August Sander pubblica il suo primo libro fotografico nel 1929: una selezione di 60 ritratti dalla serie “People of the Twentieth Century”. Fotografò durante il periodo fascista, con non pochi problemi sia a livello personale che professionale; suo figlio, membro del partito di sinistra Sozialistischen Arbeiterpartei Deutschlands (SAP) fu arrestato nel 1934 e condannato a 10 anni di prigione. Morì in quello stesso luogo nel 1944.
Il libro di Sander venne sequestrato perché i ritratti rappresentavano un uomo diverso da quello proposto dal regime nazista, uomini e donne imperfetti per lo standard dittatoriale.
Oggi tutte le fotografie rimaste dell’autore, verranno interamente raccolte al Moma di New York. Grazie alla generosità della famiglia Sander, 619 immagini entreranno per sempre a far parte della storia, una storia che racconta il talento di un fotografo e la tristezza di un’epoca. Una Germania nazista sciorinata attraverso ritratti tra la fine dell’800 e la prima metà del Novecento.
Fotografie di uomini mangiati dalla fame e dalla rassegnazione, anziani deturpati, ciechi, poveri contadini sporchi di lavoro, donne imbruttite dalla tristezza, tutti fotografati senza menzogne, nella loro integrità, nella loro dignità, nella loro imperfezione.