a cura di Alessandro Cosma
Le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano nella sede di Galleria Corsini, dal 15 dicembre 2022 al 10 aprile 2023, la mostra Le stanze del Cardinale. Neri Maria Corsini protagonista della Roma del Settecento, a cura di Alessandro Cosma, dedicata a una delle figure principali della vita culturale romana settecentesca, a poco più di 250 anni dalla sua morte.
“Raccontare la storia di Neri Maria Corsini e della sua Galleria”, afferma Flaminia Gennari Santori, direttrice del museo: “è raccontare la storia dell’arte di quell’epoca, facendo rivivere i fasti di una collezione, ammirata e ricercata, che dal Settecento in poi è rimasta pressoché invariata. La Galleria Corsini è infatti una rarità assoluta a Roma e in Italia, fiore all’occhiello delle Gallerie Nazionali di Arte Antica”. Proveniente da un’antica famiglia fiorentina, Neri Maria Corsini (Firenze, 1685 – Roma, 1770), dopo aver frequentato le corti europee di Francia, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Germania, si trasferì a Roma nel 1726, presso lo zio cardinale Lorenzo Corsini, che nel 1730 venne eletto papa con il nome di Clemente XII (1730-1740). Nello stesso anno, presa a sua volta la porpora cardinalizia, Neri Maria divenne progressivamente la figura chiave dell’azione politica e culturale del papa, anche a causa della cagionevole salute di Clemente XII, in qualità di Segretario del Sant’Uffizio, Protettore del Regno d’Irlanda prima e poi della Corona di Portogallo. Impegnandosi attivamente nei rapporti diplomatici per la corte pontificia, dove mise a frutto le relazioni costruite in Europa, la sua influenza si estese progressivamente a quasi tutti gli aspetti del governo, compresi quelli più strettamente legati al mecenatismo.
Partecipò infatti alle grandi imprese edilizie di quegli anni, sia a Roma, da San Giovanni in Laterano alla Fontana di Trevi, che nei territori della chiesa, dove favorisce architetti toscani come Ferdinando Fuga e Alessandro Galilei e giovani romani come Nicola Salvi e Luigi Vanvitelli. Divenne anche uno dei principali artefici di tutela e valorizzazione pubblica del patrimonio, come nel caso dell’acquisizione della collezione Albani e dell’apertura al pubblico dei Musei Capitolini nel 1734, affiancata dalla monumentale – e innovativa – impresa editoriale Del Museo Capitolino (1741-1782), concepita e voluta da Neri Maria Corsini e curata dal suo consigliere e bibliotecario Giovanni Gaetano Bottari per illustrare le collezioni del nuovo museo, sulla scia di quanto già fatto a Firenze con il Museum Florentinum (1731-1766).
Un’altra sua memorabile impresa è stata l’acquisizione dell’ingente collezione della storica Stamperia De Rossi, “sottratta” dal papa nel 1738 ai mercanti inglesi e punto di partenza della Calcografia della Reverenda Camera Apostolica. La dimensione “pubblica” del ruolo delle arti si riverbera in quella che è forse la realizzazione più personale del cardinale Neri Maria: Palazzo Corsini alla Lungara, precedentemente Palazzo Riario, da lui acquistato nel 1736 e trasformato nell’arco di quindici anni in una vera e propria “reggia” europea grazie all’architetto Ferdinando Fuga. All’interno del palazzo trovarono posto la straordinaria collezione di dipinti e sculture, arricchita e allestita da Neri Maria nelle proprie stanze private al piano nobile, e la ricchissima biblioteca di famiglia (oltre 60.000 volumi) che il cardinale volle aprire al pubblico fin dal 1754.
Le sale della Galleria Corsini ancora oggi ospitano parte della collezione della famiglia allestita seguendo proprio l’inventario del 1771 redatto alla sua morte.
La mostra presenta in ognuna delle sale della Galleria un aspetto della vita e dell’azione del cardinale attraverso “oggetti significanti”, capaci di evocare e testimoniarne i diversi aspetti: le Stanze del Cardinale, ovvero il racconto rinnovato dei suoi appartamenti privati; Il Marchese Neri Maria Corsini; Poesia e svago nel giardino; La biblioteca e le raccolte di stampe e disegni; “Trattandosi di illustrar la patria”: la conservazione del patrimonio; La Roma di Clemente XII; Arte, doni e diplomazia; l’Anticamera delle Canonizzazioni; Palazzo Corsini. Una reggia europea.
Saranno esposte oltre 60 opere tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, volumi, lettere e documenti d’archivio provenienti dalla sua collezione, doni diplomatici fatti e ricevuti dal cardinale e i progetti originali di Ferdinando Fuga per la realizzazione del Palazzo alla Lungara, gli inventari settecenteschi originali su cui si basa l’allestimento della Galleria.
La mostra costituisce anche l’occasione per offrire al pubblico un allestimento “rinnovato” delle sale di Neri Maria, che rispetti più fedelmente le originali scelte di gusto fatte dal cardinale, recuperando ed esponendo 19 opere da decenni non visibili al pubblico perché destinate all’arredo di sedi diplomatiche o istituzionali come l’Accademia Nazionale dei Lincei, il C.N.E.L., la Corte dei Conti, la Galleria Borghese, l’I.N.P.S., il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, il Museo VIVE I Vittoriano e Palazzo Venezia, la Prefettura di Roma, la Presidenza della Repubblica, il Senato della Repubblica.
In particolare, torneranno “a casa” opere di grande rilevanza come il Tributo della moneta di Luca Giordano; il Ritratto di Giovanni I Corner di Domenico Tintoretto; la Lucrezia attribuita a Guercino; le due grandi Vedute di Roma di Panini, la Madonna con Bambino e angeli di Carlo Maratti – restaurata per l’occasione – o il Miracolo di San Francesco de’ Regis di Domenico Maria Muratori. Il recupero delle opere appartenenti alla collezione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica per questa esposizione dimostra ancora una volta l’importanza della collaborazione tra le istituzioni nella valorizzazione del patrimonio e nella ricostruzione della storia. Questo nuovo allestimento, con oltre 70 dipinti ricollocati, permetterà di ricostruire con maggiore precisione gli ambienti principali dell’appartamento del cardinale, come la cosiddetta Galleria Nobile, la Camera del Camino o l’Alcova, e di riproporre per la prima volta l’Anticamera delle Canonizzazioni, ovvero la sala dedicata da Neri Maria Corsini alle opere celebrative della canonizzazione del 1737 di cui fu protagonista.
Completano il percorso espositivo alcuni prestiti prestigiosi di opere che nel corso dei secoli hanno lasciato il palazzo, come lo straordinario Ritratto di Neri Maria eseguito a Parigi da Hyacinte Rigaud in prestito dalla Collezione Corsini di Firenze; le grandi tele di Paoli Anesi: Veduta del porto con Villa Corsini e Villa Albani e Veduta di Villa Costaguti e Villa Pamphilj tra Anzio e Nettuno, commissionate dal cardinale, che tornano per la prima volta a via della Lungara da una collezione privata inglese; La Visione delle Tre Croci della beata Caterina de’ Ricci, bronzo di Massimiliano Soldani Benzi della Collezione d’Arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e restaurato per l’occasione; la Sibilla, un mosaico di Mattia Moretti in arrivo dalla Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti, Firenze; il Ritratto di Giovanni Gaetano Bottari di Giovanni Domenico Campigli, il Ritratto del Cardinal Neri Maria Corsini di Anton David, e stampe, volumi e disegni della sua biblioteca, come Figura maschile china di spalle di Gian Lorenzo Bernini o la Madonna e santi di Fra’ Bartolomeo. Altri prestiti importanti sono quelli ricevuti dall’Accademia Nazionale dei Lincei, dall’Archivio della famiglia Corsini di San Casciano in Val di Pesa, dall’Istituto Centrale per la Grafica e dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Nel contesto della mostra è prevista la pubblicazione di un volume dedicato a Neri Maria Corsini curato da Alessandro Cosma e da Ebe Antetomaso che uscirà nel corso del 2023.