Soocha stupisce ancora una volta, e sulle passerelle di Altaroma sfila la filosofia del movimento #MeToo.
La passerella di Soocha presentata ad Altaroma E/2018 affronta un tema molto attuale, l’uguaglianza e l’affermazione della donna spesso costretta ai ricatti psicologici e sessuali soprattutto in ambito lavorativo.
L’ispirazione di SooJung Cha (creatrice e designer del brand Soocha), si allaccia alla vicenda di Harvey Weinstein, accusato di svariate violenze sessuali nel 2017 e conclusa con il suo arresto.
#MeToo non è solo un hashtag, ma rappresenta il simbolo di un movimento diventato virale in tutto il mondo in brevissimo tempo.
Affiancato dal pensiero (attuale come non mai anche oggi) della grande Simone De Beavoir, Soocha ha sviluppato una collezione che va oltre, perché #MeToo prende forma solo se è messo al centro di tutto, al diritto della donna a una pari dignità e uguaglianza nel mondo, rompendo ogni convenzione sociale posta come una gabbia.
SECOND SEX è la collezione che ha stupito le passerelle di Altaroma per la sua irriverenza e forza.
Le stampe sono state grandi protagoniste, poiché rivestono un messaggio di grande importanza, come il magico “#” o la parola DONNA espressa in alfabeto cinese, simboli fortemente voluti e legati anche all’estremo oriente, per ricordare che quella parte di mondo rappresenta un luogo in cui l’uguaglianza è più difficile da conquistare.
Anche i fiori rappresentano un simbolo importante, che rimandano a un giardino di Milano dedicato a una grande donna, Lea Garofalo, uccisa perché ribellatasi alle imposizioni e alle regole del contesto mafioso in cui viveva.
La camicia bianca è un punto cardinale della collezione, capo iconico dell’abbigliamento maschile, indossato dalla donna, si traduce in abbattimento degli stereotipi e riaffermazione dei diritti che, non hanno genere, ma sono universali.
Una collezione in cui gli elementi maschili si fondono con quelli femminili, così come i tessuti e la ricca palette di colori (cotone e lino, jacquard e fantasie floreali), dando vita a un nuovo genere, un design sperimentale e stupefacente.
SooJung Cha ancora una volta stupisce con le sue splendide storie, creando collezioni che non annoiano mai ma al contrario riscrivendo i canoni di una moda nuova, che si traduce in outfit dal carattere forte e dalle linee pulite e colorate.
Photo credit: Fedrico Cannata ph – Marco Cilloni press office Soocha
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Altaroma E/2018: Il mondo “Immaginifico” di Moi Multiple
Moi Multiple porta a Altaroma la magia di un mondo colorato e favoloso!
Il mondo di “Moi Multiple” è intoccabile, irraggiungibile, colorato, magico, fantastico e “Immaginifico”, proprio come lei.
“Immaginifica” è la collezione Spring/Summer 2019 della designer Anna Francesca Ceccon (fondatrice del brand Moi Multiple), presentata in occasione di Altaroma E/2018, che a ogni stagione racconta sulle passerelle una storia fatta di riflessione, analisi, ricerca, tradizione sartoriale italiana e progettazione.
In passerella outfit che rappresentano la voglia di ricreare spazi e tempi, la libertà di sperimentare inediti abbinamenti di linee e colori, quasi a creare un gioco.
L’intento del brand è di esaltare ogni tipo di femminilità, mettendo in primo piano le molteplici sfaccettature di una donna contemporanea e camaleontica.
Attraverso l’uso dei tessuti e d’insoliti materiali come i filati di carta, i nastri sintetici o la rafia, gli outfit creano magici effetti con frange e inedite code.
L’abbinamento fantasioso dei colori (glicine e papavero, zafferano e rosa cipria, turchese arancio fluo), mette in evidenza la fluidità dei capi rendendoli speciali e Immaginifici!
“Più cresco e più mi accorgo che la mia anima e molte delle mie scelte, sono legate ai miei primi anni di vita. Timida, ironica e solitaria, coltivavo un mio mondo interiore, intoccabile e irraggiungibile. Prendendo spunto dalle fiabe dei fratelli Grimm, adoravo creare storie incredibili, materiche, colorate e magiche. Immaginavo mille peripezie alla ricerca di mondi esotici, in cui crescono fiori giganteschi e coloratissimi. Oggi come allora la mia fantasia diventa rifugio da un mondo sempre più difficile da affrontare. Non una fuga, ma una speranza”.
(Anna Maria Ceccon – Moi Multiple).
Photo credit: Federico Cannata Ph