E’ dai ringraziamenti, che in genere si leggono e compaiono alla fine, che potrebbe iniziare la storia di questo libro, è dai ringraziamenti che potremmo arrivare alla morale di questa folle storia, da quel “Grazie Filippo di Sant’Angelo in Vado, che per primo mi baciò nell’estate del 1992 anche se in realtà, mi rivelo’ subito dopo, voleva limonare con un’altra che però non c’è stata. Filippo è giusto che tu sappia che anche tu eri la mia seconda scelta.”
E così, Valentina Ricci, voce del programma radiofonico seguitissimo dal pubblico italiano “Pinocchio”, insieme a La Pina e Diego, scrive un libro, “Le posizioni dell’amore”, il romanzo della sua vita, delle sue buffe cadute, quelle reali e quelle morali, delle sue avventure, quelle oniriche e quelle sessuali, un racconto da leggere tutto d’un fiato perché è come una lunga conversazione con l’amica del cuore, quella che si confida con te senza riserve e senza pudori. Ed è per questo che l’amiamo.
Valentina Ricci mette in piazza il suo diario di vita, le sue sfighe (ah ma che liberazione ammettere apertamente le proprie sventure), i suoi pensieri più segreti, le conversazioni più sconce con gli amici del cuore (soprannominati “Le schifose”), i silenzi della sua casetta di Milano, quando in via Sempione Valentina si trasferisce per fare l’editor freelance.
Travolgente e dannamente ironica, vi sembrerà di conoscere Valentina da una vita attraverso questo libro, vivrete con lei le sue sbronze, le sue serate attardandosi col bianco fresco sempre versato nel calice, i suoi spritz a tutte le ore, rimedi post sbornia, le chat di gruppo, le Tinderate, lo slang con gli amici che parlano di uomini come fossero degli agenti immobiliari:
“Andrea etichettato come Completamente ristrutturato, piano alto, classe energetica A+++; attico triesposto con portineria e ascensore“, metafore che scommetto diventeranno virali per tutti quelli che passeranno in lettura “Le posizioni dell’amore”.
E poi vogliamo metterli i “quando ti sposi?” dei genitori? Valentina passa in rassegna tutti gli ostacoli che una donna sui trenta deve scavalcare quando è ancora single e i pasticci in amore non tardano ad arrivare. Fino a quando decide che “Sticazzi”, e che la vita vera è libertà, è seguire la propria natura, è pensare prima a se’ stessi che agli altri, che non è egoismo ma sano amor proprio, che i trucchetti non servono a niente nella coppia, che “essere unici” è più sexy di un push up per le tette.
Un romanzo leggero, divertente, irriverente, che è un po’ la storia di tutte noi, le rivincite in amore, i due di picche, i pianti in solitaria, ma dove viene esaltata sempre, costantemente, l’importanza dell’amicizia. Gli amici sempre presenti al fianco di una Vale pasticciona, delusa o arrabbiata, quelli che ti portano la boccia di vino per festeggiare ma anche per dimenticare, quelli che si presentano in tuta a casa tua con vodka e patatine che in tv danno “l’Isola dei famosi”, quelli che sanno sempre come stai perché vivono i tuoi umori e perchè te lo chiedono, che non è mica scontato.
E allora Valentina è una donna fortunata, nonostante le lotte, nonostante la sventatezza, nonostante la ricerca incessante di “quello giusto” che la portasse all’altare, che pare anche averlo trovato ora il fidanzato e chissà, chissà quali sono ora le sue “posizioni dell’amore”…