Hiroshima Mon Amour è uno dei primi film significativi della Nouvelle Vague, diretto nel 1959 da Alain Resnais. Grazie alla sceneggiatura della scrittrice francese Marguerite Duras, si è avvalso la candidatura all’Oscar come migliore sceneggiatura originale nel 1961.
Hiroshima è la città che fa da sfondo alla storia di due amanti , interpretati da Emmanuelle Riva e Eiji Okada: lei francese, lui giapponese. La donna è una pacifista che non ha vissuto in prima persona gli orrori della guerra, ma ne porta i segni indelebili nel cuore, quando a diciotto anni si innamora perdutamente di un soldato tedesco. Allo stesso modo, il giapponese e architetto si scontra coi ricordi della guerra a causa della famiglia distrutta a quei tempi, e ora non gli resta che impegnarsi attivamente nella ricostruzione della città.
Dal punto di vista tecnico, il film si caratterizza per l’introduzione innovativa dei flashback con i quali i personaggi si muovono continuamente tra presente e passato. I ricordi della devastazione legata allo scoppio della bomba ad Hiroshima si alternano con quelli sentimentali della donna, che rimembra l’amore appassionante vissuto col soldato tedesco in Francia, la cui uccisione la portò quasi alla follia.
Alain Resnais, attraverso una sapiente alternanza di suoni e immagini, ha dato vita ad un vero capolavoro del cinema moderno; il tema del ricordo s’intreccia a quello dell’oblio: i due sono ormai felicemente sposati, e hanno poche ore per rincorrersi per i luoghi della città prima del ritorno di lei in Francia. E di quelle ore non rimarrà nient’altro che l’oblio, per l’ennesima volta. L’opera di Resnais ci insegna che se ricordare è un dovere, dimenticare il passato è una necessità per vivere.