Il crowdfunding all’italiana

Il crowdfunding o finanziamento collettivo, è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. È una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse.
Esistono molte piattaforme utili per un’attività di questo genere. 
Alcune sono italiane, e tra queste le più note e diffuse sono:


Kapipal fondata da Alberto Falossi nel 2009 e si definisce un sito per raccogliere soldi online. Si tratta di una piattaforma generalista che permette di finanziare qualsiasi progetto e non impone alcuna commissione sui progetti.


Eppela una piattaforma di reward-based crowdfunding fondata nella seconda metà del 2011 da Nicola Lencioni. Permette di finanziarie progetti innovativi e creativi nei campi di arte, tecnologia, cinema, design, musica, fumetto, innovazione sociale, scrittura, moda, no profit.


Starteed è stata fondata a fine 2011 da Claudio Bedino. Aiuta le persone a finanziare le proprie idee grazie al supporto finanziario e sociale della Community di Starteed. La piattaforma integra la campagna di crowdfunding con tutte le fasi successive dello sviluppo e vendita del prodotto, offrendo al creatore la possibilità di vendere il proprio prodotto sulla piattaforma stessa.

Produzioni dal Basso PdB è ritenuta la prima piattaforma di crowdfunding in Italia, fondata nel 2005 da Angelo Rindone. Lo scopo è “offrire uno spazio a tutti coloro che vogliono proporre il proprio progetto attraverso il sistema delle produzioni dal basso.” Produzioni dal basso è gratuita e ogni proposta viene gestita in modo autonomo e senza alcuna intermediazione.


Crowdfunding-Italia è una piattaforma di crowdfunding generalista, nata a ottobre 2012. La registrazione a Crowdfunding-Italia è gratuita e non viene imposta alcuna commissione sui fondi raccolti.


De Revolutione DeRev “consente di trasformare le tue migliori idee in Rivoluzioni allo scopo di migliorare concretamente il mondo in cui viviamo”. Sulla piattaforma vengono ospitate sia campagne di crowdfunding che petizioni e raccolta firme per progetti e iniziative di interesse comune. Fondata da Roberto Esposito, la piattaforma è stata lanciata a novembre 2012.


Com-Unity è un portale Web di proprietà di Banca Interprovinciale Spa lanciato a marzo 2013. Si tratta di una piattaforma generalista di crowdfunding che ospita progetti di qualsiasi tipo con particolare riferimento ad ambiti umanitari, sociali, culturali e scientifici. È composta di tre entità indipendenti: un Comitato Etico, i Tutor e la Banca. Il Comitato Etico valuta i progetti verificandone la liceità, la non contrarietà all’ordine pubblico ed il pieno rispetto delle disposizioni di legge. Il Tutor assiste i progettisti nell’iter relativo alla pubblicazione del progetto e nella raccolta fondi, dopo aver espresso un parere vincolante sulla valenza del progetto e sulla sua fattibilità. La Banca gestisce le somme donate ai singoli progetti a garanzia dei donatori e dei proponenti.


Musicraiser è una piattaforma di crowdfunding reward-based esclusivamente dedicata alla musica. Fondata dal cantante dei Marta Sui Tubi, Giovanni Gulino, e dalla compagna dj e producer Tania Varuni, è stata lanciata a ottobre 2012 e accetta progetti di raccolta fondi per dischi, tour promozionali, videoclip, concerti, festival e tutto ciò che ha a che fare con la musica.


Cineama è una piattaforma (e una community) dedicata al cinema aperta ai professionisti, ai creativi e agli appassionati di cinema e dintorni. La piattaforma – fondata nel 2011 da Tania Innamorati, Federico Bo, Antonio Badalamenti, Fabrizio Mosca e Savina Neirotti – unisce crowdsourcing e crowdfunding, coinvolgendo direttamente i cineamatori nelle fasi di creazione, produzione, promozione e distribuzione di film, documentari, cortometraggi, web serie.


ShinyNote nasce nel 2009 da un’idea di Roberto Basso e Fabrizio Trentin, con il proposito di“soddisfare il bisogno degli individui di trovare uno spazio condiviso di espressione affettiva ed emotiva”. La piattaforma rappresenta uno spazio condiviso tra organizzazioni non profit e semplici cittadini-utenti, nel quale narrare storie più o meno positive di persone comuni e finanziare progetti di solidarietà.


BuonaCausa è un “ethic network dedicato alle buone cause e ai progetti che richiedono sostegno.” La piattaforma consente ad associazioni, testimonial, aziende, donatori e attivisti di collaborare su iniziative e progetti di valore sociale.


Retedeldono è una piattaforma per la raccolta di donazioni a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit. Nata nel 2011 da un’idea di Anna Maria Siccardi e Valeria Vitali, ha l’obiettivo di diffondere in Italia la cultura e la pratica del personal fundraising.


Fund For Culture è un sistema di raccolta fondi per la cultura, che vuole “favorire l’incontro tra chi vuole fare cultura in Italia e chi vuole sostenerla a partire da piccole donazioni.” Il progetto nasce a Napoli a ottobre 2010 da un’idea di Adriana Scuotto e Antonio Scarpati. La piattaforma serve “per finanziare iniziative culturali – come ad esempio mostre, restauri, archivi, pubblicazioni, spettacoli e film – promosse da artisti, associazioni no profit, fondazioni culturali, istituzioni pubbliche.”


Pubblico Bene è un progetto sperimentale di giornalismo d’inchiesta finanziato dai lettori e basato sulla partecipazione di lettori e giornalisti e promuove “un nuovo modello di informazione indipendente, su base locale, ispirato al modello del community funded reporting”.


SiamoSoci è “motore di ricerca che permette agli investitori di trovare aziende di cui comprendono il business”. Le aziende non quotate possono raccogliere capitali da investitori privati per finanziare la crescita, facilitando anche la creazione di “club deals” (investimenti di gruppo) tra investitori con diverse professionalità.


Prestiamoci nasce nel 2010, fondata da Mariano Carozzi, Paolo Galvani e Giovanni Tarditi, e si pone l’obiettivo di promuovere il più possibile lo scambio di denaro tra privati, senza l’intermediazione di banche o altri istituti di credito.


Non vanno dimenticate alcune regole auree per chi si approccia a questo sistema di autofinanziamento in rete.
Ciascuna piattaforma ha una sua tipicità: è essenziale tenerne conto quando si sceglie quale piattaforma utilizzare.
Generalmente a ciascuna piattaforma corrisponde una community: prima di presentare un progetto è bene “ascoltare e osservare”, entrare in punta di piedi e comprendere come funziona e quali sono le idee prima di invitare altri a finanziarci.
Avere le idee chiare non solo di “quanto pensiamo occorra” ma davvero di quanto denaro serva per la nostra idea: raggiungere l’obiettivo e poi non realizzarla è un boomerang imperdonabile.
Esistono molti siti e forum di discussione, spesso linkati all’interno dei siti di funding stesso: leggerli, navigare, studiare non è mai tempo sprecato, anzi spesso è un grande investimento.

Francesco Iandola; Miriam De Nicolo; Max Papeschi