Una meteora? No, una stella che mai smetterà di brillare nel cielo del rugby, dello sport, quello vero e puro.
Jonah Lomu, meglio conosciuto come il “Gigante buono” è entrato di forza nel mondo della palla ovale, regalando per tantissimi anni emozioni difficilmente descrivibili e che mai nessuno dimenticherà. Forza, serietà, coraggio e tanta, tanta umiltà: queste le doti di un giocatore, di un uomo vero.
Fermarlo sui campi da gioco, sua seconda casa, era impossibile: una furia, un uragano, una tempesta di muscoli e forza che si abbatteva sugli avversari, impotenti dinanzi a cotanta esplosività.
Un mix di doti fisiche, guidate da un cuore grandissimo, che lo hanno portato ad essere paragonato ad un supereroe, proprio come quelli tanto amati dai bimbi di tutto il mondo.
E, Jonah Lomu era amato dall’intero mondo del rugby e non solo. Un uomo durissimo in campo, ma dai modi gentili fuori.
Il rispetto per gli avversari e per qualsiasi uomo in generale era ciò in cui credeva di più.
Muscoli e cuore che per tantissimi anni hanno combattuto al riparo della nera maglia degli All Blacks: la numero 11. Una maglia che per sempre resterà sua, poiché difficilmente potrà essere indossata da altri giocatori con doti simili.
Jonah Lomu, grazie alle sue grandi doti tecniche e fisiche ha fatto crescere il gioco della palla ovale: uno sport che gli deve tanto.
Risalgono a vent’anni fa le prime impronte rilasciate dal gigante buono sull’erbetta dei campi da gioco. Impronte che hanno indirizzato il rugby nella direzione della spettacolarità, del bel gioco e, sopratutto, del rispetto.
Un omone inarrivabile e impossibile da stoppare. Ma, i suoi reni si sono resi alla malattia. L’unico avversario che Lomu non è riuscito a battere.
Una malattia che in un primo momento lo aveva allontanato solo provvisoriamente dai campi da gioco, dato che il Gigante buono era tornato, stringendo i denti, a correre per regalare nuove e spettacolari mete.
Ma, non era più la stessa cosa.
Pian piano la malattia ha preso il sopravvento, succhiando via la linfa vitale di un uomo che sembrava essere invincibile, immortale.
Jonah Lomu, il gigante buono si è arreso.
Proprio così, proprio lui.
Ma, sicuramente, da lassù continuerà ad indirizzare il rugby nella giusta direzione e a mantenere ben saldo, grazie alla sua infinita forza, il treno dello sport vero, quello leale e fondato sul rispetto, evitando di farlo deragliare.
Da lassù continuerà a proteggere la palla ovale con le sue larghe spalle, stringendola con forza al suo possente petto, dimora di un cuore immenso e puro.
Jonah Lomu: un campione, una stella!