Cinquanta e più sfumature di stile hanno calcato la passerella di Lanvin: un viaggio dal rigore formale e sartoriale fino al mood più sparkling, tra paillettes e lustrini, ma anche ruches e fiocchi: questa è la Primavera/Estate 2016 vista da Alber Elbaz.
Essenziali i tailleur, declinati nei toni black&white; tornano in auge i pantaloni a vita alta e una raffinatezza che da sempre è al centro dello stile della maison. Elbaz supera se stesso in una collezione eclettica e ricca di sorprese, che intende svelare il processo di costruzione del capo: abiti dai suggestivi drappeggi che ricordano i pepli greci vengono immortalati nelle varie fasi della loro creazione e sfilano ancora imbastiti, mostrando fieramente sfilacciature e cuciture in vista che li rendono ancora più unici.
Suggestioni Roarin’ Twenties nei mini dress con frange stile Charleston si uniscono a capi in raso impreziositi da paillettes e cappottini a stampa animalier. Corsetti in vista, pizzo nero e stampe ardite su mini abiti dalle ruches iperfemminili. Si continua con lunghi abiti stampati e dettagli di stampo vintage, come i fiocchi e le camicie. Uno stile che ricorda da vicino le Groupie anni Settanta. Collane di perle e altri vezzi femminili divengono marchi distintivi della celebre maison fondata nel lontano 1885 da madame Jeanne Lanvin, e vengono ora riproposti come iconiche stampe su abitini, borse e capispalla.
Dichiarato l’intento di Elbaz, intenzionato a mostrare gli estremi attraverso cui passa il processo di costruzione dei capi: si passa dalla genesi del capo, ancora imbastito, fino alle ultime fasi che vedono capi finiti e impreziositi da mirabili decorazioni paillettate e da maxi fiocchi couture. Una sfilata all’insegna della discordanza, quindi. L’eclettico designer ci accompagna in un viaggio dall’austerity di capi ancora in fieri fino all’opulenza di un overdressing mai scontato e ricco di inediti giochi stilistici. Gli estremi fanno tendenza, come le borse di due tonalità differenti.
Se credevate che il logo non fosse di tendenza siete stati clamorosamente smentiti: sfilano in passerella borse, capispalla e abiti recanti in bella vista il logo “Lanvin Faubourge St. Honore”. Lo stilista israeliano, classe 1961, definito da Suzy Menkes “l’amico ideale di ogni donna”, ci ha incantati.
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