Tony è un anziano signore, burbero, intollerante, impacciato con la figlia che decide di fare una inseminazione artificiale, divorziato ovviamente, si direbbe sociopatico con una tendenza a vivere nel passato. Un nostalgico.
Da quando ha raggiunto l’età della pensione, ha aperto, in un angolo di Londra, un piccolo negozio di fotocamere Leica usate, che vende e propone con la passione di chi quella passione gliel’ha trasmessa. E in genere in questi casi si tratta di donne. La sua ha il nome di Veronica, la ragazza con cui stava ai tempi dell’università, una misteriosa bionda, cinica, fredda, diretta, cruda, con la passione per la fotografia, per l’appunto.
Questa donna, che da adulta assume il volto di Charlotte Rampling nel film, dagli occhi segnati dal tempo, lo sguardo sempre severo e quell’allure enigmatica, sfingea, consegnerà a Tony una lettera relativa alle volontà testamentarie della madre, che avrebbe voluto lasciargli il diario personale di Adrian, il suo migliore amico.
Tony è quindi costretto a fare un rewind di ricordi, gli anni giovanili, l’amore mai consumato con Veronica, la madre di lei, bizzarra, a tratti infantile, seduttiva, l’amicizia con Adrian e quel traumatico momento in cui gli confesso’ di essersi innamorato della sua bella e impenetrabile Veronica.
Cosa sia successo in quell’arco di tempo, nelle vite dei protagonisti, non ci è dato saperlo, ma dai ricordi di Tony scopriamo che il suo migliore amico si è suicidato, quel ragazzo introverso che definiva la storia come “qualcosa che è successo”, che parlava di suicidio di un ex compagno di scuola perchè aveva scoperto la sua lei incinta, quel giovane biondo dagli occhiali da secchione, dietro cui si celano problemi irrisolti, che ha deciso di suicidarsi tagliandosi i polsi, con una collezione di lamette ben affilate.
Tony non leggerà mai quel diario, Veronica si rifiuterà di consegnarglielo. Nel frattempo la nascita del nipote lo addolcisce, la vicinanza dell’ex moglie lo consola e la scoperta di un figlio di Sarah, la madre di Veronica, quella madre malata, bambina, che lascia in eredità alla figlia un fratellastro con problemi di handicap, lo frastorna e lo copre di sensi di colpa. Da questi, difficile separasene. Il senso di colpa è come una colla a lunga tenuta, nemmeno le intemperie lo sciolgono via. E’ lì, dentro di te, e torna a farti visita, quando qualcuno di importante sparisce dalla tua vita, quando il destino decide di portartelo via o quando il vento decide che è arrivato il momento di riflettere e te lo riconsegna come una foglia secca d’autunno, svolazzante qua e là per le strade, per poi capitare proprio tra i tuoi piedi.
Tony capirà qual è per Veronica, il peso di quel fratellastro tanto somigliante ad Adrian.
“No, non puoi capire” sarà la risposta severa.
Perchè il dolore, a differenza dell’amore, non è condivisibile. Purtroppo.
L’ALTRA METÀ DELLA STORIA regia di RITESH BATRA
dal romanzo di Julian Barnes Il senso di una fine, pubblicato in Italia da Einaudi
con JIM BROADBENT, CHARLOTTE RAMPLING, HARRIET WALTER, MICHELLE DOCKERY, EMILY MORTIMER, MATTHEW GOODE
uscita nelle sale il 12 ottobre 2017
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