Kate Middleton ha avuto il red carpet tutto per sé ieri sera a Londra. La Duchessa di Cambridge, ospite d’onore della premiere del film A streetcat named Bob (in italiano A spasso con Bob), si è presentata sul tappeto rosso senza William né i principini George e Charlotte, splendendo di luce propria in un abito lungo in bianco di Self Portrait. Il film racconta la storia vera dell’ex tossicodipendente James Bowen, che nella pellicola interpreta sé stesso, e della sua amicizia con il gatto randagio Bob, anche lui presente sul red carpet.
La bella Kate, che dal matrimonio reale con William è diventata un’icona di stile – tanto che il blog What Kate Wore è uno dei più seguiti in Gran Bretagna – ha attirato ancora l’attenzione con un look sobrio, elegante e non troppo costoso ma che in qualche modo rompe la rigida etichetta monarchica. Il lungo abito bianco arriva dalla collezione resort 2016 di Self Portrait e costa appena 320 sterline. Eppure non ha avuto nulla da invidiare ai ball gown indossati dalle star sui red carpet di tutto il mondo, che vantano cifre con qualche zero in più. Corpetto e maniche lunghe sono in pizzo, tessuto che Kate Middleton ha dimostrato più volte di apprezzare, con un delicato motivo floreale intorno allo scollo castigato e una lunga gonna in crêpe plisseé. Ad attirare gli sguardi, però, è stato il lungo spacco che ha lasciato intravedere, complice la brezza londinese, le gambe perfette della Duchessa di Cambridge. Una piccola rivoluzione, che segna un altro passo della monarchia inglese verso la modernità. Il look di Kate Middleton è stato molto apprezzato dal popolo inglese: elegante, poco costoso e con quel tocco di sensualità che spezza le rigide regole di corte. Han Chong, fondatore e designer del brand Self Portrait, ha mostrato sui social network il suo orgoglio per aver vestito Kate: «È un momento di orgoglio per me come designer, vedere Kate Middleton in una delle mie creazioni! – ha scritto sulla sua pagina facebook – È una donna talmente elegante ed è un sogno guardarla. È incredibile!».