BRIAN ENO X TRENTINO

“Sono inglese, ma diversamente da tanti miei connazionali mi sento europeo, e sono più felice nel definirmi europeo che non inglese. Da ragazzo in Inghilterra sentivo battute sugli italiani, sul caos del paese e della politica; arrivando in Italia, ho visto Trento, una città che funziona e che lavora, e tanta gente felice, allora penso che forse abbiamo sbagliato noi”.

Con queste parole l’artista inglese Brian Eno ha inaugurato oggi a Trento Three installations for Buonconsiglio e 77 Million Paintings for Beseno, le istallazioni multimediali site-specific realizzate negli spazi storici del Castello del Buonconsiglio e di Castel Beseno nell’ambito del progetto “Brian Eno x Trentino”.

Il progetto inedito “Brian Eno x Trentino”, fortemente voluto dalla Provincia autonoma di Trento, è organizzato dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara, con la collaborazione del Castello del Buonconsiglio e di Trentino Marketing e la produzione di Alessandro Albertini e Giuseppe Putignani, animerà la città di Trento fino a novembre.

Qui diversamente da come avviene di solito, ho lavorato molto sui luoghi e sugli spazi, da un piccolo studio all’interno del Castello del Buonconsiglio ragionando su ciò su cui mi interessa indagare, ovvero la relazione tra la musica e lo spazio, e su come la musica può “creare un luogo”. Qui per la prima volta ho sperimentato un metodo nuovo: la long song, ovvero l’incontro tra la musica ambient e la voce. Sicuramente voglio tornare in Trentino da turista e godermi questi magnifici paesaggi che ho potuto ammirare venendo in treno”. Afferma Brian Eno.

Raccogliendo le suggestioni degli spazi del Castello del Buonconsiglio, simbolo di Trento, negli splendidi spazi dei Giardini del Magno Palazzo, Cortile dei Leoni e Sala dei Vescovi, l’artista ha realizzato Three Installations for Buonconsiglio (dal 19 agosto fino al 6 novembre), installazione site-specific che si compone di una serie di opere ideate sulla base degli spazi che le ospitano, per creare al loro interno un flusso dinamico di suoni e visioni. Installate in punti chiave del castello e integrate in essi, le opere di Eno dialogano con gli ambienti circostanti e accompagnano i visitatori in un percorso che, sovrapposto a quello espositivo museale, offre loro un’esperienza d’ascolto sinestetica unica e irripetibile.

Si comincia dal piano terra del castello, dai Giardini del Magno Palazzo, con l’audio scultura per i Giardini del Magno Palazzo, evoluzione dei “classici” Speaker Flowers, originariamente destinati agli spazi interni. Muovendo sempre dal medesimo concept, ossia creare ambienti tranquilli in luoghi altrimenti affollati, l’opera si è evoluta in corso di realizzazione e ha così potuto raggiungere gli spazi esterni. “L’opera è composta da tre brani che ho composto per l’occasione e che ho “imprigionato in tre vasi di terracotta”, spiega Brian Eno. I tre brani inediti, attraverso un ciclo di note e suoni in continua evoluzione, proiettano il visitatore in un’atmosfera di quiete idealizzata.

Al primo piano, quattro altoparlanti posizionati strategicamente all’interno del Cortile dei Leoni diffondono nello spazio del giardino pensile Music for Cortile dei Leoni, installazione audio con musiche originali, dove per la prima volta compare la voce della figlia più giovane di Eno, composte dall’artista appositamente per il Castello del Buonconsiglio. 

Infine al terzo piano, nella Sala dei Vescovi, trova dimora Face To Face, ultima opera (in termini cronologici) nell’esplorazione di schemi casuali e possibilità di combinazione condotta da Eno per produrre opere d’arte inaspettate e insolite. L’opera nasce da un piccolo gruppo di fotografie di volti reali: 18 persone realmente esistenti, ciascuna catturata in una singola fotografia. E riflette sul concetto di “andare e venire” legato ai cicli della vita. 

Grazie a un software appositamente sviluppato, l’immagine passa lentamente da un volto reale a un altro, in un processo di cambiamento pixel per pixel, generando una lunga catena di “nuovi esseri umani”, nella quale persone che non sono mai esistite realmente incrociano altri esseri umani, al ritmo di 30 ogni secondo. In questa versione sono nati 36.000 nuovi volti.

Castel Beseno è invece teatro di una spettacolare installazione audiovisiva su larga scala: 77 Million Paintings for Beseno, adattamento specifico ed espansivo dell’opera d’arte più popolare di Eno, 77 Million Paintings. L’artista ha infatti scelto le maestose Mura Est di Castel Beseno come “tela” su cui animare le infinite combinazioni visive della sua opera più celebre. Concepito come “musica visiva”, 77 Million Paintings è un paesaggio di suoni e immagini in continua evoluzione, nato dalla continua ricerca di Eno sulla luce come mezzo artistico e sulle possibilità estetiche offerte dal software generativo. Questa installazione musicale e luminosa, in continua evoluzione e su larga scala, si evolve lentamente davanti al pubblico, che può identificarla come un dipinto convenzionale, pur consapevole che la stessa combinazione di immagini non potrà essere mai più vista.

77 Million Paintings riflette l’approccio “generativo” di Eno alla creazione artistica: «Una delle cose che mi attira fortemente dell’arte generativa è l’idea che si tratti di una cosa così grande, con così tante variazioni, che nemmeno l’artista può (pre)vedere tutte le possibilità. […] Fin dai miei primi esperimenti con la luce e il suono, alla fine degli anni Sessanta, non ho mai smesso di essere affascinato dai risultati sorprendentemente intricati, complessi e imprevedibili prodotti da semplici sistemi deterministici. Dalla semplicità nasce la complessità. Questa è per me l’idea più incredibile della teoria dell’evoluzione e della cibernetica. John Cage una volta disse: “La funzione dell’arte è imitare la natura nel suo modo di operare” e questo è stato un obiettivo per me durante tutta la mia vita lavorativa.»

77 Million Paintings for Beseno è un’opera spettacolare che, attraverso la proiezione di una combinazione di quadri in continua evoluzione, crea una “pittura di luce” sulle Mura Est di Castel Beseno (una superficie di circa 1.500 m2 – 100 m x 15 m). Ogni venerdì e sabato, dal 19 agosto al 10 settembre 2022, saranno organizzati otto eventi serali di presentazione al pubblico dell’opera. Sotto il cielo stellato, dal Campo dei Tornei, gli spettatori potranno abbandonarsi e perdersi tra milioni di combinazioni di quadri e musiche.

Biografia di Brian Eno

Compositore, produttore, artista visivo e attivista, Brian Eno è diventato famoso a livello internazionale all’inizio degli anni Settanta come membro fondatore della band britannica RoxyMusic, esperienza cui han fatto seguito una serie di album solisti e collaborazioni con altri artisti. Il suo lavoro come produttore include album con Talking Heads, Devo,U2, Laurie Anderson, Nico, Marianne Faithfull, James e Coldplay, mentre la sua lunga lista di collaborazioni include registrazioni con David Bowie, Jon Hassell, Harold Budd, John Cale, David Byrne, Grace Jones, Karl Hyde, James Blakee, più recentemente, con suo fratello Roger, in Mixing Colors(Deutsche Grammophon, 2020). Nell’agosto 2021 i due fratelli si sono esibiti assieme per la prima volta, davanti a un pubblico estasiato all’Acropoli di Atene. Gli esperimenti visivi di Brian Eno con la luce e il video procedono in parallelo alla sua carriera musicale, con mostre e installazioni in tutto il mondo. Ad oggi ha pubblicato oltre quaranta album di sua musica ed esposto le sue opere in tutto il mondo, dalla Biennale di Venezia al Ritan Park di Pechino, dal Centre Pompidou di Parigi al Marble Palace di San Pietroburgo, dagli Arcos da Lapa di Rio de Janiero alle vele della Sydney Opera House. È membro fondatore della Long Now Foundation, fiduciario di Client Earth e patron di Videre Est Credere. Nell’aprile 2021 ha lanciato Earth Percent, col fine di raccogliere fondi dall’industria musicale per alcuni degli enti di beneficenza di maggior impatto che lavorano sull’emergenza climatica.

INFO 

https://www.brianenoxtrentino.com/