«Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861»
Così, 155 anni fa, nasceva l’Italia Unita, alla fine delle Guerre d’Indipendenza, dopo la spedizione dei Mille e le annessioni di alcune regioni, che si sarebbero poi concluse dieci anni dopo. Il 17 marzo è quindi la festa di compleanno della nostra Nazione, istituita ufficialmente nel 2012 come Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera dopo i sontuosi festeggiamenti per il 150° anniversario nel 2011. Eppure, da allora, questa giornata è passata in sordina. Oggi solo il Comune di Udine ha previsto un piano di festeggiare degnamente l’evento. Nel resto del Paese, forse qualche insegnante di storia particolarmente zelante ha dedicato una lezione a questo anniversario, ma niente di più. «Dalla storia comune abbiamo tratto e possiamo ancora trarre grandi risorse – ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio diramato stamattina per l’occasione – Più unito è il Paese, migliore sarà la crescita in termini di durata e di sostenibilità. Quando si aprono fratture, invece, diventiamo tutti più deboli ».
La Giornata dell’Unità non ha ricevuto la giusta attenzione, ma un’altra festa – tutt’altro che patriottica – ha riempito le strade e i social. Il 17 marzo è infatti il giorno dedicato a San Patrizio, patrono dell’Irlanda. La Festa di San Patrizio è stata istituita negli Stati Uniti nel 1762, organizzata da soldati irlandesi arruolati nell’esercito britannico e da allora viene festeggiata con fiumi di Guinness, berretti verdi, mascotte dei Lepricani, in Irlanda e in tutte le principali città del mondo. Ecco allora che anche Roma e Milano si sono ricoperte di cappelli, costumi e striscioni verdi (e nessun tricolore), mentre sui social impazza l’hashatg #StPatricksDay. Come sempre è su twitter che i temi più “caldi” diventano oggetto di scherno e battute: l’ironia si è scatenata sulla festa nazionale snobbata e sulla trasformazione di San Patrizio nel patrono dei boccali di birra.