Seal U DM-i : il plug-in secondo BYD

Dopo il lancio della versione Full-electric BYD presenta in questi mesi sul mercato italiano la versione ibrida Plug-in denominata DM-i, che sfrutta la nuova tecnologia ibrida della casa cinese.

Si tratta di un SUV di grandi dimensioni, essendo lunga 4.80 metri, con tanto spazio all’interno e una buona capacità di carico, adatta a tutta la famiglia.

Le motorizzazione prevede un 1.5 turbo benzina da 130 cv che può arrivare a 218cv per la versione a trazione posteriore con un solo motore elettrico, oppure a 324 cv nella versione con due motori elettrci della versione 4wd.

La batteria è da 18,3 kWh e consente un’autonomia in modalità elettrica dichiarata di 70 km che risulta molto comoda per gli spostamenti nei centri urbani, dove la filosofia emissioni zero meglio si sposa con le normative antinquinamento.

Gli interni sono curati in ogni dettaglio, con materiali di pregio e un buon assemblaggio generale con l’ampio touchscreen da 15,6 pollici a rotazione elettrica che domina la plancia, offrendo un’esperienza davvero unica e multimediale, che prevede anche Apple Car Play.

L’innovativo sistema ibrido di BYD si basa su una filosofia di “elettrico prima di tutto” dove i motori elettrici sono i principali responsabili della trazione mentre il motore termico interviene solo in casi particolari, come la richiesta di maggior potenza o per andare a ricaricare la batteria quando necessario.

Tre sono le modalità di guida disponibili: Full Electric, l’auto funziona come un veicolo elettrico puro. In modalità Hybrid Serie, il motore elettrico alimenta la trazione mentre il motore termico carica la batteria quando necessario. In modalità Hybrid Parallela, entrambi i motori (elettrico e termico) partecipano alla trazione, con il termico che ricarica la batteria se necessario. Questa tecnologia ottimizza l’efficienza, con il motore termico che ha un’efficienza del 43% e un’efficienza totale del sistema di circa il 97%.

Su strada ciò che più colpisce sono il confort di guida, con uno sterzo forse un pò troppo leggero e la taratura morbida delle sospensioni, molto apprezzate nei lunghi viaggi e un pò meno nella guida sportiva, che però non e la natura vera della Seal U. Detto ciò la stabilità in curva è buona anche nelle curve più strette, sebbene presenti un leggero rollio dovuto alla sua taratura che predilige il comfort e la rigenerazione dell’energia in frenata è efficace, contribuendo a mantenere la batteria carica .

La versione Boost accelera da 0 a 100 km/h in 8,9 secondi e raggiunge una velocità massima di 170 km/h. La versione Design, più potente, accelera da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi per una velocità massima autolimitata a 180 km/h.

Prezzi a partire da 43.000 euro sino ai 49.000 della Boost a trazione integrale.

Subaru Solterra: integralmente elettrica

Subaru da sempre è sinonimo di 4×4, vetture a trazione integrale che hanno fatto la storia anche nel mondiale Rally.

La nuova Solterra continua questa tradizione abbinandola alla tecnologia full-electric, prima volta assoluta per la casa delle pleiadi, un’ambizioso progetto condiviso con Toyota.

Le somiglianze con la cugina Toyota BZ4 soprattutto nelle vista posteriore e laterale sono notevoli e anche le dimensioni sono generose, sfiorando i 4.70 metri di lunghezza e 1.85 metri di larghezza.

Le linee spigolose e i numerosi inserti in plastica nera ne esaltano l’originalità, donandole un tocco di sportività e dinamicità, doti che emergono anche nella guida su strada.

Internamente la prima cosa che salta all’occhio è la configurazione della plancia, con la strumentazione digitale lontana dal volante e molto vicina al parabrezza, dall’aspetto curato e dalla grafica chiara, con molte informazioni al suo interno.

Nella parte centrale trova invece posto lo schermo dell’infotainment da 12,3″ che racchiude le info sulla multimedialità e quelle della navigazione, con una superficie in piano black che viene ripresa anche in altre parti degli interni.

Molto bello e originale il nuovo volante tagliato sia nella parte superiore che in quella inferiore, molto sportivo e pratico nell’utilizzo, che permette una maggiore visibilità dello schermo a led davanti ad esso.

Interni Solterra

I sedili sono rivestiti in ecopelle, a regolazione elettrica (con memorie per il guidatore) e sono anche riscaldabili, cosi come quelli posteriori.

L’infotainment comprende Apple Car Play e Android auto, il grande tetto in vetro dona poi una buona luminosità a tutto l’abitacolo e lo spazio a bordo non manca, soprattutto nella parte posteriore, dove troviamo tantissimo spazio per le gambe. Buono anche il volume del bagagliaio, rigorosamente con apertura elettrica.

Sulla versione della nostra prova, quella più accessoriata, erano presenti anche i bellissimi cerchi in lega da 20″ ed i fari full led.

La Solterra è equipaggiata con due motori sincroni trifase a magneti permanenti, posizionati sui due assi che garantiscono cosi la trazione integrale, il tutto alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 74,1 kWh alloggiato nel pianale.

La potenza generata è di 218 CV, mentre la coppia massima è di 336 Nm disponibili fin da subito, per un’accelerazione da 0 a 100 in 7,6 secondi e una velocità massima autolimitata a 160 km/h, più che sufficiente per una vettura totalmente elettrica.

Presente, come in altre Subaru, il sistema X-Mode che, in base al terreno che ci si trova ad affrontare, gestisce la ripartizione della coppia per avere il massimo grip, a seconda che ci si trovi su neve, fango o sterrato.

Per le discese più ripide ed impegnative viene in aiuto il sistema Grip Control, un mantenitore di velocità che può essere impostato su diversi livelli cosi da permettere al guidatore di concentrarsi sulla guida senza pensare a dosare acceleratore e freno.

Su nuova Solterra sono presenti tutti gli Adas di ultima generazione, come cruise control adattivo, mantenimento della corsia e frenata di emergenza, oltre all’S Pedal, la guida a singolo pedale, con la macchina che togliendo il piede dell’acceleratore rallenta rigenerando le batterie.

Per quanto concerne i consumi e l’autonomia, nel ciclo combinato WLTP, è di 465 chilometri nella versione 4E-xperience coi cerchi da 18 pollici, mentre sono 434 chilometri nella versione 4E-xperience+ con quelli da 20 pollici. Il consumo che abbiamo riscontrato durante la prova si attesta intorno ai 23,5 kWh/100 km nella versione top di gamma, garantendo un’autonomia massima di poco superiore ai 350 chilometri effettivi.

I prezzi partono da circa 59.800 euro per la versione entry-level sino ai 64.000 della top di gamma della nostra prova.

Citroen C5X: viaggiare sul velluto

“Si viaggiare..” cantava Lucio Battisti negli anni settanta, che oggi sarebbe un sottofondo perfetto per la colonna sonora di presentazione della nuova C5X di casa Citroen, una vettura nata per viaggiare nel massimo comfort.

Da sempre Citroen è stata capace di creare vetture che hanno fatto della comodità e dello spazio interno il loro punto forte, il loro marchio di fabbrica.

La nuova C5X ne è la conferma ancora una volta, vettura straordinariamente comoda, ben rifinita e curata nei dettagli interni, molto spaziosa e con una linea inconfondibile e decisa, che la rende diversa da tutta la concorrenza, perchè Citroen è sempre stata cosi, ama stupire con linee innovative e uniche nel loro genere, una anticonformista di natura.

La nuova C5X provata di recente era equipaggiata con un motore ibrido plug-in di ultima generazione, capace di abbinare un motore termico di 1.6 litri da 180cv ad uno elettrico da 81 Kw per un totale di 225cv e una velocità di punta che supera i 230 km/h.

Diverse le possibilità di guida disponibili, che vanno dalla modalità ibrida, dove i due motori lavorano insieme, alla modalità full-electric che riesce a muovere la vettura per circa 50 km senza l’ausilio del motore termico, sino alla modalità sport che sfrutta al massimo la potenza dei due motori per garantire prestazioni di tutto rispetto regalando un maggior divertimento di guida.

il design della C5X

Il cambio automatico è l’EAT 8 rapporti e l’erogazione del motore è sempre lineare e pronto nella risposta, così come è buona la capacità delle sospensioni Advance Control di copiare le asperità stradali che in questo caso sono di tipo attivo e possono contare sugli smorzatori idraulici progressivi rendendo la vettura estremamente confortevole e comoda nei lunghi viaggi.

La Citroën C5 X è l’ammiraglia della casa francese e con i suoi 4,81 metri di lunghezza risulta imponente e importante nelle dimensioni, sebbene le linee volute dai designer francesi la rendano filante e più snella di quello che in realtà risulta, donandogli un carattere deciso e originale, unico nel suo segmento.

Interni curati, materiali di buona qualità e sedili estremamente confortevoli sono solo alcuni degli aspetti che rendono questa nuova C5 una vettura nata per viaggiare nel massimo del comfort, per rendere il viaggio un’esperienza unica e rilassante, ed in effetti noi che l’abbiamo testata lungo il percorso autostradale da Milano a Roma possiamo dire che alla fine del viaggio eravamo davvero riposati e rilassati, come se avessimo viaggiato in prima classe.

Presenti a bordo tutti gli Adas di ultima generazione, dall’assistente alla corsia, al cruise control adattivo, sino al controllo degli angoli ciechi e la retrocamera per i parcheggi più impegnativi.

Rivestimento dei sedili in ecopelle, regolazione elettrica e riscaldamento per gli stessi, cerchi da 19″, Apple Car Play, tetto panoramico e fari full led sono solo alcune delle dotazioni del modello che abbiamo provato.

Il cruscotto digitale non è tra più grandi del segmento ma in compenso è presente un enorme head up display a colori che proietta le informazioni sul parabrezza su una superficie di ben 21 pollici, che risulta molto comodo nel caso si utilizzi il sistema di navigazione.

Gli accumulatori della Citroën C5 X si ricaricano in sette ore collegandosi via cavo a una presa di casa (che fornisca 1,8 kW), e in meno di 4 ore da una a 3,7 kW. Volendo per 400 euro si ottiene il caricatore integrato da 7,4 kW, cosi da una colonnina pubblica servono meno di due ore per arrivare al 100%. 

Oltre alla versione Plug-in possiamo trovare in gamma due motorizzazioni ibride che montano un 1.2 tre cilindri da 130cv e un 1.6 da 180cv, entrambe con cambio automatico ad 8 rapporti.

Prezzi a partire da circa 33.000 euro per la 1.2 entry-level, sino ad arrivare ai 48.000 euro della versione della nostra prova.

Bentley’s convertible philosophy

Immaginatevi per un attimo di trovarvi nelle Highlands, in un angolo di Scozia tra i più aspri e selvaggi della nazione, poco abitato, caratterizzato da montagne e colline brulle e spoglie, punteggiate solo da cespugli d’erica che, quando fiorisce, dona un caratteristico color viola al paesaggio, tra laghi ricchi di storia e leggende e castelli medioevali incantevoli.

Questi luoghi dal fascino inconfondibile, nel nord più estremo del Regno Unito, sono gli scenari perfetti per immaginarsi alla guida di una cabrio dal fascino intramontabile, come la Continental GTC, che vive anch’essa di storia e tradizione da più di cento anni.

Proprio la sua storia ha reso Bentley uno dei marchi più prestigiosi al mondo, fatto di modelli che sanno unire esclusività, comfort e prestazioni sportive, come forse nessuna altra vettura del panorama automobilistico mondiale.

D’altronde chi acquista una vettura del genere vuole possedere qualcosa di unico che lo possa distinguere da tutto il resto, in modo unico ma senza eccessi, perchè per apparire non sempre bisogna ostentare o eccedere e in questo a Crewe sono dei veri maestri, creando oggetti unici per i loro fortunati clienti.

L’eleganza è insita in ogni Bentley e nella versione cabrio viene ancor più esaltata dalle linee filanti e morbide che le donano un’aspetto elegante e sportivo allo stesso tempo, un connubio perfetto che sempre troviamo in ogni vettura della casa inglese.

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Anche gli interni sono in puro stile Bentley, dove l’uso di materiali pregiatissimi come pelle, radica di noce e carbonio, si fondono insieme tra loro, donando quell’eleganza che solo una Continental sa regalare, perchè ogni minimo dettaglio è studiato per essere in sintonia con il prestigio della vettura, creando un’ambiente che non trova eguali nel mondo automotive.

A questo aggiungiamo che per ogni Bentley è possibile optare per una serie di personalizzazioni che spaziano dalla scelta delle colorazioni per la carrozzeria, sino alle innumerevoli combinazioni di pelli pregiate, fatte su misura per ogni singolo cliente; perchè sono proprio questi dettagli che fanno la differenza e trasmettono quel senso di lusso e esclusività che caratterizza ogni Bentley.

Il reparto che si occupa di queste personalizzazioni è la divisione Mulliner, che si distingue per una serie di aggiornamenti che rendono ancora più esclusive le vetture della casa britannica, come la griglia “Floating Diamond”, una vera e propria opera d’arte in metallo che si può ordinare sia in versione cromata che in versione nero opaco, cosi come i cerchi da 22″ con un design specifico, disponibili anch’essi in nero lucido oppure in grigio tungsteno.

Mulliner prevede 101 colori per la colorazione esterna, più alcune tinte personalizzabili su richiesta del cliente, mentre per gli interni possiamo optare tra 15 tonalità principali per le pelli, 11 colori secondari e sei esclusivi colori Accent, oltre a 3 finiture tecniche.

Per quanto concerne la motorizzazione, la Continental GTC è equipaggiata col propulsore 4 litri biturbo da ben 550 cv di potenza e una coppia di 770 Nm che le garantiscono uno 0-100 km/h in 3.9 sec. e una velocità massima di 318 km/h, numeri impressionanti visto anche la massa della vettura, che sfiora i 2.800 kg.

Nonostante ciò la vettura si muove sempre agilmente in ogni situazione di guida, (grazie anche ad un sofisticato sistema di trazione integrale) che può essere più rude e nervoso se la spingiamo al limite, docile e regale se vogliamo goderci un viaggio a cielo aperto, grazie alle varie modalità di guida che si possono selezionare dalla consolle centrale, che sono in grado di cambiare il carattere ed il comportamento della vettura.

Proprio questa doppia anima è ciò che contraddistingue una vera Bentley, una vettura “bipolare” per usare un eufemismo, che sa adattarsi ad ogni situazione e ad ogni stile di guida, un mix che molto piace ai clienti Bentley.

Da sempre l’obbiettivo di Bentley è quello di creare vetture eleganti, veloci, confortevoli e dall’indiscussa unicità, qualcosa di veramente esclusivo che possa distinguersi dalla massa, che nel caso della versione cabrio possiamo dire essere riuscito nel migliore dei modi, avendo dato vita ad una vettura davvero unica, iconica e dal fascino totalmente British.

Mini Countryman: a new age is coming

Arriva sul mercato italiano la terza generazione della mini countryman, lanciata per la prima volta da Bmw nel 2010 che nel corso di questi ultimi anni ha riscosso un enorme successo tra il pubblico di mezzo mondo.

Cresce nelle dimensioni, ora più lunga, più alta e più larga della versione precedente, disponibile anche nella versione full-electric, che si va ad aggiungere alla versioni ibride a benzina.

Non perde il DNA di ogni mini, ovvero divertente, dinamica, versatile e ora ancora più spaziosa e adatta a tutta la famiglia, sia in città che negli spostamenti più lunghi.

La motorizzazione elettrica è equipaggiata con una batteria da 66,45 kWh abbinata alla trazione integrale ALL4, che garantisce un’autonomia di 430 km e una potenza massima di ben 313cv, per una velocità massima limitata elettronicamente a 180 km/h e uno 0-100 km/h che avviene in 5,6 secondi.

La vettura è completamente nuova rispetto alla versione precedente, con linee ancora più nette rispetto al passato e con un nuovo frontale ora più imponente ed importante, un posteriore con il nuovo montante C, con logo ALL 4 e fari posteriori a led con la grafica che può essere variata nello stile a seconda dei gusti personali.

Mini è una vettura iconica, che ha fatto la storia dell’automobile dettando le mode del momento, attraversando diversi momenti storici, condividendoli con le varie generazioni a cui è sempre piaciuta perchè originale, spregiudicata e sempre tanto trendy.

Oggi si rinnova e resta al passo con i tempi, elettrificando la propria gamma, nel rispetto dell’ambiente e delle nostre città, usando materiali riciclati per gli interni e rendendo più sostenibili le proprie fabbriche di produzione.

L’interno è volutamente minimal con l’immancabile strumento circolare al centro della plancia, ora con schermo Oled da 240mm dotato di sistema Mini Operating System 9 e nuovo assistente vocale “Hey Mini” .

Al di sotto dello schermo touch trovano posto alcuni tasti fisici che includono il selettore del cambio, il tasto per la gestione delle varie modalità di guida e quello per l’accensione della vettura.

La nuova Mini Countryman è dotata di sistemi Adas di secondo livello, cerchi in lega dedicati che possono arrivare sino alla misura di 20″, sedili sportivi, fari a Led anteriori e posteriori, sistema HI-FI Harman Kardon e telecamera posteriore abbinata ai sensori di parcheggio, oltre ai molti accessori disponibili a richiesta per personalizzare al meglio la propria Mini, tra cui i vari pacchetti che in Mini vengono denominati: XS, S, M, L e Xl e comprendono vari optional.

La ricarica avviene tramite presa di corrente continua fino a 130kW, e può essere ricaricata dal 10 all’80% in soli 30 minuti, oppure presso una normale presa domestica. Come detto l’autonomia dichiarata dalla casa è di circa 430 km ma può variare a seconda dell’utilizzo e delle condizioni meteo, come per tutte le vetture elettriche.

Su strada risulta divertente, soprattutto nei percorsi misti e nelle curve, dove risulta agile, scattante e sempre pronta nella risposta, grazie alla trazione integrale e ai 313 cv che spingono tanto e le permettono accelerazioni brucianti.

Se non si volesse optare per la versione elettrica, della nostra prova, si può scegliere tra diverse motorizzazioni ibride con motore termico a benzina o diesel, che vanno dai 163 ai 300 cv della JCW.

I prezzi di listino partono invece da 35.000 euro per la versione 1.5 a benzina sino ai 55.000 circa della versione elettrica All 4 con due motori elettrici da 313cv.

The Flying Spur: british excellence

L’iconica ammiraglia di Bentley diventa ibrida Plug-in

Il lusso non è per tutti e in Bentley questo lo sanno da sempre.

Sin dalla sue origini Bentley ha sempre prodotto vetture esclusive riservate a pochi fortunati.

Possedere una Bentley significa entrare a far parte di un mondo esclusivo, dove tutto è costruito alla perfezione, con cura maniacale per ogni minimo dettaglio che difficilmente troviamo in altre vetture.

Eleganza, stile e esclusività sono ciò che da sempre contraddistingue le vetture di Crewe.

In questi ultimi anni, grazie alla strategia Beyond 100, a Crewe si sono concentrati sempre di più sull’elettrificazione della propria gamma, partendo nel 2016 con la versione plug-in riservata a Bentayga per arrivare ad oggi con la versione dedicata alla Flying Spur, compiendo un ulteriore passo in avanti verso le “zero emissioni” del 2030.

L’ammiraglia della casa britannica monta un motore termico da 2.9 litri biturbo da 416cv e 550 Nm di coppia abbinato ad un motore elettrico da 100 kW per una potenza complessiva di 544cv e 750 Nm di coppia massima, numeri che le garantiscono uno 0-100 km/h in soli 4,1 secondi e una velocità massima si 285 km/h.

Grazie alla batteria da 18 kWh si riescono a percorrere quasi 50 km in modalità elettrica che risultano molto utili nei percorsi cittadini, dove l’attenzione per il rispetto dell’ambiente è maggiore.

Inoltre grazie alle diverse modalità di guida si può decidere se sfruttare la sola marcia elettrica, quella ibrida o quella sportiva, che garantisce il massimo delle prestazioni e permette di ricaricare la batteria del motore elettrico.

Salendo a bordo ci caliamo in uno degli abitacoli più esclusivi disponibili oggi sul mercato, dove pelle, materiali pregiati e legno di primissima qualità convivono insieme, il tutto assemblato in maniera maniacale da artigiani di primordine, perchè in fabbrica a Crewe molti componenti sono ancora assemblati manualmente, come la tradizione del marchio impone.

Naturalmente troviamo anche una parte di componentistica elettronica e digitale, come il grande schermo davanti al guidatore che sostituisce i classici tachimetri e il display centrale rotante, che permette di nascondere lo schermo digitale andando a preferire la più classica strumentazione analogica a tre indicatori, oppure optando per il pannello chiuso che va ad allinearsi con le finiture dell’abitacolo .

Per quanto concerne le dotazioni di sicurezza troviamo tutti gli ADAS di ultima generazione, come il controllo del mantenimento di corsia, il controllo dell’angolo cieco, il cruise control adattivo, la frenata d’emergenza e persino il Night Vision ad infrarossi per la guida notturna ed i fari full led e per la prima volta è dotata di sterzo elettronico e trazione integrale “Bentley Dynamic Ride” che permette una maneggevolezza di guida davvero munica.

Per quanto riguarda il comfort troviamo i sedili riscaldati, raffreddati con regolazione elettrica e funzione massaggio, sia per i sedili anteriori che per quelli posteriori, un sistema Hi-Fi fornito da Naim che regala un suono “spaziale” all’interno dell’abitacolo.

Proprio al posteriore in casa Bentley hanno riservato una grande attenzione, con la configurazione che prevede i canonici cinque posti o in alternativa la più esclusiva versione a quattro posti, completa di bracciolo centrale con schermo dedicato per regolare le funzioni dei sedili, il massaggio, il riscaldamento o il raffreddamento degli stessi, il controllo della climatizzazione di bordo, rigorosamente a quattro zone separate, l’apertura e la chiusura delle tendine laterali, sino all’apertura del grande tetto panoramico.

Inoltre è possibile scegliere un sistema di intrattenimento posteriore che comprende due grandi schermi posti nei sedili anteriori connessi tramite Wi-Fi alla vettura, dove è possibile tenere sotto controllo tutte le funzioni principali oppure godersi un film o ascoltare della buona musica tramite le varie piattaforme disponibili , grazie anche alle cuffie bluetooth di cui la vettura è dotata.

Inutile dire che la scelta degli optional e delle personalizzazioni è infinita, cominciando dai tessuti interni, passando per le modanature, per arrivare alla scelta delle colorazioni esterne, ogni cosa su di una Bentley può essere personalizzata, perchè il concetto di lusso è anche questo.

Ogni viaggio a bordo di Flying Spur regala un’esperienza unica, il comfort di bordo non trova eguali in altre vetture, la silenziosità interna è garantita dai vetri a doppio strato e da un motore che suona dolcemente senza la benchè minima vibrazione.

La flying Spur, sebbene sia una grande ammiraglia di rappresentanza che potrebbe far pensare ad una guida con autista in realtà è stata pensata per essere guidata e apprezzata dal suo fortunato possessore, avendo come tutte le Bentley una doppia anima, elegante e sportiva allo stesso tempo, un connubio vincente.

Sin dalle sue origini Bentley è stata pensata per essere una delle vetture più esclusive e prestigiose in assoluto, per trasmettere quel senso di lusso unico e inarrivabile, ma senza eccessi o esagerata opulenza, perchè eleganza a volte è anche discrezione, capacità di apparire senza ostentare troppo.

Addio a Totò Schillaci: eroe delle notti magiche

Salvatore Schillaci, per tutti Toto’, alla fine non ce l’ha fatta e si è arreso alla malattia che da alcuni anni lo aveva colpito.

Nato a Palermo nel 1964 tra qualche mese avrebbe compiuto sessant’anni.
Tutti lo ricordano per quella sua esultanza con gli occhi “sbarrati” durante Italia – Austria , quando entrato dalla panchina segnò il goal decisivo, che permise alla nostra Nazionale di vincere la partita inaugurale dei mondiali del 1990.
A volte per diventare un’eroe non basta una vita, a Totò bastò quel mondiale del ’90, che fece sognare una nazione intera, portandoci fino alla semifinale e alla conquista del terzo posto, diventandone il capocannoniere con ben sei reti.

Nella sua Palermo iniziò a dare i primi calci ad un pallone, sino ad approdare ai rivali del Messina in serie B, dove sotto la guida di un grande allenatore come Zeman si mise in luce, tanto da essere attenzionato da una grande del nostro calcio come la Juventus.
Nulla è stato regalato a Totò, si è sempre conquistato tutto con grande fatica, sudore e dedizione per ciò che faceva, sino a diventare un grande del pallone, culminato con quello splendido mondiale del 1990 quando a suon di gol ha dimostrato a tutti cosa era capace di fare.

La sua umiltà, la continua voglia di migliorarsi e il grande amore per il calcio lo hanno reso un esempio per tanti giovani che hanno avuto la fortuna di giocare con lui.
Nel 1989 approdò alla Juventus dei grandi, dove vi entrò in punta di piedi, con la solita umiltà e voglia di crescere, di confrontarsi con delle vere e proprie leggende di quel periodo, cominciando dall’allenatore Dino Zoff passando per i compagni di squadra Brio, Casiraghi, Rui Barros, Zavarov e Marocchi, solo per citarne alcuni.
Grazie a quella stagione positiva con la Juventus riuscì a strappare la convocazione nella nazionale di Vicini e a prendere così parte ai mondiali del ’90, il suo vero trampolino di lancio, quelle che poi sono diventate le sue notti magiche.

Totò Schillaci

Chiunque lo abbia conosciuto lo descrive come una persona semplice, tranquilla, professionale e dal cuore grande, una di quelle persone che avendo dovuto conquistarsi tutto con la fatica, la gavetta, il sudore, ha saputo dare il giusto valore alle vittorie e ai successi ottenuti nel tempo, rimanendo sempre umile e orgoglioso delle proprie origini.
Si dice che se sai da dove arrivi, sarà più facile raggiungere il traguardo che ti sei prefissato. E Totò sapeva benissimo dove avrebbe voluto arrivare e con la sua perseveranza e costanza è riuscito ad arrivarci, senza sconti o raccomandazioni, senza aiuti esterni ma solo grazie alla sua forza di volontà.

Totò era così, un ragazzo semplice ma convinto dei propri mezzi, che sul campo ha saputo dimostrare ciò che valeva .
Nell’ultimo periodo abbiamo perso diverse leggende del nostro calcio, da Paolo Rossi a Gianluca Vialli; perdiamo un altro grande uomo, una vera e propria star del nostro calcio.
Non dimenticheremo mai quelle notti passate davanti al teleschermo a guardare quella nazionale, quelle partite al cardiopalma, che grazie ai mitici ragazzi ci hanno fatto soffrire, gioire e urlarle a squarciagola, con gli occhi sbarrati di Totò e le note di quella canzone che alla fine è diventata l’inno di quel periodo, le notti magiche.
Grazie Totò per quello che ci hai regalato, per quello che hai saputo trasmetterci con il tuo amore per il calcio ma sopratutto per la vita.
Siamo sicuri che anche lassù saprai trovare la tua strada, perché le leggende non muoiono mai.
Ci piace ricordarti mentre corri, gridando tutta la tua felicità ad una nazione intera.
Buon viaggio bomber.

McLaren e Luxia Yacht icone di lusso e sportività

McLaren e Luxia Yacht icone di lusso e sportività

Recentemente un noto costruttore di supercar durante un’intervista ha dichiarato Le persone amano le cose inutili, cose di cui in realtà non avrebbero bisogno”.

Alcune di queste cose, possono identificarsi nelle supercar e nelle imbarcazioni di lusso, che non sono essenziali per la nostra vita di tutti i giorni, ma che il solo fatto di poterle possedere ci fa sentire felici e appagati, le viviamo come un punto di arrivo, come una conquista, un desiderio cresciuto dentro ognuno di noi che alla fine diventata realtà.

Inutile e essenziale sono spesso contrapposti ma quando l’inutile ci permette di realizzare un sogno, allora per noi diventa essenziale, diventa un traguardo per gli sforzi fatti per arrivare a possedere ciò che fino a poco prima era solo un sogno, perché l’inutile a volte è proprio il desiderio di possedere qualcosa.

Nel mondo automobilistico sono molte le icone che hanno fatto sognare intere generazioni, così come nello yachting alcune imbarcazioni hanno affascinato per la loro bellezza intramontabile sfidandosi nella ricerca dell’eleganza e della joie de vivre.
McLaren e Luxia Yacht producono vere e proprie opere d’arte e sono votate a diventare nel tempo delle vere e proprie icone, simili per vocazione, differenti per utilizzo, unite da eleganza e sportività permettono a loro possessori di vivere emozioni uniche.

Quello che oggi non è sicuramente inutile è guardare al rispetto dell’ambiente, al mondo che ci circonda, cercando di fare il possibile per migliorarlo giorno dopo giorno, per noi stessi ma soprattutto per le generazioni che verranno. In quest’ottica McLaren si sta avviando verso l’elettrificazione della propria gamma di Supercar e una delle prime vetture a rientrare in questa nuova strategia di mercato è la Artura, che quest’anno ha visto il lancio della versione Spider. 
Il nome è la sincrasi ( in inglese ) delle parole Art and Future, perché in effetti la nuova Artura è una vera e propria opera d’arte con linee futuristiche.

Mc Laren Artura

Anche per il cantiere Luxia Yachts il nome deriva da due parole latine: lux (luce) e luxus (lusso), e guida le scelte del brand, perché chi sceglie uno yacht di Luxia sceglie design, eleganza, sportività cosi come chi sceglie una
Mc Laren. I due nuovi modelli che LUXIA YACHTS presenterà saranno in acqua tra qualche settimana e ad avvalorare quello che probabilmente sarà un vero successo sono le vendite di due esemplari del 375 Luxia, acquistati da due fortunati neo armatori, i quali, vedendo semplicemente i progetti, hanno voluto essere certi di poter navigare per primi su queste fantastiche carene. 

La nuova Artura è equipaggiata con un motore termico, V6 3 litri biturbo, che da solo eroga 585 CV e 585 Nm di coppia, mentre il motore elettrico utilizzato da Artura è di tipo a flusso assiale e produce 95 CV con 225 Nm di coppia, per un potenza complessiva di 680cv.

Prestazioni da vera Supercar con un’ accelerazione da 0-100 km/h che avviene in soli 3 secondi e una velocità massima autolimitata a 330 km/h, numeri che si raggiungono anche grazie ad un peso contenuto in soli 1480 kg.
Internamente, ai lati del cruscotto di Artura, troviamo poi due selettori dai quali è possibile selezionare la taratura delle sospensioni e il comportamento dei due motori, regolabili su quattro diversi livelli:

EV, ovvero la marcia con la sola spinta elettrica, Comfort, dove motore termico ed elettrico lavorano insieme per massimizzare l’efficienza, fino alle modalità Sport e Race, dedicate alla guida più sportiva, dove viene erogato il massimo delle prestazioni e della potenza, pensati per un uso in pista della vettura. Per quanto concerne l’unità elettrica, Artura vanta un pacco batteria è di 7,4 kWh, posizionato dietro i sedili per non compromettere il bilanciamento dei pesi, ricaricabile da una normale presa di casa, in circa due ore e mezza che le garantiscono un’autonomia in “total electric” di 35 km. Inoltre, sfruttando la marcia col solo motore termico attivato, si può andare a ricaricare la power-unit elettrica, in modo da averla completamente a disposizione quando la si vorrà usare nei centri abitati o nelle zone a traffico limitato.
Provandola su strada quello che più stupisce è l’agilità tra le curve, merito della monoscocca in carbonio e di uno sterzo molto preciso e diretto, dato dal fatto che McLaren è rimasta uno dei pochi costruttori rimasto fedele al servosterzo idraulico, mentre la grande maggioranza delle auto sportive utilizzano oggi comandi elettrici.

Luxia Yacht

LUXIA YACHTS i due modelli

Il modello LUXIA 375 come afferma il Direttore Commerciale Filippo Braccoè una dichiarazione di eleganza e versatilità, pensato per la navigazione prolungata e per vivere il mare anche di notte.”

La presenza dell’Hard Top di serie garantisce un’ottima protezione e conferisce all’imbarcazione una forte identità in poco più di11.50 metri lift. 
Su Luxia, la forma a V dello scafo permette un’esposizione inferiore alle correnti marine e dal vento, a vantaggio della stabilità di rotta, resistenza e durata nel tempo sono le due parole che meglio descrivono ciò che abbiam provato quando siamo andati a vedere lo stato avanzamento lavori in cantiere.

Filippo Bracco ci conferma che i lavori stanno procedendo come da programma e il risultato ottenuto finora è del tutto in linea con i diktat che il cantiere si è posto. 
Oltre al modello LUXIA 375 il cantiere sta per concludere i lavori anche sulla MONACO che a differenza del LUXIA 375 , assume le connotazioni di un elegante Runabout con la carena delle stesse dimensioni ma con uno spirito decisamente sportivo e grintoso. Luxia 375 Monaco è un viaggio nell’esclusività, dove ogni dettaglio sa di libertà senza compromessi.

Sul modello LUXIA 375 si potranno montare diverse tipologie di motorizzazioni:

• 2 Motori Mercury 300cv

• 2 Motori Mercury 350cv con Joystick

• 2 Motori Mercury 280cv con Joystick entro-fuoribordo

• 2 Motori Yanmar 370cv con Joystick entro-fuoribordo

Mentre sulla LUXIA MONACO si potranno avere:

• Motori Mercury 280cv con Joystick entro-fuoribordo

• Motori Yanmar 370cv con Joystick entro-fuoribordo

McLaren Artura e Luxia Yacht sono due eccellenze ingegneristiche nei loro rispettivi settori, in grado di creare oggetti davvero unici per i loro fortunati clienti.

interno Luxia Yacht

Avenger Hybrid: new entry in casa Jeep 

Avenger Hybrid: new entry in casa Jeep 

Con la versione Hybrid, Jeep amplia la gamma del piccolo Suv che ora ha di serie il cambio automatico e un Motore 1.2 tre cilindri turbo benzina da 100 CV mild-Hybrid, ai quali si aggiunge un piccolo motore elettrico in grado di svilupparne altri 30. 

Si tratta di un sistema ibrido un po’ diverso dal solito, perché è dimensionato come un mild ma simile ad full, in quanto permette all’auto di muoversi solamente in elettrico per circa 1 km fino a un massimo di 30 km orari. 

Questo permette buone prestazioni e ottimi consumi, sia nel ciclo misto che nel ciclo urbano.

Nella versione Summit, molto ricca di accessori , troviamo  anche i sedili elettrici con la funzione massaggio (per il conducente), il tetto apribile panoramico e i cerchi da 18”, oltre ad Apple e Android Car Play, fari a led e tetto bicolor. 

Avenger piace tanto, infatti è costantemente sul podio delle vetture a benzina più vendute.

D’altronde la sua linea giovane e sportiva, i suoi interni minimal ma dal disegno accattivante, i suoi motori tecnologicamente avanzati e in linea con le nuove tendenze “green”, non potevano che sancire un successo del genere. 

Piace a tutti, uomini e donne, giovani e meno giovani, amanti dei cross-over e non , insomma è la classica vettura a 360′.

Jeep sono anni che non sbaglia il lancio di una vettura: Renegade, Compass, Il mitico e iconico Wrangler, il nuovo lussuosissimo Grand Cherokee, per arrivare appunto all’ultima nata Avenger, aspettando le nuove Ricon e Wagoneer S, una bomba full-electric da 600 cv di potenza che siamo sicuri stupirà molti, sono stati successi incredibili che hanno conquistato il pubblico di mezzo mondo. 

Jeep incarna al meglio lo spirito avventuroso e selvaggio, e sebbene si viva in città affollate e caotiche, Avenger dimostra di essere a proprio agio anche in queste situazioni. 

Non dimentichiamoci poi che a breve farà la comparsa sul mercato europeo anche la versione 4xe spinta da un motore 3 cilindri 1.2 mild hybrid a 48 volt da 136 CV abbinato al cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti all’interno del quale è posto un motore elettrico da 28 CV, che muove le ruote anteriori, mentre un secondo motore elettrico e’ montato sull’asse posteriore e sviluppa 28 CV che portano la potenza complessiva a 190cv e un accellerazione da 0-100 km/h in 9,5 secondi e una velocità di punta di oltre 190 km/h. 

Avenger e’ una vettura dinamica, sportiva , maneggevole e comoda nei lunghi spostamenti, parca nei consumi ma con prestazioni di tutto rispetto. 

Che restiate in città o decidiate di spostarvi al mare o in montagna lungo sentieri innevati, Avenger saprà condurvi alla meta in tutta sicurezza con il suo spirito yankee,  perché Jeep più di altri ama il nostro pianeta e la natura che ci circonda.  

Nuovo Grand Cherokee: il Suv per eccellenza

Nato nel lontano 1992,  oggi e’ giunto alla sua quinta generazione, con la nuova versione elettrificata Plug-in da 380cv.

Per prima Jeep decise di lanciare nei primi anni novanta, questo concetto di fuoristrada,  elegante e confortevole che allo stesso tempo mantenesse però tutte le doti fuoristradistiche che ogni Jeep deve avere . 
Da subito riscosse un grande successo in tutto il mondo, tanto che ad oggi ne sono state vendute più di sette milioni

La nuova generazione mantiene le solite dimensioni generose, con 4.91 mt. di lunghezza e 2.14 mt. di larghezza con un peso di poco superiore ai 2.500 kg che non la penalizza affatto in termini di prestazioni e dinamicità di guida , grazie ad un motore termico da 2 litri turbo da 272 cv abbinato ad un modulo ibrido ricaricabile che ne aggiunge altri 108, per un totale di 380cv di potenza massima e una coppia di 637 Nm. 

Comoda , veloce e sicura, la nuova Grand Cherokee sa destreggiarsi al meglio in ogni situazione e su ogni tipo di fondo stradale, risultando molto comoda nei lunghi tragitti autostradali, sicura in fuoristrada e nei sentieri fangosi, così come nei percorsi innevati o su quelli sabbiosi.

Nulla può fermare una vettura nata per essere a proprio agio in ogni situazione , anche quelle più estreme, regalando momenti unici a contatto con la natura, perché nessun altro come Jeep sa incarnare quel senso di avventura e amore per l’ambiente.

Oggi con l’ettrificazione di tutta la gamma, Jeep saprà condurvi in luoghi unici e incontaminati, nel massimo del silenzio e nel rispetto dell’ambiente che vi circonda.

Perché elettrificazione significa rispetto per l’ambiente e per il nostro pianeta, migliorare il nostro modo di vivere e quello delle generazioni che verranno. 

Salendo a bordo della Grand Cherokee la qualità percepita  è elevatissima e si vede subito che si tratta di un’ammiraglia, con rivestimenti ricercati e dotazioni di prima categoria, materiali di altissima qualità, con finiture in pelle quasi ovunque e sedili molto larghi e morbidi, a regolazione elettrica, riscaldati, ventilati e anche massaggianti, (anche per i passeggeri posteriori) che renderanno il viaggio un’esperienza unica e piacevole .

Sempre internamente, colpiscono poi i tre grandi schermi digitali che trovano posto davanti al guidatore, al centro della plancia e persino davanti al passeggero, che potrà così selezionare direttamente le varie funzioni dell’ infotainment, della navigazione e della climatizzazione . 

Per quanto riguarda la guida è possibile scegliere tra le diverse modalità, da quella auto sino alla sport, più quelle  dedicate alla guida in fuoristrada, che vanno dal fango alla sabbia sino ai fondi innevati . 

Inoltre si ha la possibilità di  bloccare il differenziale e anche l’altezza da terra può essere regolata azionando le sospensioni pneumatiche, regolabili su diversi livelli di altezza, per destreggiarsi al meglio in ogni situazione .

Esteticamente la nuova Jeep richiama le linee e le forme tipicamente americane, con un design moderno e sempre iconico, come deve essere ogni Grand Cherokee. 

I gruppi  ottici anteriori sono ora a tecnica led completa, con fascio adattivo in grado di illuminare al meglio la strada davanti a noi. Anche al posteriore sono stati rivisti i gruppi ottici, ora più sottili, lineari ed eleganti, sempre a tecnica Led che si congiungono idealmente con una modanatura nera lucida che allarga la vista del posteriore.

Il motore elettrico è composto da una batteria da 17,3 KWh che garantisce una guida in “total electric”  di quasi 50km, per muoversi al meglio nei centri urbani e nelle zone ZTL. 

Da quel 1992 di tempo ne è passato davvero tanto, ma la classe e lo stile sono rimasti invariati e ancora oggi Grand Cherokee rimane un punto di riferimento nel segmento, mantenendo inalterata la sua nomea di vera e propria icona . 

Ancora una volta Jeep ha saputo stupirci con una vettura eccezionale che siamo sicuri riscuoterà  lo stesso successo delle sue antenate.

Nuova Crosstrek : sempre più green 

Nuova Crosstrek : sempre più green 

Subaru lancia sul mercato la Nuova Crosstrek , erede della precedente XV, che sul mercato italiano aveva ottenuto un buon successo , rappresentando il 50% delle vendite totali di Subaru.

Dal 2011 sono state 2,2 milioni le unità vendute nel mondo, di cui 127.000 in Europa e 17.000 in Italia. Ce lo racconta in una breve intervista durante la presentazione ufficiale a Nembro, Nicola Torregiani che dal 20 dicembre è diventato il primo Ceo e Presidente italiano di Subaru Italia.

Per Subaru la nuova Crosstrek rappresenta il segno della continuità e dello sviluppo tecnologico di questa vettura di “segmento C” che tanto piace al pubblico, per il suo spirito sportivo e avventuroso, capace di destreggiarsi in ogni situazione, sia su asfalto che nel traffico cittadino, e nei fuoristrada più impegnativi o su neve: in poche parole una vettura a 360 gradi , come spesso avviene per le vetture delle pleiadi. 

Giovane, dinamica e dall’anima esuberante la nuova Crosstrek ha nuovi montanti, ora più sottili, a vantaggio di una migliore visibilità e nuovi pannelli a prova di rumori e vibrazioni, che le garantiscono maggiore insonorizzazione e un miglior  confort di marcia.

Le dimensioni restano quasi le stesse: 4.49 di lunghezza, 1.80 di larghezza e 1.60 di altezza con un passo leggermente aumentato a 2.67 ed un bagagliaio, che va dai 330 ai 1.315 litri.

All’interno trova posto il nuovo tablet centrale da 11,6 pollici, dal quale si controlla praticamente tutto, anche la selezione dell’ X-mode per le diverse modalità di guida . 

Nuovi i sedili, rivestiti in ecopelle, regolabili elettricamente e riscaldabili per i mesi più freddi, così come il volante. 

Completano l’allestimento il tetto in vetro apribile elettricamente e i cerchi in lega dal nuovo disegno da ben 18”. 

Sotto il cofano troviamo l’immancabile boxer 4 cilindri benzina, da 136 CV e 182 Nm di coppia, abbinato all’elettrico da 16,7 Cv e 66 Nm ed al cambio a variazione continua Lineatronic, numeri che consentono buone prestazioni e ottimi consumi. 

Diversi sono poi i sistemi di assistenza alla guida, con una terza telecamera frontale che raddoppia, letteralmente, la capacità del sistema, ora in grado di centrare da solo la carreggiata; la frenata automatica d’emergenza, che prima ti avvisa, poi rallenta e frena l’auto automaticamente, in caso di rischio.

Nuovi anche il cruise control, che consente di settare quasi tutto, anche la distanza con il veicolo che precede e il radar, che ci aiuta negli incroci.

Tre sono gli allestimenti previsti per il nostro mercato : Style, Extra e Premium, con il listino che va da 37.900 a 42.150 euro.

Sempre Nicola Terregiani ci racconta che Crosstrek diventera’ ancor più importante per Subaru,  perché è la vettura che traghetterà il brand verso l’elettrico.

Elettrico su cui anche Subaru ha investito molto, con ben 10 miliardi di euro destinati alla realizzazione di una fabbrica in Giappone per la produzione di auto 100% elettriche e di “6 nuovi modelli entro il 2026”.