Tra i pittori che hanno saputo rappresentare l’eleganza, la grazia, la leggerezza, la civetteria, la vanità, la delicatezza delle donne, senza ombra di dubbio troviamo Giovanni Boldini.
Nei quadri di Boldini gli abiti si toccano con mano, riusciamo a sentire la viscosità dei tessuti, la morbidezza del velluto che, come nessun altro, cattura la luce, possiamo sfiorare quei colli sottili come colli di cigno, raggiungere, anche se per un solo istante, quegli sguardi fuggevoli di nobili signore, sguardi che celano segreti e malizia. Boldini più di ogni altro ha raccontato le mode, le tendenze, gli stili originali delle dame che hanno dettato legge in materia.
E’ a questa eleganza che Alberta Ferretti dedica la collezione autunno/inverno 2017/18.
Sono donne che passeggiano tra le calli e i ponti veneziani, su e giù sotto i cieli azzurri della città museo, fluttuano come veli al vento, rappresentano una femminilità silenziosa, che non ostenta, non esibisce, ma illumina.
Gli abiti Alberta Ferretti si colorano dei toni di Monet, delle tinte di quelle amabili ninfee che dipingeva nel suo giardino a Giverny, quando il sole vicino all’orizzonte le riscaldava.
L’impalpabilità dei voile e delle sete, ricordano una Venere di Botticelli; le stampe sono quelle di una Venezia assolata, quella dei primi ‘900 colma di artisti, di entusiasmo, di ambizioni, dove una donna di nome Peggy Guggenheim stava creando un impero artistico a cui tutti noi oggi dovremmo avvicinarci.
Sono rose, ninfee, gigli, sono giardini colorati dell’epoca preraffaelita, la donna Alberta Ferretti indossa i rossi sgargianti di Ford Madox Brown, rappresentati al meglio nella veste di Romeo in “Romeo e Giulietta” del 1870; i gialli intensi in total look o contrastati dal nero; si ammanta di mistero quando arriva la notte e si copre con grossi mantelli regali e maschere.
Guarda qui l’intera collezione autunno/inverno 2017/18 di Alberta Ferretti:
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