L’Oriente ispira Alberto Zambelli

Eclettico minimalismo e tripudio di sartorialità in passerella da Alberto Zambelli. Lo stilista bresciano porta alla Milano Moda Donna una ventata di oriente per suggestioni pop. Righe ed asimmetrie ma anche pulizia e linee essenziali sfilano tra trench coat e iconografie. Cura certosina per i materiali usati, come il tecno chiffon e il tulle con nastrature. La maglieria torna protagonista, in una collezione primavera/estate 2017 che strizza l’occhio all’Estremo Oriente. Sofisticata ed essenziale la donna che calca la passerella. Non mancano ricami e dettagli preziosi, come perle, cristalli e decorazioni. Le maglie con collo alla coreana e ricami orientali si alternano a bodycon dress rigorosi che rivelano il piglio tailor dell’intera collezione. Il black & white optical domina la palette cromatica, con striature di rosso. Pantaloni multistripes si abbinano ora a tuniche arricchite da pattern floreali da cui sbucano occhi e dettagli pop. Le proporzioni dei trench sono over, mentre certe stampe ricordano i giardini orientali.

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(Foto: Madame Figaro)

Sfilata Alberto Zambelli Autunno Inverno 2016/17

ALBERTO ZAMBELLI FASHION SHOW F/W 2016/17


La sensibilità di Alberto Zambelli si scrive sugli abiti della collezione Autunno Inverno 2016/17.

Sfiorando diverse epoche, tra la Vienna dei ’40 in “The woman in gold” e la Copenaghen dei ’20 in “The Danish girl“, Alberto Zambelli ci fa rivivere personalità dal sapore romantico in una visione contemporanea e moderna.

I tessuti gold ricordano le tele klimtiane, mixate con preziosi jacquard art nouveau stampati – i colori sono vitaminici e i dettagli ricordano la vita elegante di un estroso pittore.

 

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ispirazioni klimtiane

 

Nella libertà e liberazione del corpo di Einar Wegener (Lili Elbe) – primo transessuale della storia – la collezione si sprigiona e si ispira in un nude look dai colori cipria, bianco, moutarde, clinique con sete e veli decorati da preziose micropaillettes.

 

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ispirazioni The Danish Girl”


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sx “The danish girl” – dx Alberto Zambelli FW 16/17


Il maschile e il femminile vengono mescolati in una moda che non è solo rappresentazione di sesso, razza, religione, cultura, ma che diviene parte di un unico io, sublimato all’essenza, all’Es.


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sx “The Danish girl” – dx Alberto Zambelli collection


Guarda qui l’intera collezione Alberto Zambelli F/W 2016/17:


(foto ufficio stampa –
collage Miriam De Nicolo’)

“Alberto, Veronica e me”, l’ironia del quotidiano presto in scena

Titolo essenziale quello della brillante commedia “Alberto, Veronica e me”, che martedì debutterà al Teatro Agorà di Roma. E’ l’ultimo lavoro del regista Giuseppe Talarico, all’insegna del paradosso e dell’umorismo, si presenta come una metafora del quotidiano.


Storie comuni e persone comuni ma intrecciate da un ritmo irrefrenabilmente ironico e pieno di allegorie: Leonardo è un quarantenne single molto raffinato che vive da solo in un appartamento a Roma. La sua è una vita tranquilla se non fosse per le continue intrusioni della sorella Rita che molto apprensiva, spesso si reca da lui per rimettergli apposto casa. Rita, essendo di stampo tradizionalista, vuole a tutti costi farlo sposare. Ma lui, pur non avendo nulla contro il matrimonio, non ha ancora trovato la donna del suo destino. Rita, si è però ormai convinta che suo fratello, scappi dal matrimonio e dalle donne perché gay, supportata anche dai modi chic di lui, che a tratti danno questa impressione, fino a convincerla totalmente.


Quando arriverà Alberto, il migliore amico di Leonardo, anche lui dai modi raffinati ma sposato, tutto sembrerà avvalorare la tesi di Rita sull’omosessualità del fratello. In realtà, Alberto va da Leonardo per chiedere conforto, dato che si è perdutamente innamorato di una prostituta di nome Veronica, per la quale è disposto a tutto.


Gli equivoci rendono questa commedia avvincente e divertentissima fino alla fine con momenti di grande comicità: ognuno dei personaggi vive in un universo proprio che quando va a collidere con quello degli altri riserva sempre sorprese e imprevisti travolgenti. Ogni personaggio incarna un sentimento, una paura, un sogno fino all’estremizzazione di tutto ciò, grazie all’ottima recitazione degli interpreti.


Leonardo, interpretato da Giuseppe Talarico, in balia della sua classe ed eleganza si ritroverà a spazientirsi fino a rivelare la sua vera natura, pragmatica e verace. Ed ancora Letizia Barone Ricciardelli, in Bianca, moglie di Alberto, incarna la donna insicura e tradita, afflitta da mille paranoie e paure, è una donna disperata.


Ad interpretare Rita è Serena Farnesi, personaggio cardine, rappresenta l’ingenuità e il retaggio di una realtà di borgata con tutti i suoi piccoli grandi sogni, così come il marito Natalino il cui ruolo è affidato a Claudio Boschi, scanzonato e dall’aria trasognata, vive facendo il poeta e compone in ogni momento, scrivendo tutto ciò che gli viene in mente sul suo inseparabile taccuino.


Alberto, interpretato da Flavio Ciancio, il migliore amico di Leonardo invece è la personificazione del vizio, è vittima della sua stessa passione, il folle amore per Veronica, una escort professionista, il cui ruolo spetta all’attrice Lucia Rossi, l’apoteosi della seduzione e del potere femminile, per la quale sta sperperando tutti i soldi e trascurando la famiglia.


Gli universi dei personaggi si intrecciano fino a sviscerare risvolti inattesi, tutto sul filo della suspense e di una curiosità incontrollata sul gran finale. La romanità fa da cornice nel linguaggio e nell’atmosfera, nei modi di dire e di fare dei personaggi, eccetto per Veronica che incarna il sogno astratto, l’ideale irraggiungibile ma di fatto è l’emblema della più cinica realtà.


L’appuntamento per lo spettacolo, patrocinato da “Roma Capitale” e prodotto dalla “Compagnia InControscena”, sarà dal 17 novembre al 6 dicembre, al Teatro Agorà di Trastevere.

Alberto Zambelli collezione autunno/inverno 15/16

La donna Alberto Zambelli è una moderna Marchesa Casati in viaggio around the world.

Pelle latte, sguardo profondo, morbide chiome, la donna ha un aspetto androgino e si veste di pantaloni dal taglio maschile con camicie oversize micro collo.

Nomade e desiderosa di esplorare luoghi lontani, nuove culture e tradizioni, la donna Zambelli predilige forme morbide e tessuti comodi, jacquard e velluti imprimè ricordano i lussuosi interni dei treni , pregiati swarowski illuminano la strada del suo lungo viaggio.

Lane-seta fiammate venano le superfici dall’aspetto wengè e fil coupé delicatissimi si fluidificano in foglie di ginkgo biloba.

La figura della giacca si allunga e si destruttura, le gonne ballon l’accompagnano nelle notti stellate, così come le trasparenze e il cappotto nuovo loden.

Sfoglia tutta la collezione A/I 15/16: