Pitti 92 – Gabriele Pasini e la sua visione SS18

“Los caballeros de La Habana”, con l’intera storia della loro vita ben visibile sui volti impassibili ma cordiali, ricchi di intrinseca dignità, impeccabili nei loro completi privi di tempo e coloratissimi, seduti a conversare in totale relax, osservando senza scomporsi troppo qualche giovane gentleman britannico, non meno elegante, che vaga per le strade della capitale cubana, come quelli che negli anni Trenta consideravano l’isola caraibica una meta esotica assolutamente da non perdere.


Abito 3 Pezzi, disegno micro pied de poule lana e cotone.  Camicia fantasia bastoncino rosso con colletto e polsi bianchi.  Cravatta jacquard fantasia macro paisley. Pochette in seta doppia stampa multicolor.
Abito 3 Pezzi, disegno micro pied de poule lana e cotone.
Camicia fantasia bastoncino rosso con colletto e polsi bianchi.
Cravatta jacquard fantasia macro paisley.
Pochette in seta doppia stampa multicolor.



E’ questa l’identità della collezione Primavera/Estate 2018 di Gabriele Pasini, che si legge, prima ancora che nei look in cui si articola, negli art-work, veri e propri collage, realizzati dallo stesso stilista – completi di immagini, annotazioni, dettagli, campioni di tessuto – da cui egli, d’abitudine, prende il via per arrivare al prodotto. Ciascuno di questi tableau è, in verità, già un look definito nel suo insieme, dal capo-spalla all’accessorio, per nulla imposto, semmai proposto come un’entità definita in ogni suo elemento. Come se il designer si calasse nei panni di un “dresser”, con l’intenzione di aiutare il potenziale cliente nell’orientarsi tra le coordinate di uno stile a elevato tasso di identità e di qualità.


Abito 2 pezzi in tela di fornitura militare blu Royal. Camicia con collo stondato, disegno regimental con spilla al colletto. Cravatta jacquard motivo floreale. Pullover girocollo blu sfumato effetto solaro in lana e cotone. Scarpa doppia fibbia in cuoio spazzolato nero.
Abito 2 pezzi in tela di fornitura militare blu Royal.
Camicia con collo stondato, disegno regimental con spilla al colletto.
Cravatta jacquard motivo floreale.
Pullover girocollo blu sfumato effetto solaro in lana e cotone.
Scarpa doppia fibbia in cuoio spazzolato nero.



L’identità si esprime innanzitutto nella cura della definizione formale dei capi. Per meglio dire, nella loro marcata anima sartoriale di sapore del tutto italiano e napoletano in special modo. L’aplomb è un valore assoluto, ma é lontano miglia e miglia da ogni rigidità e costrizione. Gabriele Pasini ama ragionare su linee e volumi, su ampiezze e lunghezze, per sperimentare ed innovare, servendosi in ciò anche delle elaborazioni materiche, magari non visibili nell’immediatezza, ma determinanti nel costruire un nuovo formalismo, decisamente “in progress”. Le giacche – autentico baricentro della collezione – sono ben proporzionate al busto, hanno le spalle che cadono morbide, mai troppo ravvicinate alla figura, e i rever ben visibili, importanti, anche se mai esasperati. Lo stesso principio vale per i rever dei gilet, non di rado a doppio petto. I pantaloni scendono ben diritti, anche se si muovono un poco al punto-vita grazie alle pince in doppio. L’impressione d’insieme riconduce al secondo valore assoluto della collezione: l’armonia, rispetto alla quale il colore non è mai un eccesso o un elemento di disturbo, semmai è un rafforzativo, un plus imprescindibile.


Giacca a quadri sui toni dei verdi che tendono al militare. Camicia con collo stondato, disegno regimental con spilla al colletto. Pantalone over doppia pence bianco in lino e cotone. Cravatta jacquard con fiore stilizzato color cachi su fondo blu. Pochette fantasia in seta stampata
Giacca a quadri sui toni dei verdi che tendono al militare.
Camicia con collo stondato, disegno regimental con spilla al colletto.
Pantalone over doppia pence bianco in lino e cotone.
Cravatta jacquard con fiore stilizzato color cachi su fondo blu.
Pochette fantasia in seta stampata



Eccoci al colore. Prevale senza dubbio il blu, o meglio i blu: notte, navy, royal, China – quest’ultimo riesce a rendere ad accrescere il glamour dei completi da sera – accanto ai quali si susseguono il bianco, il naturale, il fango, i marroni, i verdi e una singolare nuance di rosso mattone/ruggine. Tutti sono mixati nelle disegnature consuete del lessico maschile: Principe di Galles, pied de poule inquadrato nei check, puntinature, rigature, regimental, bastoncini, vichy.


Il micro-segno distintivo della collezione, o meglio, dello stile di Gabriele Pasini? Un teschio, scolpito di profilo, appuntato sul rever, o posto a chiusura delle spille ferma- cravatta. Non c’è nulla di macabro. Al contrario: è un sguardo attento, concentrato, umanissimo, che osserva, vuole vedere oltre, mira lontano…


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