Happy end per Sinead O’Connor. La cantante irlandese, data per dispersa da domenica 15 maggio, è stata ritrovata ieri dalla polizia di Chicago.
La notizia è stata diramata da Rté News, attraverso un tweet: “Sinead O’Connor è stata ritrovata sana esalva.”
Al momento, sono ancora sconosciute le cause dell’allontanamento di Sinead; Eric Peterson, portavoce del dipartimento di polizia del sobborgo di Wilmette, ha tranquillizzato i famigliari e i fans della cantante, limitandosi a dichiarare: “sta bene e non è più considerata scomparsa o in pericolo“.
Pare che la cantante di “Nothing compares 2 you” si trovasse negli USA per partecipare ad una protesta nel North Carolina, dopo l’approvazione di una legge che limita i diritti delle persone transessuali.
La tormentata Sinead O’Connor, in passato, pare abbia sofferto di depressione, sorta a causa di un’infanzia travagliata che l’ha resa vulnerabile in età adulta. Fu lei stessa a rivelare gli abusi sessuali ai danni della sua persona in età adolescenziale e per tale motivo, più volte ha criticato la Chiesa per non sostenere abbastanza la comunità cristiana.
Si teme per la vita di Sinead O’ Connor. La cantante irlandese, ha fatto perdere le sue tracce da 24 ore quando, in sella sulla bici, era uscita per fare una passeggiata all’ora di pranzo.
Il timore che si sia tolta la vita, cresce di ora in ora e trova fondamento seguendo la vita turbolenta della cantante che già nello scorso novembre, minacciò il suicidio lasciando tutti nello sgomento per alcune ore. In quel tempo, Sinead affidò il suo malessere su Facebook, scrivendo: “C’è un limite a quello che ci si può aspettare che una donna possa sopportare. Quello che è stato fatto a me è terribilmente crudele. Ho preso un’overdose. Non c’è altro modo per ottenere rispetto. Sono in un albergo da qualche parte in Irlanda sottoun nome finto.”
Una lotta continua, quella di Sinead: una donna troppo sensibile da sapersi difendere dagli attacchi del mondo esterno. Il successo, il fallimento nella sfera sentimentale, le sofferenze continue legate alla battaglia per ottenere la custodia del figlio Shane.
L’allontanamento di Sinead, potrebbe essere collegato alla querela dell’attore Arsenio Hall a seguito di accuse diffamanti che la cantante ha mosso nei suoi confronti, dichiarando di essere il fornitore della droga che Prince e lei stessa, avevano assunto in passato.
Ad indagare sul caso, la polizia di Chicago che purtroppo lascia poche speranze sull’evolversi della situazione.
Al momento dell’allontanamento, la cantante indossava pantaloni di pelle e una maglietta grigia con la scritta Irlanda.
“Jonathan con la sua passione per le stampe e i colori è unico, la sua estetica e il suo amore per le donne, il fatto di volerle rendere belle e affascinanti, traghetterà con successo DVF verso il futuro.”
Con queste parole, Diane von Furstenberg, annuncia la nomina di Jonathan Saunders a direttore creativo dell’omonimo marchio fondato dalla stilista nel 1970.
Saunders, dopo la breve ma intensa esperienza lavorativa come designer del suo omonimo brand, era stato per tempo associato a maison Dior dopo l’addio di Raf Simons.
Diplomatosi presso la scuola d’arte di Glasgow nel 1999 e dopo il conseguimento di un master sul soggetto presso la Central Saint Martins College of Art and Design nel 2002, oggi è ritenuto uno tra gli stilisti più talentuosi del Regno Unito.
La dichiarazione di Jonathan non si è fatta attendere: “Sono felice di questa nuova sfidae non vedo l’ora di iniziare. Lo spirito su cui è fondato questo marchio è oggi giorno sempre più rilevante: Diane possiede l’abilità unica di entrare in empatia con le donne e sono felice di poter lavorare con Paolo Riva, CEO di DVF, al futuro di questo marchio.”
La prima collezione Diane von Furstenberg by Jonathan Saunders, verrà presentata a New York il prossimo settembre.
Eleganza e classe. Un allure sofisticato e vintage, avvolge il brand fondato nel 2015, da Virginia Cosentini Pallavicino e Helena Kastner che nasce dalla necessità di poter indossare un capo elegante e casual, allo stesso tempo.
Il body, è il punto di partenza di collezione iper femminile e sensuale. A questo capo iconico, Virginia e Helena hanno accostato eleganti tute e ancora gonne e pantaloni ricercati.
Kastner & Pallavicino: quando nasce l’esigenza di creare la griffe?
Il brand nasce ufficialmente a febbraio del 2015, ma l’idea è nata a Dicembre 2014 mentre eravamo in un hotel di Roma. Stavamo prendendo il solito aperitivo e parlavamo di cosa avremmo potuto metterci la sera stessa per una festa. Non sapendo cosa indossare, ci siamo messe a disegnare, così per gioco, e da lì è nata l’idea del body. Un modo decisamente surreale, ma è stato così. Quindi in questo caso possiamo dire che è nato come un’ esigenza vera e propria, ossia quella di creare un capo elegante e casual allo stesso tempo, da poter indossare in ogni occasione.
Chi sono le fondatrici del brand?
Helena e Virginia si sono conosciute a Roma ma vengono da due background diversi. Helena è austriaca ed ha studiato moda a Roma, mentre Virginia è italiana ed ha studiato filosofia.
L’essenza di Kastner & Pallavicino.
Credo che l’essenza di Kastner e Pallavicino sia proprio il body, che è stato anche lo spunto che ha permesso l’ampliamento della collezione. Il body è nella sua essenza un indumento molto femminile , una volta nascosto sotto le camicie, ora reso come capo essenziale e protagonista! Con il body abbiamo abbinato gonne e pantaloni per poterlo valorizzare nella maniera giusta.
La sua fonte d’ispirazione.
La fonte d’ispirazione è l’eleganza e l’unicità della donna. Oggi giorno avendo accesso a diversi tipi di brand con stili diversi, ma al tempo stesso spesso uguali si perde quel senso di unicità. L’eleganza, perché secondo noi il body e il pantalone/gonna insieme, riescono a valorizzare al meglio la donna con le sue curve, ed accentua la sua bellezza.
L’importanza del body nel guardaroba di una donna.
L’importanza del body sta nella sua versatilità e nella sua praticità. Il fatto che alcuni body sono stati fatti in velluto, o in seta, li si possono abbinare a gonne o a pantaloni da sera ma anche a un bel jeans strappato a vita alta.
Tre aggettivi per definire il marchio.
MIND THE BODY ! Elegante, Pratico, Unico.
Un’ icona di eleganza.
Lady Diana.
Kastner & Pallavicino, oggi.
Oggi Kastner & Pallavicino è ancora in fase di crescita, abbiamo lanciato il brand ufficialmente a settembre 2015 e quindi ancora un po’ acerbo, ma sta già regalando i suoi frutti.
Segna un nuovo record, la pittrice messicana Frida Kahlo. L’opera “Dos desnudos en el bosque (La tierramisma)” del 1939, è stata battuta all’asta per 8.005.000 milioni di dollari, durante un evento organizzato da Christie’s a New York, il 13 maggio scorso.
Frida Kahlo, all’anagrafe Magdalena Carmen Frieda Kahlo y Calderón, nata il 6 luglio 1907 e scomparsa il 13 luglio del 1954 a causa di un embolia polmonare, riflette una visione artistica personale, da molti descritta erroneamente nella corrente artistica surrealista.
Come dichiarato da Frida: “Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni.”
Il dipinto, olio su tela 25X30,2 cm, raffigura due donne desnude nei pressi di una folta vegetazione sproporzionata. In un groviglio di rami attorcigliati, una scimmia spia le donne, che ignare della sua presenza, con una gestualità delicata, provano a consolarsi a vicenda.
L’omonimo collezionista, ha stabilito il prezzo più alto non solo per Frida Kahlo, ma anche per ogni altro artista latinoamericano. Il quadro era stato donato all’attrice Dolores del Río.
Rosa Castelbarco, presenta la sua nuova collezione “Materia”, che prende ispirazione dalla natura, onnipresente in ogni suo lavoro.
Quarzo, Pirite, Ematite ed Agata Botswana, sono state incastonate nell’argento utilizzato per realizzare collane leggere, bracciali ed anelli fini.
La collezione si compone di:
Corolla: i quarzi multicolor, sono montati su un filo sottile in argento. L’accostamento dei colori, crea un meraviglioso effetto arcobaleno sia sulla collana che sugli orecchini.
Dada: prende il nome da una visione di dadi da gioco, rimandando alla corrente surrealista. La collana si compone di tre cubi di quarzo rosa chiarissimo trasparente. Gli orecchini puntano su un gioco di pieni e vuoti con un quarzo rosa chiarissimo, trasparente montati con una sottile catena in argento rodiato.
Carina: l’elemento sferico, motivo ricorrente nella produzione di Rosa, è il perno centrale della collezione. Il gioco visivo, creato dalla collana che passa all’interno del cerchio in ematite, termina con la pietra centrale. Il bracciale, crea un armonioso gioco chiaroscurale tra il grigio chiaro dell’argento della catena a filo ed il grigio antracite del cerchio in ematite. Gli orecchini, con l’amo in argento ed il cerchio sul finale , sono attraversati da un sottile filo che continua la forma dell’amo.
Petra: la collana si compone da una Catena Cobra sottile, con un ciondolo cubico in pirite dal colore grigio/verde brillante. I pendenti in argento ad amo, presentano una forma geometrica con la pietra grezza e cubica, sospesa nel punto finale. L’anello Petra, si presenta con la pietra centrale sostenuta dalla montatura in argento liscio, che avvolge il minerale senza mai modificarne la forma ed il perimetro.
Agata e Mini Agata: Una lunga catena di argento rodiato con ciondoli di Agata Botswana dal color mattone, compongono la collana, che risulta tridimensionale.
Mini Agata, rispetto ad Agata, ha un ciondolo leggermente più regolare e sferico le cui sparse punte bianche si contrappongono al color mattone della base. I pezzi, sono combinabili e si possono indossare insieme, tenendone una più lunga ed una più corta.
Alle pendici del Vesuvio, glamour e couture faranno da cornice ad una serie di eventi (quattro per la precisione) organizzati da maison Dolce & Gabbana per elargire il lusso Made in Italy attraverso una serie di gala blindatissimi e, soprattutto, per celebrare i trent’anni dalla fondazione della griffe.
Napoli, straordinaria, verace, barocca, ricca di storia: la scelta di Domenico Dolce e Stefano Gabbana è stata accurata.
Una location ineguagliabile, perfetta per raccontare la storia di una maison che ha contribuito ai fasti del Made in Italy nel mondo. Le serate, ricche di fascino e di sorprese, vedranno avvicendarsi alta gioielleria, la collezione moda donna e il savoir-faire sartoriale dei costumi maschili.
L’appuntamento è ormai stato fissato: dal 7 al 10 luglio 2016, Napoli splenderà di una nuova luce, accoglierà diverse e centinaia di celebs e clienti milionari, pronti ad ammirare e ad omaggiare il marchio nostrano.
Armani/Silos e la scuola di Design del Politecnico di Milano, hanno stretto una preziosa collaborazione che permetterà ai giovani designers, di usufruire di anni di esperienza nel settore.
Giorgio Armani, che nel 2007 si è visto conferire una laurea honoris causa in Design Industriale proprio dall’istituto meneghino, metterà a disposizione degli studenti, gli spazi espositivi di via Bergognone 40 a Milano, dove si terranno visite e lezione, cui parteciperanno non solo gli studenti, ma anche gli iscritti a workshop internazionali di formazione, gli studenti di corsi professionalizzanti e di master universitari e gli studenti di scambi internazionali.
Giorgio Armani, conferma ancora una volta, il suo interesse nei confronti dei giovani talenti della moda, ponendo loro le basi per una crescita professionale; impegno che lo vede, peraltro, impegnato nella promozione dei talenti emergenti, dando loro la possibilità di poter sfilare presso l’Armani/Teatro durante la settimana della moda milanese (Andrea Pompilio e Vivetta, ne sono la testimonianza).
Sarà Polo Ralph Lauren, il fornitore ufficiale dei Championships di Wimbledon 2016, previsti dal 27 giugno al 10 luglio 2016, nella cittadina londinese.
Per l’undicesimo anno consecutivo, la griffe ha disegnato gonne, polo, pantaloncini, giacche ed occhiali che vestiranno i professionisti del celebre torneo tennistico.
I capi e gli accessori creati, seguono l’heritage del marchio, che ha tenuto in considerazione i toni tradizionali della manifestazione: il viola, il verde ed il blu navy.
Particolare attenzione è stata rivolta ai tessuti utilizzati, che prevedono fibre artificiali come il Performance Pique stretch e il traspirante, in dotazione ai rattaccapalle che indosseranno gonne (per lei) e pantaloncini (per lui).
Per i giudici in gara, l’ uniforme femminile prevede il classico blazer a righe da abbinare a pantaloni a gamba dritta o gonna con taglio a sbieco. Il look maschile, presenta una giacca gessata a tre bottoni, dal taglio sportivo e revers classico, abbinata a pantaloni bianchi.
La collezione Polo Ralph Lauren Wimbledon, sarà disponibile in selezionate boutique Ralph Lauren, online su RalphLauren.com e nei The Wimbledon Shop, nei giorni del torneo.
Tiffany & Co., il famoso brand americano di alta gioielleria, ha inaugurato l’11 maggio scorso, la terza boutique in via Condotti civico 55.
Per l’occasione, Villa Aurelia, sulla cima del Giannicolo, si è tinta di un soave color Tiffany e ha ospitato il gala dinner di Tiffany & Co., alla quale hanno partecipato: Maria Grazia Cucinotta, Margherita Buy, Ambra Angiolini, Cristina Parodi, Annie Leibovitz, Isabella Borromeo, i premi Oscar Francesco Lo Schiavo e Dante Ferretti, Cindy Sherman ed Emma Ferrer, nipote dell’icona Audrey Hepburn che ha contribuito ai fasti della celeberrima griffe.
Florence Rollet, vice presidente per Europa, Medio Oriente e Africa, ha dichiarato: “Si tratta di un’occasione importante per Tiffany in Italia. Via Condotti è famosa per lo shopping di lusso e aprire un negozio in questa celebre strada, sottolinea l’importanza del mercato italiano e favorisce la nostra strategia di crescita come marchio globale, sinonimo di stile ed eleganza”.
In occasione dell’inaugurazione, è stata allestita all’interno del negozio, una mostra che ospita pezzi di alta gioielleria della maison e che ripercorrono le tappe salienti della griffe, dagli anni venti agli anni cinquanta. L’esposizione potrà essere visibile fino al 5 giugno prossimo.
Sempre all’interno della boutique di via Condotti 55, sarà possibile visionare, dal 13 al 19 maggio, la mostra fotografica “TheFemale Portrait: Photography by American Women” che vedrà esposti i progetti fotografici di: Cindy Sherman, Nan Goldin, Linda McCartney, Lee Mille, Imogen Cunningham, Diane Arbus, Annie Leibovitz, Vivian Maier, Dorothea Lange, Margaret Bourke White, Lisette Model, Eve Arnold e Mona Kuhn.
Obiettivo ambizioso, quello di Italian Design Agency, la startup creata da Francesco Santilli, Federico Baldelli e Dario Martelli che, da Londra, supporta il Made in Italy.
Visual, Fashion, Interior e Industrial Design sono i quattro settori che il progetto sostiene, evidenziando l’eccellenza italiana.
Italian Design Agency, punta su una sempre più ampia capillarità di mercato a livello internazionale, che consente di favorire il contatto tra designers e compratori.
Italian Design Agency: cosa vi ha spinto a creare lastartup?
Il Made in Italy è 3° brand al mondo dopo Coca Cola e Visa. Googlando “Italian Design” il primo risultato è stato Wikipedia. Abbiamo capito che c’era un’ opportunità e l’abbiamo colta. Abbiamo comprato il dominio www.italiandesignagency.com e siamo partiti, ormai un anno fa.
Chi sono le menti del progetto?
Francesco Santilli, CEO. Federico Baldelli, CTO e Dario Martelli, CMO e Direttore di IDA Magazine
Qual è l’obiettivo di IDA?
Promuovere il Design Made in Italy nel Mondo a 360 gradi. Per esemplificare il progetto abbiamo diviso il sito in 4 grande sezioni:
Agency: dove favoriamo l’incontro tra domanda ed offerta;
University: dove promuoviamo i migliori corsi di Italian Design;
Venture: dove supportiamo la realizzazione dei sogni dei migliori Italian Designers;
Magazine: dove, attraverso una cross communication strategy, lavoriamo sul brand identity del Design Made in Italy.
Perché i talenti emergenti del Made in Italy, dovrebbero affidarsi alla vostra professionalità?
Perché ricopriamo un servizio importante che ad oggi non era ancora presidiato.
Il fatto di essere un servizio gratuito per il Designer ne dimostra la totale convenienza.
Quali caratteristiche deve avere un designer per entrare nel circuito IDA?
Esperienza di almeno 2/3 anni sul campo. Un grande stile e la voglia di crescere internazionalmente.
Crediamo molto nella collaborazione con il parco dei desginers. Ogni volta che nasce un progetto, essere in contatto e mantenere un ottimo rapporto velocizza molto i tempi di realizzazione del progetto.
Quali servizi offrite ai designer?
Siamo una vetrina per promuoverli al meglio.
Li supportiamo durante il progetto a 360’ affidandoli ad un project manager che parla la lingua locale del cliente.
In progetto c’è anche il lancio dell’e-commerce. Cosa potete raccontarci di questo progetto?
Il servizio di e-commerce sarà per noi una grande sfida. Non puntiamo solo alla vendita dei prodotti dei designers ma anche delle loro competenze.
Un domani sul nostro sito sarà possibile comprare pacchetti di competenze di Design. Sarà possibile avere chiaro i costi e le tempistiche di un progetto senza dover aspettare il “conto” alla fine.
Obiettivi futuri?
Organizzare il primo evento di Design IDA nel cuore di Londra: obiettivo per il 2017.
In copertina: CoFounders da sx Francesco Santilli CEO, Federico Baldelli CTO, Dario Martelli CMO