Cosa c’è da sapere sui droni?

In Europa si discute – forse con ritardo – una normativa sui droni, sul loro uso, su eventuali patenti e su limiti (anche di buon senso) quali la distanza da aeroporti (almeno 5 km) il divieto di sorvolo su aree urbane pubbliche (per il rischio di ferimento in caso di malfunzionamento) e soprattutto in tema di privacy (non è chiaro infatti come regolamentare le riprese di persone comuni comunque acquisite tramite le videocamere).


La questione è stata molto parzialmente risolta per similitudine con le immagini raccolte da Google nella realizzazione dei famosi filmati grazie ai quali Earth ci offre una visione non solo satellitare e geografica del pianeta, ma anche una visione Street, eliminando volti, targhe, e qualsiasi elemento di riconoscimento soggettivo, anche successivamente a richiesta motivata degli utenti.
Sul tema il Garante italiano ha dichiarato “la sola ampiezza delle applicazioni oggi note, dalla ricognizione di aree impervie alle riprese di eventi o manifestazioni, dal monitoraggio di aree urbane alla verifica di impianti e strutture complesse fino agli usi amatoriali o ricreativi, dà bene l’idea di quali possono essere i potenziali rischi per la privacy delle persone. Le attuali regole giuridiche rischiano di non essere più adeguate a questi nuovi sistemi di raccolta di dati personali così invasivi. Dobbiamo puntare sempre di più sulla ‘privacy by design’, su tecnologie rispettose dei diritti di libertà delle persone fin dalla loro progettazione. Il parere dei Garanti Ue è un primo passo”.


Intanto c’è un sito molto facile e immediato che si alimenta – e con successo – grazie ai video (amatoriali e professionali e talvolta di promozione turistica) degli utenti: caricati liberamente e gratuitamente e gratuitamente fruibili.
Si chiama Travel with Drone ed è un sito web indipendente dove si possono vedere “i migliori video dei droni da tutto il mondo: dal Grand Canyon in Arizona al deserto di Dubai negli Emirati Arabi Uniti, dal Ponte di Brooklyn a New York alle più belle spiagge di Koh Samui. Attraverso migliaia di incredibili video caricati dagli utenti è possibile visitare comodamente da casa quasi tutto il mondo. E non attraverso una visione topografica, ma soggettiva.
Quello che era iniziato come un gioco si è evoluto in uno srumento video-fotografico molto dinamico e spesso di grande professionalità.
Il sito dichiara un database di oltre 5000 video: paesaggi naturali e città “viste dal punto di vista di un uccello”, e a differenza dell’immagine statica di Google Earth o di un video professionale di promozione turistica, si ha l’impressione, talvolta, di essere lì e vedere le cose esattamente come sono, difetti inclusi.


I video possono essere votati dai visitatori, condivisi, e sono anche raccolti nei “migliori video della settimana” e dell’anno. Tra le varie sezioni – utili per gli appassionati – anche una “drone crashes”, e molti contatti utili per saperne di più sul mondo dei droni, meglio se prima di cimentarsi.
Per gli appasionati italiani c’è un sito molto utile con una sezione “formazione” ed una “normativa” decisamente complete.
Per sapere invece come usarli è bene consultare il sito Enac (che come molti siti governativi ha una sintassi di raggiungimento dei link specifici abbastanza lunga – il link completo è questo) a dimostrazione che si è fuori dalla logica “giocattolo” e si è decisamente in un abito più serio della categoria “mezzi aerei a pilotaggio remoto”.

Francesco Iandola; Miriam De Nicolo; Max Papeschi