Ragusa Ibla – Domenica 13 giugno, ore 20,00. La cantautrice e scrittrice italiana Levante, nome d’arte di Claudia Lagona, partecipa alla manifestazione letteraria A Tutto Volume, evento che ormai da dodici anni ospita scrittori e artisti noti nel panorama culturale e letterario italiano al fine di presentare i loro lavori più recenti e farsi conoscere dai lettori più da vicino.
A fare da palcoscenico all’evento sono il Duomo di San Giorgio e un cielo rosato. Levante è molto emozionata e sul suo account Instagram scrive: “Metto piede in Sicilia e, qualsiasi punto sia di questa grande isola, penso “sono a casa”.
Indossa un abito bianco con orlo di ricami in pizzo sangallo, mocassini di pelle nera con fibbia dorata, i capelli legati con uno chignon alto e un make-up semplice ma elegante che mette in evidenza i suoi bei tratti siculi.
Levante, intervistata dalla giornalista Amelia Cartia, si lascia andare a un dialogo aperto e confidenziale con il suo pubblico. Spiega da dove nasce il suo nome d’arte: Levante è il soprannome che le deriva da un episodio accaduto nell’estate del ’98 a Palagonia, quando una sua amica la chiama scherzosamente in questo modo, prendendo spunto dal film Il Ciclone di Pieraccioni. Curiosamente questo soprannome ha il significato esattamente contrario a quello del suo vero nome: Levante è colei che si eleva, Claudia è colei che zoppica.
Così sceglie di adottarlo per la carriera da cantante fino a non lasciarlo più. Levante sostiene di essere sempre se stessa e di non scindersi dal personaggio. Le persone infatti l’apprezzano per la sua semplicità e trasparenza.
Proseguendo il suo dialogo con la giornalista e il pubblico, passa poi a parlare del suo ultimo romanzo E questo cuore non mente, edito da Rizzoli. Levante, raccontando della protagonista e delle sue fasi di crescita, sottolinea l’importanza terapeutica della psicoanalisi e di quanto oggi si sottovaluti ancora la forza della mente che influisce nella nostra vita. Parlando della sua esperienza personale afferma che se ne avesse avuto la possibilità avrebbe sicuramente intrapreso la strada terapeutica per superare più facilmente le fasi difficili e tristi della sua vita e per sciogliere nodi troppo complessi per un’adolescente.
All’interno del romanzo Levante fa raccontare alla protagonista Anita diversi eventi, (tra cui la tragica perdita del padre unico punto in comune con la sua vita) e tocca anche temi importanti quali il femminismo e l’uguaglianza di genere e parità dei sessi. Anita è una redattrice in una rivista di moda: bella, giovane, elegante e colta, ma anche tremendamente complicata. Sbaglia spesso, soprattutto quando si tratta di uomini. Dovrà imparare a prendersi cura di sé senza smettere di innamorarsi e di sbagliare scavandosi dentro e facendo i conti con un passato ancora dolorosissimo.
La conversazione tocca anche alcuni tasti importanti per la scrittrice: racconta la sua esperienza in famiglia, condivisa con tante donne, affermando una forte presenza del matriarcato ma con gran rispetto reciproco: “La bellezza di ritrovarsi in un abbraccio familiare non mi ha fatta mai sentire insicura”.
Nonostante vive ormai da molti anni fuori dalla Sicilia, sente ancora l’attaccamento alla sua terra d’origine facendo fatica a portarsi dietro “lo stretto necessario”. Levante eleva il ruolo della scrittura: ogni parola è una colatura d’oro perché mette insieme i cocci rotti e le ferite dell’anima. La scrittura l’ha aiutata spesso a canalizzare il dolore e analizzarlo, ecco perché la considera salvifica, sebbene dopo aggiunga che la prima vera arma salvifica è stata per lei la musica, valvola di sfogo potente e viscerale. Ha musicato in questo modo i suoi diari, soltanto in età adulta ha scoperto il dono del dilungarsi.
E questo cuore non mente è il terzo romanzo di Levante, preceduto da Questa è l’ultima volta che ti dimentico (2018); Se non ti vedo non esisti (2017). Ciascun romanzo ha la propria canzone di riferimento, E questo cuore non mente ha come tappeto sonoro Dall’alba al tramonto. In questo ultimo brano che accompagna l’uscita del romanzo, la protagonista ha davanti i tramonti che vuole veder finire.
“Siamo tutti un tramonto da guardare fino in fondo”.
Levante aggiunge in un suo post: “Questo brano rappresenta tante cose speciali per me, prima fra tutte il coraggio di guardare il giorno che si spegne, vivere la paura della notte sapendo che ritornerà il giorno. Che in ogni fine c’è un inizio, con o senza di noi. Tutto va avanti, andrà avanti, andrà bene. Andrà.”
Con queste sue parole non possiamo far altro che augurarle altri nuovi inizi e un futuro ricco di successi come quelli che ha riscosso fino ad oggi.