Burberry: Brooklyn Beckham fotografo per la campagna Brit

“Nascere sotto una buona stella” non è di certo un eufemismo sconosciuto a Brooklyn Beckham che  a soli sedici anni firma la sua prima campagna da fotografo professionista per il noto marchio londinese Burberry.

Il primogenito dell’ex calciatore David Beckham e dell’ex Spice Girls Victoria Beckham (oggi stimata fashion designer), forte dei suoi sei milioni di seguaci su Instagram, suo malgrado ha attirato le ire di chi crede che, a prevalere sul suo incarico sia stato il peso del suo cognome più che il talento in sé.

 

Brookyn Beckham immortala la modella per la campagna profumi di Burberry (fonte adorngirl)
Brookyn Beckham immortala la modella per la campagna profumi di Burberry (fonte adorngirl)

 

 

A Londra si parla già di nepotismo e fiumi d’inchiostro vengono sprecati per infangare l’estro creativo del giovane fotografo.

Chris Floyd, celebre fashion photographer,  senza usare mezzi termini commenta la preferenza del marchio sul The Guardian: “La scelta di Burberry di assumere una stella di Instagram da milioni di fan è senza dubbio strategica, ma non ha nulla a che fare con la buona fotografia“.

Oltremanica c’è infatti chi sostiene che Brooklyn in realtà si avvalga di un team di professionisti che lo supporta durante tutte le fasi dello shooting. Pare che non abbia neppur le capacità di scegliere la luce giusta e che non sappia neanche usare le elementari funzioni di Photoshop.

 

Brooklyn Beckham per Burberry (fonte revistaglamour)
Brooklyn Beckham per Burberry (fonte revistaglamour)

 

 

Il giovane Beckham, però, pare non si lasci intimidire dal polverone di polemiche che si susseguono di ora in ora sul suo conto e, coraggioso, rincara la dose postando alcune immagini su Instagram della campagna pubblicitaria, lanciando l’hashtag #THISIBRIT.

A difendere Brooklyn ci ha pensato inoltre, il direttore creativo della maison  Christopher Bailey, che ha replicato alle accuse mosse nei confronti del ragazzo:  “Brooklyn è un valido professionista con una visione fotografica estremamente sensibile. Inoltre Instagram rappresenta per lui una piattaforma magnifica per rappresentare il suo lavoro“.

Visionando le immagini che circolano in rete, non pare che il lavoro di baby Beckham sia stato elaborato dall’ultimo arrivato.

Si attendono dunque nuovi risvolti sulla “spy story” che sta colpendo casa Beckham.

 

 

Francesco Iandola; Miriam De Nicolo; Max Papeschi