Con circa 450 milioni di utenti in tutto il mondo che pubblicano 900 milioni di messaggi al giorno, Twitter è uno dei social network che si è affermato più rapidamente. Una delle ragioni di questo successo è la marcata viralità della sua struttura, che consente a chiunque di seguire chi vuole senza bisogno di stringere legami reciproci: una caratteristica grazie a cui Twitter è diventato lo strumento preferito di politici, esponenti dei media e personaggi pubblici in generale per diffondere le loro opinioni sui più svariati argomenti dell’attualità.
In che misura questo mezzo riesce a incidere sull’opinione pubblica? Una prima risposta non viene come potremmo immaginare da analisti e guru occidentali, ma da due ricercatori cinesi, Fei Xiong e Yun Liu della Beijing Jiaotong University che hanno utilizzato alcuni algoritmi per analizzare le opinioni espresse da un gran numero di utenti del social network su specifici argomenti e soprattutto come esse evolvono nel tempo.
I risultati, illustrati in un articolo apparso sulla rivista “Chaos” sono abbastanza sorprendenti perché mostrano che le opinioni veicolate da Twitter evolvono rapidamente verso uno stato ordinato in cui emerge una posizione dominante, che riceve l’approvazione di gruppi di utenti sempre più grandi.
I dati mostrano che mentre all’inizio le opinioni su un argomento fluttuano notevolmente, questa variabilità si attenua molto in fretta, stabilizzandosi su un’opinione di maggioranza, largamente condivisa, che prevale nettamente sull’altra.
“Una volta che si è stabilizzata, l’opinione pubblica difficilmente cambia”, ha spiegato Xiong.
Sul lungo periodo, l’opinione che prevale è quella che all’inizio aveva un modesto vantaggio sulle altre. Questo fenomeno, tipico dei sistemi caotici, è denominato “dipendenza sensibile dai dati iniziali” o più volgarmente “effetto farfalla”, perché fu esemplificato da Edward Lorenz, pioniere della teoria del caos, in una celebre conferenza dal titolo “Il battito delle ali di una farfalla in Brasile può scatenare un tornado in Texas?”.
Le opinioni dominanti inoltre tendono a non raggiungere un consenso completo. Coloro che hanno una posizione di minoranza tendono a mantenerla anche quando si trovano di fronte a una maggioranza schiacciante. Twitter, infine, viene utilizzato molto per cercare di convincere gli altri delle proprie opinioni, e molto poco per ammettere di aver abbracciato l’opinione altrui.