Immerso nei ghiacciai di un’America ancora sconosciuta, tra lande desolate sommerse dalla neve, con la minaccia dei lupi e degli orsi che vagabondano in cerca di cibo e del freddo artico pronto a raggelare il sangue e ad immobilizzare gli arti.
Con The Revenant – Redivivo, Leonardo Di Caprio sfoggia un repertorio di espressioni mimiche facciali estremizzate, toccando tutte le corde emotive possibili. Un’avventura ai limiti dell’impossibile che consacra per l’ennesima volta un attore che merita di vincere l’Oscar, ora più che mai. Tuttavia, modificando leggermente una delle battute principali del film, l’assegnazione dell’ambito trofeo è nelle mani di Dio…
Leonardo Di Caprio nasce a Los Angeles (California) l’11 novembre 1974. Dopo aver preso parte ad alcuni spot pubblicitari televisivi all’inizio degli anni ’90, debutta sul grande schermo in occasione dell’adattamento cinematografico del libro di memorie Voglia di ricominciare del 1993 a fianco di Robert De Niro. Egli ricevette numerosi attestati di stima per il suo ruolo nella pellicola drammatica intitolata Buon compleanno Mr. Grape del 1993, grazie alla quale ottenne la sua prima nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista a soli 19 anni.
Riuscì a conquistare gli elogi del pubblico in virtù dei ruoli da protagonista ricoperti in Ritorno dal nulla del 1995 e Romeo + Giulietta dell’anno successivo, con cui si aggiudica l’Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino.
Ovviamente non si può non citare la celebre storia d’amore in Titanic (1997) a fianco di Kate Winslet, con tanto di candidatura al Golden Globe.
Uno dei film più noti e significativi della carriera di Di Caprio è senza dubbio The Aviator del 2004, grazie al quale ottenne il Golden Globe come miglior attore in un film drammatico, ricevendo al contempo la candidatura all’Oscar nella medesima categoria.
È altrettanto indubbio che La maschera di ferro (1998), Prova a prendermi (2002) e Gangs of New York (2002) fungano da testimonianza del talento immenso dell’attore californiano.
Con il thriller Blood Diamond del 2006 Di Caprio riceve la sua terza candidatura all’Oscar come miglior attore, mentre con la perla cinematografica The Departed (dello stesso anno) dimostra ancora una volta di essere uno degli attori più in forma del panorama hollywoodiano.
Il sodalizio con il noto regista Martin Scorsese, iniziato con Gangs of New York, prosegue con lo psyco-thriller Shutter Island del 2010 e con il film biografico The Wolf of Wall Street del 2013, in cui Di Caprio interpreta il ruolo di Jordan Belfort. Grazie alla sua performance riesce ad aggiudicarsi il secondo Golden Globe ed a ricevere la candidatura all’Oscar come miglior film e miglior attore protagonista.
Infine, eccoci all’ultima fatica: The Revenant – Redivivo, datato 2015 ed uscito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 16 gennaio grazie alla 20th Century Fox.
The Revenant – Redivivo
Siamo giunti all’ultima opera con protagonista Leonardo Di Caprio, The Revenant – Redivivo, un film d’avventura a forti tinte western che attesta, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la bravura recitativa del grande attore statunitense.
La storia è ambientata intorno agli anni ’20 dell’800. Tutti cercano di trarre profitto dai territori semisconosciuti di un’America ancora tutta da scoprire. Soldati, esploratori, cacciatori di pelli e mercenari, non manca nessuno all’appello, nemmeno gli indiani autoctoni, costantemente in agguato e pronti a sottrarre il prezioso bottino a chiunque passi nelle loro vicinanze.
Glass (Di Caprio) fa parte di un gruppo di americani in spedizione alla ricerca di pelli. Egli conosce più di tutti gli impervi territori in cui si sono inoltrati. La sua unica missione è quella di riportare i suoi compagni al forte e, allo stesso tempo, preservare l’incolumità di suo figlio Hawk, un ragazzo indiano della tribù dei Pawnee.
Staccatosi dal gruppo per trovare una via di fuga che consentisse di evitare spiacevoli incontri con gli indiani, Glass viene attaccato da un enorme grizzly, che lo lascia in condizioni fisiche pessime e quasi irreversibili. Fitzgerald, il più arrogante e scontroso della compagnia, si offre di rimanere accanto a lui per dargli una sepoltura dignitosa, ma il tradimento è dietro l’angolo. Armato di un’infinita forza di volontà e spronato dall’accecante desiderio di vendetta, Glass cercherà di rimettersi in piedi, dando così inizio ad un’epica odissea.
Il regista messicano Alejandro Gonzalez Inarritu (di cui ricordiamo pellicole quali 21 grammi, Babel e Birdman) decide di puntare i riflettori sull’essenza della natura dell’uomo. Gli strumenti da lui utilizzati per compiere questa operazione sono rappresentati dalla neve (che gela ed intorpidisce l’anima) e dal fuoco (che scalda e rincuora), dal mantenimento della parola data e dal tradimento.
La prova attoriale di Di Caprio si attesta come sempre su livelli eccellenti. Nell’eterna lotta per la sopravvivenza e circondato da un ambiente selvaggio ed estremo, la sua performance raggiunge l’apice soprattutto nelle scene di muto, in cui le diverse smorfie di dolore del suo volto rendono bene l’idea sulla sofferenza patita dal suo corpo e dalla sua mente.
Tra coltelli che affondano la loro lama nella carne e pratiche chirurgiche ed alimentari estreme, i personaggi lottano strenuamente immersi in una geografia primitiva e spietata pronta a fagocitare il malcapitato di turno.
Un plauso va fatto anche per l’attore britannico Tom Hardy nei panni del traditore Fitzgerald, il cui paragone di Dio con uno scoiattolo potrà far sorridere, ma anche riflettere il pubblico in sala.
The Revenant – Redivivo, la caccia all’Oscar continua…