Sembrava terrorismo, invece era matematica

Probabilmente chi insegna matematica è abituato a sentirsi dire di tutto: la maggior parte degli studenti non ha in simpatia questa materia. Ma che la matematica venga scambiata per terrorismo, è un evento raro. Eppure è successo al torinese Guido Menzio, professore di economia all’Università della Pennsylvania. Il professore si trovava all’aeroporto di Philadelphia su un volo per Syracuse per tenere un discorso alla Queen’s University di Ontario, in Canada. A bordo dell’aereo dell’American Airlines, in attesa del decollo, stava prendendo appunti cercando di risolvere un’equazione di cui avrebbe parlato durante la conferenza. Il taccuino con segni (per qualcuno!) incomprensibili, insieme ai tratti evidentemente mediterranei dell’uomo,  hanno provocato l’equivoco. Pensando che il professore dai capelli ricci e dalla pelle olivastra fosse un terrorista, la vicina di posto ha scatenato il panico. «La passeggera seduta accanto a me ha chiamato l’hostess e le ha passato un biglietto» ha raccontato il professore quarantenne scambiato per un terrorista. L’aereo, che si trovava sulla pista in attesa del segnale per il decollo, è ritornato al gate e il professor Munzio è stato interrogato da un funzionario al quale ha spiegato l’equivoco.


Niente terrorismo, era solo matematica. Il professore ci scherza su, dispiacendosi per il ritardo del volo provocato dall’assurdo equivoco. «Stavo cercando di risolvere un’equazione differenziale legata a un intervento che dovevo tenere alla Queen’s University di Ontario, in Canada –  ha spiegato – Sarebbe bastato che avessero fatto una rapida ricerca su internet per capire che non ero un terrorista». La donna però non poteva certo immaginare di trovarsi di fronte a un pluripremiato ricercatore della prestigiosa Ivy League, il network che unisce le più importanti università degli Stati Uniti. Il buffo episodio, che si è risolto con un ritardo e qualche grassa risata, rivela però la paura che gli attacchi terroristici hanno ormai instillato in tutto il mondo occidentale.

Francesco Iandola; Miriam De Nicolo; Max Papeschi