno-chic anche Paul & Joe e Chloé, che propongono capispalla in montone, poncho patchwork e gilet portati sopra abiti svolazzanti dalle proporzioni Seventies.
Il “festival” è un trend che ha preso piede già dal 2014: sdoganato da eventi come il Coachella e il Glastonbury Festival, adorato da icone del jet set internazionale come Sienna Miller e Kate Moss, lo stile boho-chic ha rivoluzionato il guardaroba femminile. Colori accesi, rimandi ad altre culture, evidenti ad esempio nelle stampe batik, la moda anni Settanta è un crogiolo di idee e suggestioni che si mixano mirabilmente, lasciando anche spazio per fornire un’interpretazione personale del mood prevalente.
Jeans scampanati indossati sotto un cardigan a motivi aztechi e un maxi poncho, fino a completare il look con un cappello a tesa larga in feltro di lana, che conferisce un tono intellettuale, e una borsa con le frange: tutto ci parla di Seventies. Anni di piombo vissuti sempre col sorriso, anni che hanno cambiato per sempre il corso della moda e che rappresentano come poche altre tendenze un vero e proprio evergreen dello stile.
Stampe patchwork e ancora montoni visti da Stella Jean. Delicate e romantiche le stampe floreali proposte invece da Gucci, mentre il patchwork è protagonista della collezione Etro, che fa sfilare abiti in tessuti preziosi che sanno di Oriente, e arruola come testimonial un guru dello stile bohémien come Kate Moss.
Che dire, peace & love.
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