Sguardo gelido e volto angelico, ecco come si presenta Alain Delon, attore ed icona di stile maschile senza tempo e senza età, imitato ancora oggi da moltissimi giovani. Possedeva quel tipico atteggiamento francese sicuro di sé, che indubbiamente contribuì alla suo tile impeccabile. Le donne lo amavano, gli uomini volevano essere come lui e l’elegante attore europeo ne era ben consapevole. Nato in un sobborgo di Parigi nel 1935, Delon ebbe un’infanzia tumultuosa. In giovinezza, appena lasciato la Marina, accettò qualsiasi impiego potesse ottenere e diventò amico dell’attrice Brigitte Aubur. Grazie a lei partecipò al Festival di Cannes, evento che diede il via alla sua carriera da attore. Delon fu anche un uomo d’affari, lanciando prodotti come orologi, occhiali da sole e profumi: ognuno di questi prodotti era una testimonianza del suo gusto classico e un po’ retrò.
Lo stile di Alain Delon era originale ed elegante, rispecchiava i tempi che stava vivendo: fece della semplicità un pass partout, abbinando capi semplici ad accessori di alta classe. All’epoca in molti lo ritraggono come un ragazzo amante della bella vita, delle feste e dei circoli culturali. All’incrocio tra virtuosismi formali e praticità, osava molto tanto che fu definito dalla critica cinematografica piu’ ambita come il “Dandy Ribelle”.
Il suo motto fu:
“I capelli di Cesare non sono diventati bianchi, si sono illuminati. Cesare non invecchia, Cesare matura! Ave, me!”
I capi che lo contraddistinguono sono:
– Il Trench
– La t-shirt bianca classica, semplice scollata a V a maniche corte
– Il Borsalino
– La sciarpa in seta
– I pullover in cachemire dalle tonalità scure
– Lo Smoking
La sua vita privata è caratterizzata da amori folli (Nathalie Delon, Jill Fouquet, Romy Schneider, Mireille Darc, Rosalie Van Breemen), otto figli, più uno non riconosciuto, con i quali ha avuto rapporti contrastati, passioni pericolose (i cavalli, la boxe, il gioco), rischiose amicizie con esponenti della malavita e un paio di noie con la giustizia come nel misterioso assassinio del suo body-guard, Stevan Markovich. Oggi Alain Delon, che non ha mai nascosto di aver sofferto di depressione, si è riconciliato con il primogenito Anthony, ha regalato agli amici la maggior parte degli oggetti che scandirono i suoi trionfi, ha venduto la maggior parte delle sue proprietà, vive in solitudine tra la Svizzera, di cui è cittadino dalla metà degli Anni Novanta e la vasta proprietà in Francia dove ha sepolto i suoi cani (ben 45) e ha preparato la cappella funebre per sé, per le donne e i figli che vorranno ritrovarlo, un’ultima volta.
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