Addio a Zsa Zsa Gabor, diva patinata

Si è spenta a Los Angeles all’età di 99 anni l’attrice Zsa Zsa Gabor. Protagonista delle cronache mondane per la sua vita patinata e per i suoi matrimoni (ben nove), la star non lesinava in party esclusivi e oggetti di lusso.

L’attrice di origine ungherese divenne famosa per il suo lifestyle, che trova valida espressione nelle sue frasi, divenute celebri, più che per le pellicole in cui recitò. Deliziosamente sopra le righe, Zsa Zsa Gabor occupava le cronache rosa e non perdeva occasione per elargire consigli su come comportarsi con gli uomini. Una vita divisa tra regali milionari, come pellicce e gioielli, e innumerevoli conquiste.

Zsa Zsa Gabor, nome d’arte di Sári Gábor, nacque a Budapest il 6 febbraio 1917. Dopo essere stata eletta Miss Ungheria, decise di trasferirsi negli Stati Uniti negli anni Cinquanta. Fisico procace e volto perfetto, Zsa Zsa Gabor ottenne la fama nel 1952, quando interpretò il ruolo di Jane Avril in Moulin Rouge di John Huston.

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Zsa Zsa Gabor era nata in Ungheria nel 1917



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Le sue interpretazioni più note furono nel b-movie fantascientifico «La regina di Venere» (1958) di Edward Bernds e in «L’infernale Quinlan» (1958) dell’amico Orson Welles. Nel 1994 l’addio al cinema, con la commedia «A Beverly Hills Signori si diventa».

L’attrice si sposò ben nove volte: tra i mariti più celebri spiccano l’attore George Sanders, il re degli alberghi Conrad Hilton e il principe tedesco Frederic von Anhalt, di ventisei anni più giovane. “Non ho mai odiato un uomo a tal punto da restituirgli i gioielli ricevuti in regalo”, era solita dire la diva, perfetta incarnazione del sogno hollywoodiano.

Zsa Zsa Gabor, 1957
L’attrice in uno scatto del 1957


L’attrice è morta nella sua villa di Bel Air a causa di un arresto cardiaco. Le sue condizioni di salute da tempo destavano preoccupazione e già da cinque anni il suo fisico era tenuto in vita dal supporto delle macchine. Costretta su una sedia a rotelle a seguito di un incidente stradale avvenuto nel 2002 sul Sunset Boulevard, tre anni dopo la diva fu anche colpita da un ictus.

Francesco Iandola; Miriam De Nicolo; Max Papeschi