Misteriosa, enigmatica, camaleontica: regina della disco-music anni Ottanta e musa di stilisti e fotografi, Grace Jones spegne oggi 68 candeline. Nata a Spanish Town, Giamaica, il 19 maggio 1948, da Marjorie e Robert W. Jones, politico locale e fervente religioso, quando i genitori decidono di trasferirsi sulla East Coast, Grace e il fratello vengono lasciati in custodia ai nonni materni. La piccola cresce sotto la fede pentecostale. Timida e insicura, da bambina viene regolarmente presa in giro dai compagni di scuola per la sua magrezza, ma eccelle negli sport.
Grace e il fratello coltivano un istinto di ribellione nei confronti delle imposizioni paterne, che prevedono una rigida osservazione dei principi religiosi. Trasgredire diventa un modo per affermare la propria identità: Grace inizia ancora giovanissima a truccarsi, a bere e a frequentare locali gay col fratello. Come lei stessa ha dichiarato più volte, durante l’adolescenza comincia anche a consumare LSD.
Nel 1965 si trasferisce negli Stati Uniti, dove inizia la carriera di modella. Alta 1,75 m, un fisico pieno di muscoli e personalità esplosiva, la bella Grace a New York firma un contratto con la Wilhelmina Models. Nel 1970 si trasferisce a Parigi, dove lavora per Yves Saint Laurent, Azzedine Alaïa, Claude Montana e Kenzo Takada.
Nella capitale francese divide l’appartamento con Jessica Lange e Jerry Hall e viene immortalata su Elle, Vogue e molti altri magazine patinati. Posa per i fotografi più famosi del mondo, da Helmut Newton a Guy Bourdin, da Hans Feurer a Chris von Wangenheim, da Richard Avedon fino a Jean-Paul Goude, che sarà anche suo compagno nella vita. Quest’ultimo forgerà il personaggio androgino e carismatico che la rese mito iconico degli anni Ottanta. Presenza fissa al Palace e allo Studio 54, fu immortalata anche da Andy Warhol. Tra le sue frequentazioni Giorgio Armani e Karl Lagerlfed.
SFOGLIA LA GALLERY:
- Grace Jones, foto di Greg Gorman, 1986
- Grace Jones era presenza indiscussa dello Studio 54
- Body painting di Keith Haring, 1984
- Uno scatto degli anni Novanta
- Una polaroid di Andy Warhol, New York, 1984 circa
- Con Arnold Schwarzenegger, foto di Andy Warhol, 1986
- Grace Jones per Vogue México
- Una foto del 1977
- Grace Jones nel 1978
- Uno scatto risalente agli anni Ottanta
- Grace Jones nel 1974
- Grace Jones per Vogue Paris
- La cantante è stata legata sentimentalmente al fotografo Jean-Paul Goude
- La cantante nel 1990
- Grace Jones per OMM
- La carriera di Grace Jones è iniziata come modella
- Foto di Herman Leonard, novembre 1974
- Lo stile inconfondibile di Grace Jones
- Provocatoria e camaleontica
- La cantante è stata regina della disco-music
- Il corpo sinuoso di Grace Jones
- Foto di Antonio Lopez
- Con Dolph Lundgren, foto di Helmut Newton, Los Angeles, 1985
- Con Jerry Hall, foto di Antonio Lopez, anni Settanta
- Foto di Andy Warhol, 1984
- Foto di Andrea Klarin, 2010
- Foto di Bjorn Tagemose, 2014
- Foto di Gavin Bond, anni Duemila
- Foto di Greg Gorman, 1982
- Foto di Greg Gorman, 1995
- Foto di Gustavo Papaleo per il Guardian, 2010
- Foto di Mark Sink, 1989
- Foto di Sam Bolton, 1986
- Foto di Stan Shaffer
- Grace Jones in Libertango, foto di Jean-Paul Goude, 1981
- Grace Jones per Philip Tracy, foto di Kevin Davies, 1998
- In “Conan il distruttore”, diretto da Richard Fleischer, 1984
- Foto di Jean-Paul Goude, 1980
- Bustier Issey Miyake, foto di Greg Gorman, Los Angeles, 1995
Nel 1977 inizia la carriera nella musica: l’artista giamaicana è artefice della fusione tra la disco-music e il reggae. Tra i suoi successi storici anche alcune cover, tra cui la celebre La Vie en Rose di Edith Piaf, rivisitata da Grace Jones nel 1978. Nel 1981 è la volta di I’ve Seen That Face Before, sulle celebri note di Libertango di Astor Piazzolla.
Negli anni Ottanta è stata anche attrice cinematografica: l’abbiamo vista in Conan il distruttore, accanto ad Arnold Schwarzenegger, e in 007-Bersaglio mobile, accanto a Roger Moore.
Felina, aggressiva e prorompente, Grace Jones ha incarnato una bellezza unica nel panorama musicale e nel fashion biz. Innumerevoli le copertine e i servizi di moda. L’artista è attiva ancora oggi: nel 2014 ha partecipato alla colonna sonora di Hunger Games: Il canto della rivolta-Parte 1, accanto alla cantante neo-zelandese Lorde.
(Foto cover Jean-Paul Goude, New York, 1982)
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