Lanvin: non convince il debutto di Bouchra Jarrar

Non convince del tutto il debutto del designer Bouchra Jarrar, fresco di nomina in casa Lanvin dopo l’addio alla maison di Alber Elbaz.

L’eredità lasciata dal couturier non è certo facile da fronteggiare e forse Bouchra ha agito come avrebbe dovuto fare un debuttante che ha l’obbligo di convincere una platea orfana di un grande stilista.

La collezione, difatti, appare un gradino sottotono rispetto alla passate proposte dell’azienda.

Seguendo la fisionomia della maison, Jarrar sbircia negli archivi di Lanvin proponendo sulla passerella capi minimalisti, dalla foggia maschile, abiti trasparenti e capispalla (come il chiodo) che donano un allure rock alla collezione.

Criticare l’operato di Jarrar appare dunque ancora primitivo. Il rodaggio di Bouchra sarà giustificato solo con la presentazione della prossima collezione.

 

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Fonte cover madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Vionnet: il minimalismo sfila a Parigi

La collezione primavera/estate 2017 di Vionnet si presenta all’insegna delle sovrapposizioni. Il denim, tessuto principale di questo défilé, scandisce un progetto creativo basato su sovrapposizioni di svariati tessuti e sui colori tenui.

La femminilità della donna Vionnet si concentra su abiti prettamente casti e minimali. Il soprabito kimono in seta, un vezzo sulla passerella, è stato abbinato ad un top di pizzo e un abito bianco plissettato a maniche lunghe.

Il mood casual della collezione si riflette nelle giacche oversize ma un abito verde con frange,porta la collezione ad esiti estetici desunti dagli anni ’20.

Accenni di sensualità sono stati riservati alla tunica semitrasparente con dettagli gold che caricano l’intera linea di un sufficiente allure sofisticato.

Sensuali risultano i long dress da gran soiree in lussuosa seta che leggeri accarezzano le curve della donna, librando nell’aria.

 

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Fonte cover Madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Maison Margiela. Con John Galliano gli alieni sfilano a Parigi

Se qualcuno, un giorno, diede l’appellativo di “Pirata della moda”  a John Galliano, un motivo valido ci sarà.

L’eclettico della moda, quello che tutto può e tutto ottiene ha creato una collezione primavera/estate 2017 per Maison Margiela all’altezza del suo estro.

Estremamente libero da ogni canone estetico, fatiscente nelle regole dettate dalla moda, questo défilé tocca tanti piccoli appigli di ispirazione. Una sciarpa in lana diventa magicamente un top, come nelle migliori tradizioni dadaiste, il parka di organza delinea un’avvincente codice estetico vittoriano. Se la cuffia anni ’20 diventa un bizzarro copricapo, i gioielli cuspidi ai lobi delle modelle rimandano al magico e al quanto avventuristico mondo degli alieno.

Tutto è così teatrale. I tailleur si vestono di macro cabochon e la tuta da sub viene arrotolata mostrando un pattern surrealista. Il tulle è stato aggrovigliato, rendendolo vaporoso e goffrato. Sembra quasi plastificato.

Sovrapposizioni scalmanate di tessuti completamenti distanti per consistenza, creano effetti volumetrici non ordinari.

Il tartan si avvicenda a broccati pregiati creando un diktat affascinante ed equilibrato.

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Fonte cover Madame le Figaro

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Rochas: il grande trionfo di Alessandro Dell’Acqua

Priva di orpelli ed eccessi eclatanti, la collezione primavera/estate 2017 di maison Rochas, disegnata dal poliedrico Alessandro Dell’Acqua, nasconde un’aurea di purezza dentro le volumetrie conferite gli abiti.

Leggeri e vaporosi come fossero nuvola, gli abiti disegnati in occasione di questa edizione della Parigi Fashion Week raccontano di una donna romantica, fuori da un tempo cronologico dettato dalla contemporaneità.

Una soluzione da applaudire visto che sempre più spesso le collezioni presentati sulle passerelle toccano i vertici dell’esasperazione forzata delle linee.

Ad ispirare questa collezione è stato Erwin Blumenfeld, celeberrimo fotografo tedesco, considerato un pioniere della fotografia artistica del XX secolo.

Gli abiti fiabeschi disegnati dal tulle a pois vengono accostati al magico tocco della seta che confeziona un leggiadro abito sottoveste  decorato da balze che segnano la scollatura.

In particolare, la fluidità dei capi conferisce alla collezione un’aurea irreale di magnifico romanticismo.

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Fonte cover Madame le Figaro

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Nehera: il neo brand che sta conquistando Parigi

Dopo aver lavorato per Hugo Boss, The Row ed Hermes, lo stilista Samuel Drira, nel 2014, fonda la griffe Nehera.

Il successo del brand è così rapido che presto arriva a sfilare alla  Paris Fashion Week.

Durante questa edizione propone una collezione primavera/estate 2017 divertente e ricca di volumetrie.

Un défilé scandito da sovrapposizioni e linee abbondanti. Il blazer sembra poggiare delicatamente sul corpo delle modelle come un dipinto surrealista.

Capi asimmetrici si avvicendano a gonne midi abbinate a top crop con dettaglio nodo pronto a disegnare gradevoli spalline.

L’intera linea è stata impostata su toni neutri che interagiscono con tinte intense come il blu ed il rosso, recando alla collezione un quid in più.

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Fonte immagini Madame le Figaro

Chiara Boni presenta la sua nuova fragranza

Dopo più di vent’anni dal lancio della sua prima fragranza, Chiara Boni presenta durante la Milano Fashion Week il suo nuovo ed attesissimo profumo.

Chiara Boni, questo è il suo nome, è stato ispirato dai freschi e rigogliosi giardini fiorentini, colorati e profumati da teneri boccioli di rose. Alla delicatezza di questo tono olfattivo si affiancano note legnose e muschiate per un risultato che esprime la femminilità della donna pensata dalla celebre stilista fiorentina.

 

boniprofumo

Un packaging estremamente raffinato, minimale. Una bottiglia rivelatrice del senso estetico della designer oramai molto apprezzata  non solo in Italia ma anche in America dove sfila con tanto clamore durante la New York Fashion Week.

La fragranza che è stata presentata durante un party esclusivo nella boutique Chiara Boni Le Petit Robe sarà acquistabile in formato 100ml proprio in via Sant’Andrea a Milano, sede del monomarca.

 

 

Fonte cover vanityfair.it

#enjoythefrontrow: ne La Rinascente sfilano le grandi griffe

Con l’hashtag #enjoythefrontrow, La Rinascente di Milano lancia un nuovo format che permetterà di avvicinare con più vigore la moda alla gente comune.

Dall’11 al 15 ottobre 2016 marchi come Francesco Scognamiglio, N°21, Antonio Marras, Diesel, Manuel Facchini, Giuseppe Zanotti Design e Paula Cademartori, presenteranno in anteprima le loro collezioni ad un pubblico più vasto, quello esente dal calendario ufficiale della moda generalmente riservato a stampa e buyer.

 

Manifesto di #enjoythefrontrow (fonteimmagine ilsole24ore)
Manifesto di #enjoythefrontrow (fonte immagine ilsole24ore)

 

 

La brillante idea porta il nome di Paola Bottelli responsabile di Moda24 e giornalista del Sole 24 ore che ha chiesto il supporto di Camera Nazionale della Moda Italiana e Unicredit, Banca della Moda.

I primi ad inaugurare questa innovativa kermesse saranno le giovani griffe San Andres Milano, Marcobologna, Alberto Zambelli e Daniele Calcaterra appartenenti al progetto Fahion Lab di Unicredit.

Per assistere alle sfilate che si terranno nello spazio Annex de La Rinascente e poter così incontrare gli stilisti delle rinomate griffe, bisognerà accreditarsi sul sito dello store. Avranno priorità le richieste di accredito ai già possessori di La Rinascente card.

 

 

Fonte cover thebeautyduckling.com

Il debutto di Anthony Vaccarello in Saint Laurent

Già con la collezione autunno/inverno 16-17, maison Saint Laurent aveva mostrato tutto il suo legame per gli anni ’80, filone che oggi è più vivido che mai nella collezione primavera/estate 2017 presentata a Parigi in occasione della Parigi Fashion Week.

Il debutto di Anthony Vaccarello nell’azienda non ha lasciato dubbio alcuno. Gli archivi della maison sono stati scandagliati mantenendo la fisionomia di Saint Laurent.

I capi proposti in passerella hanno un’anima rock, forte e dirompente. Ricordano la bellezza androgina di Grace Jones, modella per Yves Saint Laurent negli anni ’80.

La pelle è stata elaborata per creare goffrature che animano le maniche a prosciutto.

Il fil rouge che lega la collezione è lo scollo a cuore che regala estrema femminilità a top in pelle rigida o resi lucenti da un tripudio di paillettes.

Gli eighties risplendono negli abiti in lurex dorati o negli mini dress da sera costellati da maxi pois gold.

L’immancabile blazer maschile si fa sartoriale e la stampa animalier si tinge di una tonalità green che va in contrasto con il black del tulle.

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Fonte cover Madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Dsquared2 pronti ad unificare le collezioni uomo e donna

Dopo aver sfilato a Milano con la collezione primavera/estate 2017, i gemelli Dean e Dan Caten  di Dsquared2 hanno annunciato che nel gennaio 2017 unificheranno le collezioni uomo e donna, presentando in questo modo solo quattro eventi all’anno.

La decisione è nata dopo il successo dell’evento che i due stilisti avevano organizzato per festeggiare il ventennio della griffe, tenutosi l’anno scorso.

 

Dettaglio look collezione SS 17
Dettaglio look collezione SS 17

 

 

In sostanza, si preannunciano due pre collezione e due main per seguire l’andamento del fashion world ed accomodare, dunque, le esigenze del mercato.

I designer canadesi escludono ad oggi la possibilità di abbracciare la filosofia del see now by now ritenuta al momento controproducente per il bene del marchio.

 

 

Fonte cover the-talks.com

Gabriele Colangelo si ispira a Dianna Molzan

Eleganza firmata Gabriele Colangelo.

La collezione primavera/estate 2017 presentata a Milano propone una serie di capi morbidi, femminili e raffinati.

L’ispirazione di Colangelo giunge dalle tele della pittrice americana Dianna Molzan e il risultato è visibile a tutti. Le fogge bon-ton della linea presentata durante la Milano Fashion Week lasciano generosamente spazio alla modernità dei capi squarciati da brandelli di stoffa tagliati ed assemblati per creare intrecci importanti.

La sartorialita’ dei capi è facile da individuare nelle applicazioni in pizzo che percorrono e decorano blazer dal taglio maschile, over coat ed abiti fluidi.

Esasperante sono le lunghezze delle maniche.

Tonalità pure, infine, sono state utilizzate per questa collezione: il bianco ottico si alterna alla carta da zucchero, al tape ed al blu intenso.

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Fonte immagini vogue.com

Milano Fashion Week. Sfila l’utility wear di Marni

Volumi estremi che confutano un’assoluta leggerezza. Studi di proporzioni e di sovrapposizioni. Una collezione che lascia il segno, quella di Marni.

Tutto l’eclettismo della designer Consuelo Castiglioni culmina in un’esasperazione delle ampiezze; con abiti che fanno trapelare un certosino studio di forme e proporzioni per sfidare la forza di gravità.

La primavera/estate 2017 dell’azienda gioca su colori tenui ora intervallati da papaveri stilizzati o pattern astratti.

Non c’è spazio per la femminilità: tutto è uno scorrere di metri di tessuti imbastiti e cuciti per creare vere opere d’arte.

La confusione delle sovrapposizioni viene accentuata da ampie tasche esterne che fuoriescono dai capi che spesso diventano vere e proprie borse da stringere in vita.

La modernità di questa collezione viene mitigata da plissettature generose che conferisco al défilé una vaga reminiscenza rétro.

Accenni di femminilità  vengono trascritti nelle calzature che, con i cristalli che le illuminano, rappresentano l’unico nodo femminile di una collezione prettamente utility wear.

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Fonte immagini vogue.com