Fotografo, giornalista, performer in una delle sue ultime trovate che lo vede attraversare Milano-Imperia a piedi scambiando una fotografia con vitto e alloggio.
Ogni idea del fotografo italiano Settimio Benedusi nasce con l’obiettivo di scoprire se la fotografia ha ancora un valore. E quella traversata, a metà tra Pechino Express e Marina Abramovic, gli ha confermato che esiste e ha la forma dell’esperienza. In cambio di ritratti, Settimio Benedusi ha potuto riposare, cenare, continuare il suo cammino, una strada iniziata tempo fa con le copertine di Sport Week e donne bellissime, ed arrivata alla fotografia “per tutti“, quella che racconta la gente vera, il loro mestiere che esce dalle rughe sul volto, la loro età, la natura congenita; una fotografia che non nasconde, una fotografia schietta che non vuole la patinatura di Photoshop, che esalta i difetti perché ci contraddistinguono, ci rendono unici.
Nel suo magico studio di Imperia, una Chiesa sconsacrata, abbiamo percorso le tappe della sua carriera e siamo entrati nel vivo del processo creativo di “Ricordi Stampati“, il suo progetto omaggio alla fotografia stampata, quella che resta.
Qui la video intervista:
Regia Giovanni Piscaglia
DOP Giuseppe Campo
Intervista di Miriam De Nicolo’