Morto Muhammad Alì, addio al campione di pugilato

Vola come una farfalla, pungi come un’ape” è una delle frasi di Muhammad Alì che si rincorrono sui social da questa mattina. Questa mattina che è stata sconvolta dall’annuncio della scomparsa del campione. Nato Cassius Clay, la leggenda del pugilato Muhammad Alì è morto stanotte all’età di 74 anni in un ospedale di Phoenix in Arizona, dove era stato ricoverato giovedì 2 giugno. Le sue condizioni di salute non sembravano così gravi, ma l’età del campione unita al morbo di Parkinson che lo affliggeva da trent’anni hanno fatto sì che la situazione degenerasse.


Campione del mondo di pesi massimi, oro olimpico a Roma nel 1960, Alì non era solo un grande sportivo ma anche un simbolo del movimento di liberazione dei neri negli Stati Uniti. Nel 1964, dopo la conversione all’Islam, ha cambiato il proprio nome dicendo “Cassius Clay è un nome da schiavo. Io non l’ho scelto e non lo voglio. Io sono Muhammad Ali, un nome libero. Vuol dire amato da Dio. Voglio che la gente lo usi quando mi parla e parla di me“. Da allora si è sempre battuto, dentro e fuori dal ring, sfidando anche il governo americano quando ha rifiutato l’arruolamento nell’esercito per motivi religiosi. Un lottatore su tutti i fronti, che ha combattuto strenuamente anche la battaglia contro la sua malattia. La sua mano tremante nell’accendere la torcia olimpica nel 1996 ha reso noto al mondo che soffrisse del morbo di Parkinson, ma per molti anni ha continuato a mostrarsi in pubblico per combattere le sue battaglie. Solo negli ultimi anni Muhammad Alì si era ritirato a vita privata, e nelle rare apparizioni pubbliche sembrava sempre più debole e sofferente. A ricordarlo con affetto la sua famiglia (è stato sposato quattro volte e ha nove figli). La figlia Laila gli ha dedicato un commovente ultimo saluto su twitter, pubblicando una foto del campione con la nipotina e scrivendo “Adoro questa foto di mio padre e mia figlia Sidney da piccola! Grazie per tutto il tuo amore e tutte le tue attenzioni. Sento il tuo amore e lo apprezzo“. Seguita a ruota da celebrities e giornalisti, fan e avversari storici che hanno espresso il loro cordoglio per la morte di Muhammad Alì.

Francesco Iandola; Miriam De Nicolo; Max Papeschi