Colorata, romantica ed energetica la collezione 3.1 Phillip Lim, che ha sfilato nell’ambito della fashion week newyorkese. In un clima politico in cui quasi tutti gli stilisti hanno scelto di dare voce a quel sogno americano che sembra essersi dissolto in una logica imperante che tende all’esclusione, la donna diviene simbolo di una rivoluzione da cui ripartire per un futuro diverso. Phillip Lim interpreta il mood imperante con una collezione che sembra puntare al colore, in un clima effervescente. “Ho lavorato sull’idea di un nuovo romanticismo, colore, curiosità e coraggio, per realizzare capi che le donne possano volere”. Femminilità unita a suggestioni sportswear per una collezione ricca di spunti: in passerella si alternano tailleur pantaloni dalle proporzioni oversize e dalle tinte fluo. Largo a rosa all over tra pantaloni morbidi e maglioni impreziositi da stampe oblique ed inserti che sbucano da knitwear pregiato. Non mancano inoltre sapienti note tailoring tra cappotti e blazer. La palette cromatica vede una predilezione anche per il nero, meglio se spezzato da tocchi argentati, a partire dalle scarpe. Note moderniste nelle decostruzioni ad effetto e nei gioielli dal mood futurista. Romanticismo e forza si uniscono in una collezione che rimanda ad un concetto di femminilità quasi in disuso, specie nei bustier e nei corsetti in pelle, audaci e sexy. Largo invece a note maschili nei pantaloni e nelle giacche bomber in pelle. Uno styling intelligente mixa con nonchalance suggestioni e stili eterogenei: il risultato è una collezione curiosa, che trae ispirazione da un’estetica fortemente personale ma mai scontata. Dimenticate trend banali, qui il punto di partenza è la donna, con i suoi bisogni e i suoi desideri. Nuova protagonista indiscussa di 3.1 Phillip Lim la donna diviene il fulcro della collezione per la prossima stagione invernale, in bilico tra ieri ed oggi, auspicando un futuro rosa.