75^ MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA
Uscita dalla sala ho chiesto a un uomo se ai western si piange.
Perché quella del western è solo una scusa, il regista francese Jacques Audiard prende in prestito il genere per raccontare qualcosa di diverso da colpi di pistola, whisky ingollati, corse a cavallo, eroi machi e sporchi di terra. Tutto questo rimane una bella cornice intagliata nel legno, ma dentro c’è un bellissimo dipinto che raffigura due fratelli e i loro desideri.
Prendiamo due cowboy fuorilegge, Charlie (Joaquin Phoenix) e Eli (John C. Reilly) che lavorano per un ricco boss dell’Oregon, il Commodoro; i due sono fratelli e soci in affari, il loro compito è sempre e solo uno: uccidere. I killer danno la caccia a Herman Warm, un colto chimico al galoppo per la ricerca dell’oro (siamo nel 1851), possessore della formula per farlo brillare nei torrenti, l’obiettivo dei furfanti è rubargliela e farlo fuori.
All’inseguimento del chimico Morris (Riz Ahmed) c’è anche un detective, Mr. Warm (Jake Gyllenhaal); il suo compito è bloccare l’uomo e condurlo ai fratelli Sisters. Mr. Warm finirà col farci squadra, rapito dalle sue ideologie politiche, che sognano una Dallas fondata sulla democrazia e il mutuo sostegno.
Il titolo “I fratelli Sisters”, insomma i “fratelli sorelle“, la dice lunga sulla natura del loro rapporto, un legame di sorellanza che contempla il gesto femminile di prendersi cura l’uno dell’altro (i due si tagliano vicendevolmente i capelli) e il più forbito tra i due (surreale tanta grazia per un cowboy) è Edi, cui tocca far da balia al più rude Charlie, sempre preso da alcol e testosterone.
Parodico, carico di humor e avventure selvagge, il western di Audiard ci spiazza; a volte freddi e privi di rimorsi, i personaggi si rabbuiano davanti alle loro azioni, o si rattristano per la morte del loro cavallo.
John Morris (Jake Gyllenhaal) e Herman Warm (Riz Ahmed) incarnano l’onesta’ e la sapienza, i fratelli Sisters sono la prepotenza e l’avidità. Audiard ce li presenta attraverso le proprie debolezze e i propri feticci: Eli è il romantico che chiede ad una prostituta di recitare una frase, anziché concedersi senza domande. E’ colui che piega ogni notte, prima di addormentarsi, una coperta rossa regalatogli da un’amante passata, la annusa e fantastica, per poi masturbarsi stringendola a sé. Charlie invece è istintivo e vive dell’oggi, beve con piacere e si lascia andare al vizio. (Un Joaquin Phoenix totalmente a suo agio nella parte).
Svuotato della crudeltà del western, “The Sisters Brothers” parla di umanità e di sogni, di un’America che corre verso la ricchezza e che finisce in mano agli avidi e non agli uomini di intelletto, ma lo fa giocando ogni tanto con la pistola e con le corse al galoppo.
Guarda qui il trailer ufficiale:
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