Omicidio stradale: è legge (finalmente!)

L’Italia la chiedeva a gran voce da anni e da ieri sera è diventata realtà: la legge sull’omicidio stradale è stata pubblicata ieri sera sulla Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore da oggi. Nonostante alcuni punti critici, la legge n.41 del 23 marzo 2016 (data di firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella) colma un vuoto legislativo che per troppo tempo ha permesso a crimini gravi di rimanere impuniti. Da oggi chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave o sotto l’effetto di stupefacenti rischia da 8 a 12 anni di carcere, ed è solo uno dei tanti casi presi in considerazione dalla nuova legge. La pena infatti è più breve per lesioni (suddivise in lievi, gravi e gravissime) e aumenta se c’è più di una vittima o se il conducente fugge dopo aver provocato l’incidente. Prevista anche la revoca immediata della patente, che nei casi più gravi può essere restituita anche dopo 30 anni.


La principale critica mossa alla nuova legge sull’omicidio stradale è quella di equiparare, in qualche modo, chi si mette alla guida dopo aver assunto alcool o droghe e chi, da sobrio, effettua manovre pericolose come guida contromano, sorpassi e inversioni a rischio. In Senato, dove la legge è stata approvata lo scorso 2 marzo, Carlo Giovanardi ha parlato di norme “folli che favoriscono drogati, ubriachi, pirati della strada“, mentre i grillini si sono astenuti dal voto denunciando forti criticità. Si è detto soddisfatto invece il premier Matteo Renzi, che poco dopo il voto ha twittato “Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L’omicidio stradale e’ legge #finalmente“. Proprio per quelle vittime e per le loro famiglie, il cui dolore è rimasto troppo a lungo inascoltato, il presidente dell’Associazione Amici della Polizia Stradale Giordano Berni, dopo aver pubblicato la notizia ieri sera su facebook, ha risposto a dubbi e interrogativi e ha invitato alla prudenza. “Tra le difficoltà – spiega Biserni – c’è l’applicazione delle nuove norme mentre si è in attesa della circolare esplicativa del Ministero dell’Interno, proprio in corrispondenza dell’esodo per il week end di Pasqua“. 9,7 milioni di italiani trascorreranno infatti la Pasqua 2016 lontani da casa, diretti al mare, in campagna, in montagna o nelle città d’arte. Massima cautela e controlli più rigidi quindi per gli spostamenti in auto di questo week end, ora che l’omicidio stradale è legge.

Francesco Iandola; Miriam De Nicolo; Max Papeschi